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    Malga Rauna e Cappella Zita da Valbruna
    Alpi Giulie
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNatura

Malga Rauna e Cappella Zita da Valbruna

Avvicinamento

Da Valbruna proseguire lungo la strada che si inoltra nella val Saisera per poco meno di un km. Lasciato a sinistra l’ultimo bivio per rientrare nell’abitato si incontrano sull’altro lato della strada le segnalazioni del sentiero CAI n.607 (m 821, ampio parcheggio).

Descrizione

Si imbocca quindi la carrareccia attraversando lo sterrato che d’inverno coincide con il tracciato della pista da fondo. Con un ampio tornante si prende quota nel bosco raggiungendo ben presto una diramazione. Qui il tracciato principale della pista compie una svolta salendo moderatamente ma è anche possibile seguire il segnavia CAI che taglia il tornante con un percorso a maggiore pendenza. Dopo un paio di ampie svolte la pista si avvicina al vallone del rio del Salto e con andamento lineare ne costeggia l’orlo all’interno di un bel bosco di faggio e abete rosso. Più avanti, dopo aver oltrepassato un rio secondario, la pista esce allo scoperto attraversando una specie di conca situata alla base delle pareti rocciose che discendono dal monte Strechizza. Anche la visuale che finora si è raramente aperta concede finalmente un bel colpo d’occhio sul monte Lussari con il piccolo nucleo di case. A questo punto la strada piega decisamente a destra compiendo un lungo traverso per portarsi su pendenze più favorevoli. Il sentiero CAI n.607 sale invece direttamente lungo il pendio (segnalazioni) per tornare ad intersecarsi con la pista a quota 1300 circa. A seconda delle condizioni della neve si potrà pertanto optare per la prosecuzione lungo la strada o per la scorciatoia appena descritta. Seguendo il tracciato della pista ben presto si raggiunge un marcato tornante oltre il quale ha inizio una lunga diagonale che ci porta nuovamente ad avvicinarci al fondo del vallone. Nel frattempo il bosco misto si è trasformato in una rada faggeta caratterizzata da fusti alti e diritti. Dopo aver invertito la direzione, con pendenza più moderata, la strada raggiunge un tornante sgombro da vegetazione dal quale si apre una bella visuale sulla Cima del Cacciatore. Ora, quasi a cavallo di un crinale, si risale l’ultimo tratto affacciandosi di tanto in tanto sull’orlo del profondo vallone che scende nel versante nord. Lasciata a destra la deviazione segnalata per Valbruna, si risalgono ancora due piccole svolte uscendo infine sul ripiano di malga Rauna (m 1492), situata ai piedi dello scosceso versante nord dello Jof di Miezegnot. All’interno della piccola costruzione in legno un tavolo ed alcuni armadietti con varie suppellettili nonché due spartani ripiani per dormire. Di recente, dietro alla originaria costruzione se ne è aggiunta una seconda più grande e chiusa. All’esterno, sotto una tettoia, vi è anche la possibilità di accendere il fuoco. Allo scopo di favorire il ripristino dei pascoli di quota, tutta l'area attorno alla malga è stata diradata formando una ampia e panoramica radura.
Prima di intraprendere la via del ritorno lungo il medesimo itinerario dell’andata è senz’altro consigliabile proseguire ancora pochi minuti lungo il sentiero CAI n.607 per andare a visitare la cappella Zita (m 1515). Sopravvissuta agli eventi bellici della Grande Guerra, la cappella era stata eretta nel 1917 dai fanti austriaci in onore dell’Imperatrice d’Austria. Dopo il taglio degli abeti la cappella si trova ora in posizione aperta e solare.
Sentieri CAI
Escursione
Mese consigliato
Marzo
Carta Tabacco
019
Dislivello
700
Lunghezza Km
10,9
Altitudine min
821
Altitudine max
1515
Tempi
Dati aggiornati al
2015
I vostri commenti
  • 18/07/2021 Escursione effettuata oggi (fuori stagione) di passaggio verso il Piccolo Jof di Miezegnot. Senza neve diventa una tranquillissima escursione adatta a tutti; in salita ho preferito "tagliare" un po' di tornanti grazie all'ottimo sentiero che si stacca dalla strada, segnalato da una freccia bianco-rossa dipinta su un albero. Il sentiero e' ripido e un po' scivoloso, ma in ottimo stato. Ho tentato di fare il rientro tutto sulla strada sterrata, ma e' veramente troppo lunga e noiosa... forse con la neve ci si diverte di piu'. Due grossi tronchi di abete bloccano il transito a qualunque automezzo, ma si scavalcano facilmente a piedi.
