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    Monti Neddis e Dimon da Castel Valdaier
    Alpi Carniche
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNatura

Monti Neddis e Dimon da Castel Valdaier

Avvicinamento

Percorrendo la strada statale che da Tolmezzo sale al passo di Monte Croce Carnico, giunti all’altezza del ponte sul Chiarsò presso Cedarchis, si gira a destra in direzione di Paularo. Si attraversa il paese fino al bivio presso il ponte dove si prende a sinistra attraversando di nuovo il Chiarsò. Seguendo le indicazioni per Ligosullo ci si alza a larghi tornanti verso la forca Lius. 800 m circa dopo il passo attenzione ad imboccare sulla destra la strada che sale a Castel Valdaier dove si può parcheggiare comodamente (m 1340). A Ligosullo si può arrivare anche da Paluzza dopo avere risalito la valle del But.

Descrizione

La salita al monte Dimon attraverso la cresta del monte Neddis è uno degli itinerari invernali più classici della montagna friulana. Le pendici della Cima Val di Legnan erano in passato interessate da una pista di sci il cui tracciato è ancora ben individuabile assieme alla pista di servizio dello skilift. Presso Castel Valdaier è disponibile una ampia zona per parcheggiare, ma in presenza di ghiaccio o in caso di forte innevamento la strada può risultare impraticabile alle auto ed allora si rende necessario iniziare l'escursione più in basso. In ogni caso, dal bivio presso Castel Valdaier ci si tiene a destra imboccando la pista per casera Valdaier. La si segue per poco più di un centinaio di metri trovando sulla sinistra l'imbocco del segnavia CAI n.404 (cartello). In forma di larga mulattiera, il sentiero compie qualche svolta sfiorando il tracciato della vecchia pista da sci. Ben presto si raggiunge una zona più aperta, passando poco a monte della casera Valdaier. Dopo un primo tornante si esce sulle pendici della Cima Val di Legnan dove il sentiero compie ancora alcune svolte, poco evidenti in caso di neve abbondante. Seguendo il tracciato o più liberamente lungo il pendio si punta alla cresta mirando alla minuscola stazione di arrivo di quello che era lo skilift. Da qui in pochi minuti a sinistra si guadagna la vetta della Cima Val di Legnan (m 1709), sede di un impianto per telecomunicazioni. Superata la successiva insellatura, con uno strappo un poco più marcato, si guadagna la ampia dorsale orientale del monte Neddis. La si segue in moderata salita tralasciando a sinistra, intorno a quota 1900, il tracciato del segnavia CAI che invece aggira la vetta traversando pendii ripidi e potenzialmente molto pericolosi in inverno. Seguendo fedelmente la cresta si giunge così in modo sicuro sulla larga e spaziosa vetta del monte Neddis (m 1990) dove è già possibile ritenersi soddisfatti. Volendo raggiungere anche la vetta del monte Dimon, si cala sul versante opposto lungo la comoda dorsale fino ad abbassarsi alla insellatura tra il monte Neddis e il Dimon dove si ritrova anche il segnavia CAI (cartelli). Non rimane ora che seguire la evidente costa che con andamento arcuato sale fino alla cresta sommitale. Questa è stretta e va seguita con attenzione fino al punto più elevato, contraddistinto da una minuscola croce (m 2043). Se la visibilità è buona, il panorama spazia assai lontano fino a comprendere i giganti ampezzani, mentre a minore distanza si possono riconoscere tutte le vette principali delle Alpi Giulie e Carniche.
Per il ritorno si seguirà esattamente lo stesso itinerario.
Sentieri CAI
Escursione
Mese consigliato
Dicembre
Carta Tabacco
09
Dislivello
700
Lunghezza Km
8,6
Altitudine min
1348
Altitudine max
2043
Tempi
Dati aggiornati al
2021
I vostri commenti
  • 03/02/2022 Percorso fatto la scorsa settimana come da relazione SN (pi� o meno, attualmente il sentiero si trova leggermente spostato, ma parallelo, rispetto alla traccia GPS). Bellissimo giro, molto appagante dal punto di vista paesaggistico. Essenziali i ramponcini. Decisamente meglio con GPS, sentiero non sempre ben segnato/visibile
