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    Anello del monte Dobis da Casanova
    Alpi Carniche
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNatura

Anello del monte Dobis da Casanova

Avvicinamento

Dalla periferia nordovest di Tolmezzo si seguono le indicazioni per Caneva imboccando il vecchio ponte sul torrente But. Sull’altro lato si piega subito a destra in direzione di Casanova. Prima di pervenire al paese, superata la galleria, prendere a sinistra in direzione Fusea lasciando l’auto nei pressi del primo tornante (m 395).

Descrizione

Lasciata la prosecuzione verso Fusea, dal tornante si imbocca la stradina asfaltata (Strada della Pieve) che in breve raggiunge la chiesa di Santa Maria oltre But (m 417). Da qui si segue per pochi metri la mulattiera gradinata che arriva dalla strada sottostante, ma la si abbandona subito per piegare a destra lungo un sentiero che sale verso ovest (segnavia bianco-verdi). Dopo una parentesi boscata, si esce alla base di una ampia radura con casolare. Il percorso continua a monte di quest'ultimo tramite una ripida stradella cementata che più in alto confluisce su una ulteriore pista. La si segue a sinistra in salita fino al suo termine presso lo stavolo Chiarandis (m 545, bel punto panoramico sulla valle del But). Di nuovo su larga mulattiera, si rientra nel bosco misto, disegnando un'ampia svolta che ci porta a sfiorare la radura inclinata di Som Lis Voris con la grande stalla dove arriva anche la pista da Fusea. Attenzione ora a seguire le indicazioni bianco verdi che, con percorso tortuoso, ci portano a sfiorare alcune proprietà private ed infine un rudere preceduto da una piccola croce (m 748). Siamo ora al cospetto delle balze rocciose orientali del monte Dobis e qui ha inizio il tratto più faticoso dell'escusione. La traccia infatti si impenna nella boscaglia salendo in modo diretto fino ad una spalla. Con pendenza sempre sostenuta si aggira la parte sommitale arrivando ad un ripiano ancora immerso nella vegetazione arborea. Ora a destra si affronta l'ultimo strappo che ci porta sul punto tradizionale di arrivo del monte Dobis (m 1024). La cima è boscata ma la visuale è libera verso Tolmezzo e l'Amariana e verso la valle del Tagliamento.
Seguendo il segnavia bianco-verde, percorriamo verso nord la lunga dorsale sommitale del monte scendendo poi sulla strada asfaltata che sale da Fusea nei pressi di una piccola ancona. Tenendo la sinistra, pecorriamo la strada per circa 300 m per poi deviare a destra al primo bivio, sul margine dei prati di Curiedi. Seguendo con attenzione i segnavia si continua a destra lungo una pista fino al suo termine presso un casolare bianco. Qui inizia la discesa verso Cazzaso che avviene dapprima su una mulattiera sconnessa e poi su pista in parte lastricata. Alla confluenza con la strada asfaltata si piega a destra scendendo verso l'abitato di Cazzaso (m 675) che va attraversato lasciandosi guidare dalle indicazioni bianco-verdi. Oltrepassate le ultime case, si prosegue in discesa nel bosco facendo attenzione al successivo bivio dove lasceremo a destra il segnavia CAI per seguire invece il sentiero che scende lungo una ampia radura inclinata con piccolo casolare in mattoni (m 586). Più in basso ci si affianca al bordo dirupato del vallone del rio Palut arrivando successivamente ad una cappella votiva con panchina. Improvvisamente si esce sui prati che circondano alcune abitazioni innestandosi infine sulla strada che, a destra, conduce a Casanova. Non resta ora che raggiungere la frazione e attraversarla per rientrare esattamente al punto di partenza.
Escursione
Mese consigliato
Dicembre
Carta Tabacco
013
Dislivello
700
Lunghezza Km
10,1
Altitudine min
356
Altitudine max
1034
Tempi
Dati aggiornati al
2019
I vostri commenti
  • 24/12/2021 Inauguro questa sezione di commenti, per questo giro poco impegnativo ma remunerativo, ricco di ambienti vari e panorami molto belli sulla valle del But e Tolmezzo. Lungo il percorso c'e' parecchia neve, ma tutta compatta e quasi completamente ghiacciata (attenzione alle scivolate sul sentiero della discesa). Il sentiero e' tutto ben segnalato dai segnavia bianco-verdi e non ci si perde; la salita si 'impenna' gradatamente, fino ad arrivare con un po' di sforzo allo 'spallone' dove inizia la cresta del Dobis, e anche il punto piu' panoramico dell'escursione. Da li' si sale ancora un pochino sulla vera e propria cima e il resto e' tutta tranquilla discesa. Sentieri in ordine, niente da segnalare a parte alcuni cani curiosi che ci hanno seguito per un lungo tratto da Cazzaso.
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