  • 19/12/2020 Escursione a chiusura della settimana full immersion nella neve e quasi sicuramente anche a chiusura dell'anno; niente di nuovo rispetto al commento precedente, numerose persone lungo il percorso
  • 19/12/2020 Escursione effettuata il 18/12/20, dopo quasi 3 anni in uno spettacolare ambiente innevato partendo dall'abitato di Valbruna e salendo per strada forestale e tratti di ripido sentiero alla cappella Zita (mt.1515), dopo aver ammirato il panorama dalla rosa dei venti siamo scesi in breve alla malga Rauna. Abbiamo poi effettuato la discesa facendo delle deviazioni dalla strada forestale percorrendo nel bosco le tracce del sentiero segnalato. Neve un po’ crostosa ed in alto abbastanza soffice, giornata molto remunerativa. Tempi di percorrenza (esclusa la breve sosta alla malga) 3 ore e 50'; dislivello mt.715; sviluppo 9 km.; diff. M.
  • 10/08/2020 Nice excursion on August 9, 2020. The path with the wooden mark shortly below Malga Rauna leads via Golitzkopf to Sella Nebria. No difficulties. Same fallen trees on the path.
  • 31/05/2020 Escursione di ieri ad anello, con partenza nelle vicinanze della Baita dei Sapori poco prima di entrare a Valbruna. Il segnavia CAI 608 porta comodamente fino a forcella Nebria, poi sale nel bosco con pendenze costanti e accentuate fino al bel pianoro di malga Strechizza. Diversi schianti in questo tratto, superabili comunque senza grosse difficoltà. Dalla malga si sale su CAI 606 fino al bivio per lo Jof di Miezegnot e proseguendo sul 607 si giunge a cappella Zita e a malga Rauna. Per chiudere l'anello siamo scesi a Valbruna come da relazione di SN con l'aggiunta di un ultimo tratto su strada asfaltata per raggiungere il punto di partenza.
  • 15/12/2019 Dove mi porti oggi? Chiede il compare, ed aggiunge: ma una cosa nuova...Beh, uscendo forse un paio di volte al mese difficile fare doppioni, beato te! Meta facile oggi, tutta pista e pure battuta da almeno un paio di scarponi; -10° alla partenza, temperatura ottimale per mettere le ali ai piedi, ma la neve è soffice e pesante, idea sbagliate quella di indossare le ciaspole, il progredire si fa pesante ma oramai ce le teniamo ai piedi. Si scavalca qualche tronco di traverso, le zone in ombra diventano subito fredde e come sempre, nei pressi del bivio con il sentiero che scende a forcella Nebria, si alza il vento, e gioca con la neve, e si diverte a sollevarla...Malga Rauna offre un buon riparo, abbandonato lì zaino e ciaspe si va a salutare la cappella e la soprastante rosa dei monti, solo un saluto frettoloso, il rito della merenda attende in malga, lì troviamo anche una giovane coppia che scambia volentieri con noi impressioni, idee, chiede informazioni, finalmente qualcuno sorridente che non controlla continuamente l'orologio in eterna lotta per migliorare la propria prestazione. Si scende poi a “scarpone libero”, con comodo passo mentre il sole saluta tutti lasciando spazio a nuvole grigiastre
  • 17/09/2019 15/9/2019. Variante “estiva” dell’escursione proposta da SN, compiuta in una radiosa e tiepida domenica settembrina. Abbiamo effettuato un percorso ad anello, salendo per il CAI 607 e sfruttando per la discesa una traccia segnalata che scende a Sella Nebria e di qui a Valbruna. Poco da dire sul percorso di salita, già ben descritto nella guida: il primo tratto si svolge su pista, comoda ma noiosa, più su abbiamo approfittato del sentiero che taglia i tornanti, ripido ma ben percorribile, che in circa un’oretta e mezza ci ha portate a destinazione. Bello il ripiano di Malga Rauna, ma ancor di più la radura di Cappella Zita, molto consigliabile salire i pochi metri sovrastanti per portarsi sullo splendido belvedere sulla Valcanale, dove è stato posizionata anche una “rosa dei monti”, che indica le principali cime visibili. Per la discesa, ritornate sui nostri passi fino a quota 1450 circa, poco sotto Malga Rauna, abbiamo imboccato la traccia, il cui avvio è segnalato da un bel cartello di legno. Nonostante sulla Tabacco sia indicato solo con tratteggio nero, il sentiero è accompagnato per tutta la sua lunghezza da segnavia biancorossi CAI ed è sempre ben visibile, anche se a tratti stretto e con qualche erosione e qualche tronco di traverso. Non sembra molto frequentato. Nella parte alta costeggia una ampia zona dirupata, poi scende con pendenza più decisa nel ripido bosco fino a diventare più largo e comodo avvicinandosi a Forcella Nebria, dove confluisce nella pista sassosa che, senza alcun problema, riporta all’inizio dell’abitato di Valbruna. Escursione che si svolge in prevalenza nel bosco, breve e non molto impegnativa, che richiede un po’ di attenzione nella variante di discesa. Mandi a tutti!