  • 10/06/2021 Percorso fatto ieri 9 giugno. Faccio presente che salendo dal versante di Paularo, dopo le ultime case, si trova un cartello di divieto transito con avviso di strada interrotta al km.9,200 (?)- Non sapendo dov'è detto km. e basandomi su esperienze precedenti, ho deciso di continuare sin dove ho trovato il punto di chiusura. Ulteriore cartello di divieto, cartello di pericolo e le transenne, che però erano aperte. Nessun segno di lavori in corso. Erano le h. 8,30. Quindi passato senza alcun problema o pericolo. Nel dubbio, oggi come oggi sarebbe meglio salire da Ligosullo che non presenta nessun problema, cosa che ho fatto al rientro. Detto questo, il sent. 404 si percorre senza problemi. Dopo il col Legnan neve a macchia di leopardo. Sulla salita al dimon una lunga lingua di neve scivolata in forte pendenza, ha consigliato di aggirarla salendola poco più in alto.La conca di casera montelago presenta ancora tanta neve.Il lago duron è ancora parzialmente ghiacciato. Volevo rientrare lungo la strada ma ben presto ho dovuto rinunciare per le eccessive difficoltà riscontrate. Quindi solo risalito e rifatto il percorso di salita. Il caratteristico meteo di questi tempi, grigio, nuvoloso con sporadici raggi di sole, mi hanno impedito di godere dei panorami che offrirebbe il luogo. Buona vita a tutti
  • 23/02/2021 22/02/2021-A Castel Valdajer ci si pone il solito dubbio, serviranno oppure no le ciaspole con tutta questa neve?La neve, tanta, è trasformata e battuta da chi ci ha preceduto nei giorni scorsi e oggi risulta agevole camminare con gli scarponi: anche stavolta le ciaspole restano appese allo zaino. Giornata soleggiata, molto tersa e tiepida per il periodo, almeno fino all'arrivo del vento. Lungo la rassicurante linea di dorsale abbiamo raggiunto la quota del Neddis, per oggi la nostra meta. Anche il piccolo gruppo di sci alpinisti e snowboarder saliti accanto a noi si ferma qui in attesa della discesa.Slavine di fondo segnano le pendici del Lodin.
  • 22/01/2020 Saliti ieri seguendo le indicazioni SN, neve per lo più ghiacciata dalla cima val di Legnan. Indossato i ramponcini abbiamo raggiunto Neddis e Dimon. Bellissima camminata non faticosa con ampi panorami lungo tutto il percorso, avvistati diversi caprioli nei prati poco dopo Castel Valdaier..Mandi a duç
  • 01/01/2019 E' iniziato l'anno dei camminatori, gli amici usi a ben altre mete, dopo le poche ore di sonno, si lascian facilmente convincere a questa tranquilla camminata, non vogliamo però metterci dentro anche il vicinissimo Paularo? La lunga digestione ci fa propendere per una salita soft ed imbocchiamo quindi la strada che lungamente sale fino al lago Dimon, si taglia un tornante per arrivare alla cadente casera Montelago; alla piazzola una breve sosta mentre si avvicinano due figure. Gran sorpresa per tutti, Luca e Michele sono lì, ci conosciamo tutti e proseguiamo insieme verso la soprastante cima del monte Paularo, il vento freddo ci consente solo una breve sosta contemplativa, in compenso divaghiamo piacevolmente lungo la cresta fino al monte Neddis zigzagando fra la poca neve. Giunti alla cima Val di Legnan dagli zaini esce qualcosina di goloso, un po' di cioccolato, qualche fetta di torta che dividiamo in amicizia, tante chiacchiere al sole e poi giù verso casera Valdaier dove il cane ci abbaia poco amichevolmente, e noi, immobili, ci facciamo annusare; una bella forma di formaggio fresco scenderà con noi; concluderemo la piacevole giornata a Treppo Carnico davanti ad una fetta di strudel casereccio, tutti contenti delle ore trascorse insieme. Poca neve, spesso a chiazze, e comunque non crea problemi, solo un paio di semplici scavalcamenti lungo il sentiero immediatamente dopo casera Valdaier.