  • 24/03/2019 Escursione di ieri, la strada forestale è un alternarsi di tratti con presenza di neve ad altri completamente puliti. Indossate le ciaspole nell'ultima salita alla malga e alla cappella. Ancora molti schianti lungo il percorso, alcuni superati a fatica.
  • 12/11/2018 11/11/2018 salita da Valbruna, la strada forestale presenta almeno cinque/sei punti con schianti di alberi dovuti al maltempo di fine ottobre che rallentano il passo da quota 1200/1350, in due casi è necessario aggirare gli ostacoli deviando con attenzione per il bosco.Stanno provvedendo, non senza difficoltà a liberare la strada!
  • 07/04/2018 Effettuato oggi 07/04. Fino a circa 1200mt il percorso presenta alcune zone innevate ma non è necessario l’utilizzo di ciaspole; superata tale quota la quantità di neve inizia ad essere maggiore ed è consigliato l’utilizzo delle ciaspe per non sprofondare e consumare energie a vuoto (in qualche zona comunque la neve non è più presente). La salita seguendo la carareccia è di circa 6km di lunghezza e una volta in cima si viene accolti dalla malga (nel quale fermarsi per uno spuntino sfruttando le panchine a disposizione) e dalla splendida cappella Zita (poco più in alto). Affacciandosi da quest’ultima il panorama ripaga della fatica fatta: un anfiteatro di cime si presentano davanti a noi (tra cui il rinomato monte Lussari). La discesa effettuata sfruttando i sentieri che attraversano il bosco, permettono di accorciare il percorso ed essere più veloci nel rientro. Nessun escursionista incontrato durante il percorso e nessuna traccia di passaggi recenti.
  • 21/01/2018 Effettuata il 20/01/18. Facile e remunerativa escursione con le ciaspole con neve in partenza dura e ghiacciata, ma poi più in alto transitabile. Abbiamo tagliato alcuni tornanti della strada boschiva prendendo il sentiero nel bosco, indossando i ramponcini leggeri in quando il pendio a tratti si presentava ripido con neve un pò dura e ghiacciata. Bellissimo panorama a 360° sulle alpi Giulie una volta giunti alla malga. Abbiamo potuto anche godere durante il percorso di spettacolari riflessi dei cristalli di neve al sole che sembravano le stelle del firmamento.
  • 29/12/2017 Il bollettino delle valanghe (consultabile anche su S.N.) indicava per oggi un grado di pericolo marcato per cui ho preferito optare per un’escursione tranquilla e prudente. .Molta neve fresca già a Valbruna e all’inizio del sentiero.Percorso trovato battuto per la prima metà poi “dai di ciaspe” affondando nella neve ,in alcuni tratti, fino alle ginocchia. (Calcolato con i bastoncini circa 60-70 cm. di nuovi apporti). Fatica svanita di fronte alla bellissima visione della piccola conca innevata con la malga e la cappella ammantate di neve. Durante la discesa ho incontrato due scialpinisti che salivano battendo ulteriormente il tracciato per cui ora il percorso è reso molto più agevole per i prossimi salitori.Buon anno e buone montagne a tutti.
  • 15/01/2017 Finalmente tirate fuori le ciaspole dalla naftalina, qualcuno è già passato su quella bella neve asciutta, farinosa e la salita fa presto dimenticare i -18° della partenza, a malga Rauna sosta mangereccia al sole e poi una visitina a Cappella Zita a cui manca il piccolo cancello. Dal pulpito soprastante grandi panorami grazie al cielo terso; la brezzolina invita a ridiscendere velocemente.
  • 10/01/2017 Nice walk on January 6. Quite cold, but no snow, no ice and no people. Excellent views to the north.
  • 17/03/2016 E Zita fu. Il sole mi accompagna fino a Tolmezzo ma poi cielo bigio, il piccolo parcheggio è tutto per me, saggio la neve, bella dura ma non ghiacciata, lego le ciaspe allo zaino, zavorra. La pista questa volta è proprio ben battuta, si cammina che è una meraviglia, ai lati la neve lascia qua e là il posto alla terra; salendo qualche fiocco di neve ma sarà di riporto. Con questa luce le pareti del monte Strechizza sembrano ancor più incombenti, mi lascio tentare dall'ultimo pezzo di scorciatoia visto che una traccia c'è; idea balzana, fatica e sprofondamenti. Poi, dopo un paio di svolte il pianoro di malga Rauna, tenuta ben al caldo dalla bianca coperta, tutt'attorno zampette e zoccoletti. Cappella Zita è poco sopra, unico punto distinguibile in un universo bianco, bianco sotto, sopra di lato...La discesa lungo la pista è veloce, all'uscita sulla strada ora c'è il sole.
  • 14/03/2016 !3-03-2016 Fatta oggi sotto bella nevicata e bora.Comunque sempre una bella ciaspolata
  • 11/03/2016 10/03/2016 Per il nostro "battesimo" delle cJaspe ci affidiamo al sent.607 per Malga Rauna e Cap.Zita...a prima vista sembrava battuto, ma l'illusione è durata poco, solo una flebile traccia ormai quasi coperta dalle nuove e recenti nevicate...salirci una bella "sudatina" dovendo percorrere tutta la carrareccia, essendo le scorciatoie (sentiero) invisibili per raggiungere la Malga. Ripagati con gli interessi però all'arrivo dalla splendida visuale di un candido manto immacolato che ricopriva la vallata,e di salire per la Cap. Zita ci è sembrato un "oltraggio"...rimedieremo volentieri ....per il rientro , percorso obbligato. Mandi
  • 11/02/2016 C'erano un paio di opzioni per oggi, sentieri sicuramente battuti ma altrettanto sicuramente vocianti, e allora puntato il ditino sulla Zita, tanto è pista....Seeee..pista si, ma ricoperta da soffice neve asciutta, farinosa, bella, il sole e il cielo azzurro intenso fanno scordare i -10° del parcheggio. Me li scordo subito quei gradi negativi perchè devo battermi la traccia e salendo di quota sprofondo appena sotto il ginocchio...una fatica...un caldo...Dove posso seguo i buchi lasciati da zoccoletti amici ma loro, i furbi, spesso tagliano bel bosco. Fatica per fatica seguo il sentiero 607, così almeno accorcio un po' intersecando poi un'ultima volta la pista, ancora qualche passo e decido di tornare indietro perchè troppo faticoso. Prima di far dietro front una breve sosta al sole per godere di tutto quel silenzioso luccichio....
  • 19/02/2015 19/02/2015-Ripercorso dopo tanto tempo l'itinerario da Valbruna a malga Rauna e cappella Zita. Mentre alla partenza il termometro segnava a fondovalle 9 negativi, appena alzati poco di quota il tempo si è fatto mite e soleggiato; la neve di consistenza fantastica ha reso molto piacevole la camminata (non abbiamo calzato le ciaspe se non nel breve tratto dalla malga alla cappella). Un nuovo edificio in legno (chiuso) è stato posto accanto alla vecchia struttura di malga Rauna (aperta, tavolo, due spartani tavolacci per dormire, armadietti con suppellettili, libro firme datato, ho ritrovato con sorpresa le nostre firme di dieci anni fa!). E' stato tolto il bosco per fare spazio ad ambiente aperto che favorisca il ritorno e l'ambientazione di grandi ungulati e eventuali loro predatori (così spiega il cartello); di conseguenza gran bel panorama. Buone passeggiate.
  • 10/02/2015 Bella e remunerativa questa escursione che non presenta alcuna difficolta' o punti esposti. Fatta con 30 cm. di neve fresca il giorno di Santo Stefano 2014. La capanna offre un piccolo rifugio invernale; molto suggestiva la visita alla cappella dedicata all' ultima imperatrice d' Austria, Zita Maria delle Grazie Adelgonda Micaela Raffaela Gabriella Giuseppina Antonia Luisa Agnese di Borbone-Parma, si chiamava proprio cosi' ed era molto legata a questo luogo che merita davvero una sosta di contemplazione.
  • 14/11/2014 Salito oggi. Percorso tutto ok senza difficoltà anche perchè si sviluppa tutto su strada forestale di servizio alla malga stessa. Se a marzo l'ho trovato duro per via della neve, oggi ho potuto verificare che la causa principale è la forte pendenza di gran parte del tracciato. Però........è sempre montagna ! Peccato che mi sono trovato subito dentro una nube umida e fredda e non ho potuto godere di alcun panorama.Buona vita a tutti
  • 17/06/2014 Escursione fatta oggi. L'intenzione iniziale era di salire sullo Jof di Miezegnot ma mi sono fermato alla malga Rauna causa la nuvolaglia che copriva le cime circostanti e la pioviggine intermittente. Nessun problema ad arrivare fino alla Cappella Zita, che è un vero gioiellino e merita da sola la salita fin lì. Neve completamente scomparsa ormai. Al ritorno ho fatto una visita anche al cimitero di guerra austro-ungarico di Valbruna, poco distante dall'inizio del sentiero che porta a malga Rauna. Mauro.
  • 29/04/2014 Salito venerdì 25 aprile. Ho trovato la salita impegnativa per la fote pendenza in alcuni tratti … bella tosta. Lungo il percorso tratti con neve (molto limitati e in alcuni casi aggirabili). Arrivati alla Malga ancora un buon metro di neve presente. Malga in ottimo stato. Trovato un copriobiettivo H-FS014042 e una racchetta da trekking rossa. (andreajorda@infinito.it). Lungo il percorso difficoltà per superare i numerosi alberi schiantati!
  • 10/03/2014 Salito l'8 marzo 2014. Tabella di partenza parzialmente visibile causa accumulo di neve dalla strada. Trovato parcheggio di fortuna.Percorso ben visibile non tanto per la segnaletica, in gran parte nascosta dalla neve, quanto per le tracce di sci-alpinisti e cjaspolatori passati. Tipo di neve cjaspolata: all'andata,salendo, ancora sufficentemente compatta a parte i punti soleggiati ove anche le cjaspe sprofondavano. Al ritorno ( h.14 ), un disastro ! Cjaspe e bastoncini costantemente sprofondati nella neve. Due piccole slavine di neve, nel frattempo, hanno invaso il percorso rendendolo ancora più snervante. La raduna della malga( quasi completamente sommersa nella neve), offre un bellissimo panorama. Ancor di più, dalla piccola altura sopra cappella zita. A parer mio, visto la foto della cappella, visibile sul sito, la cappella è stata spostata.......Di certo c'è stata una grande opera di disboscamento che rende il paesaggio irriconoscibile, anche se io lo preferisco così perchè ne guadagna a livello di panorama. Tempo di salita h.2,30 Tempo di discesa.....h.3,15.Buova vita a tutti
  • 24/01/2014 Vedendo le foto della gita allegate alla relazione del 2005 ed essendo stato su l'estate scorsa, qualcuno mi sa dire se è possibile che abbiano spostato la cappella Zita? O hanno raso al suolo il bosco che aveva dietro? Ps la costruzione dietro a malga Rauna potevano almeno metterla più distante lasciare la malga sola soletta.....speriamo almeno che sia davvero utile sia ai forestali e agli escursionisti. Buone gite a tutti, Alberto Ruan.
  • 07/03/2013 Escursione effettuata domenica 3/3/2013. Bellissima giornata di sole e molta neve lungo tutto il percorso. Accanto alla malga, sul retro, è stato costruito un edificio in legno. Tempi: per la salita 2h50m e discesa in 1h40m.Denis
  • 21/03/2005 Ero stato a Cappella Zita qualche anno fa durante un'estate; è stato bello ritrovarla in questa veste invernale. Mi è venuta voglia di ritornarci ma devo attendere Agosto! Complimenti per l'accurata descrizione e le belle foto!Federicof_benna@tin.it
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    21/01/2018 Verso la cappella Zita
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