  • 14/12/2018 Voglia di sole e neve ci hanno spinto a ripercorrere questa meta classica in una giornata dal meteo perfetto con vista fino al mare dorato. Saliamo da Castel Valdaier come da relazione con il CAI 404 alla Cima Val di Legnan, poi lungo l'ampia dorsale al Monte Neddis, dal quale scendiamo alla evidente insellatura del bivio segnalato, con il CAI 456 raggiungiamo la vetta del Dimon con la piccola croce rossa. Per raggiungere il Monte Paularo, ritorniamo brevemente sui nostri passi e scendiamo lungo la dorsale meridionale al CAI 404, con il quale verso occidente, raggiungiamo prima la Casera Montelago, poi il Monte Paularo. Da questo scendiamo per la panoramica e ventosa cresta orientale, a ridosso delle quote 1980 e 1959, ricongiungendoci al 404, con il quale risaliamo in quota transitando sotto il Neddis e la Cima Val di Legnan, per fare il bis di panorami alla luce del tramonto. Questo rientro è possibile data la scarsità di neve, altrimenti sarebbe sconsigliato. Arriviamo alla casera Valdaier, dove siamo soliti fermarci per l'acquisto del buon formaggio e per gli auguri ai simpatici malgari. Utilizzati i ramponcini, utilissimi per la presenza di neve ghiacciata lungo l'itinerario. Segnalo la presenza di alcuni schianti sul sentiero 404 all'inizio del percorso, che si oltrepassano facilmente. Pure la strada di servizio alla malga, utilizzata per rientrare all'auto, reca i segni del maltempo di fine ottobre, ma gli alberi sono già stati tagliati e i danni sull'asfalto rattoppati, a conferma della solerzia ed efficienza della gente di montagna! 12/12/18
  • 02/04/2018 Festeggiato Pasquetta con una classica ciaspolata salendo al Monte Neddis e di seguito al Dimon con l’itinerario ben descritto da S.N.Giornata da primavera inoltrata con leggera piacevole brezza sulla cima del Dimon.Neve perfetta con qualche tratto ghiacciato di primo mattino diventatata poi leggermente molle con l’aumentare della temperatura ma sempre perfettamente ciaspolabile.Ottima visibilità per poter godere di un magnifico panorama sulle principali vette delle Alpi Carniche e, più lontani, sui colossi delle Giulie.Buone montagne a tutti.
  • 29/03/2018 Salita al monte Neddis effettuata in data 24/3 con cielo variabile e leggera brezza. La traccia in alcuni punti nella prima parte di percorso (Castel Valdaier - Val di Legnan) non era molto chiara (non conoscendo il percorso) ma con Gps e un po’ di orientamento ci si arrangia. La neve, in parte compatta e in parte più soffice, non esclude la salita senza le ciaspe. Percorso non trafficatissimo è molto frequentato da sciatori alpinisti. La salita alla cima Neddis non è banale per chi non è allenato. Una volta raggiunta cima Neddis, fare una deviazione al Dimon è d’obbligo; noi non abbiamo fatto la cima per questioni di tempistiche. Consigliato per il panorama, che ripaga la fatica dell’ascesa soprattutto con cielo limpido.
  • 22/11/2017 Percorso oggi l'itinerario da Castel Valdaier al monte Dimon. La neve, nei tratti dove è presente, è battuta dai numerosi che ci hanno preceduto nei giorni scorsi. Non ho usato i ramponcini, non ci sono tratti ghiacciati. Dopo metà salita nelle nuvole, siamo infine usciti al sole con lo splendido spettacolo delle nubi sotto di noi che avvolgevano tutte le valli. Dalla coltre sbucano solo le cime più alte. Vento in alto, nessuna presenza di escursionisti in giro, in malga Valdaier però c'è qualcuno al lavoro.
  • 15/03/2017 Fatto ieri... giornata di sole e tanta neve... ciaspole d'obbligo... � stato una figata??!!! Ci siamo divertiti un sacco... i sentieri non son segnati benissimo ma � pieno di impronte... difficile perdersi... mal che vada con la mappa e GPS... ci sono dei ripetitori, a 2000 mt prendeva benissimo... lo consiglio per una fantastica giornata nei silenzi della neve... un bel po' "ventilato" in cima... ma vuoi mettere il panorama!!!
  • 01/02/2017 Il meteo cittadino non invogliava certo a saltar fuori dalle coperte, ma oramai la torta era preparata e pronta per essere condivisa, estrada facendo la speranza di tempo migliore si fa concreta, almeno non piove...nebbiolina asciutta. La pochissima neve permette un passo sicuro, si sale mentre alle spalle una timida apertura consente di intravedere qualche cima, apertura di brevissima durata, si cammina dentro il bianco facendo attenzione a cercare il sentiero. Neddis e Dimon fatti fuori e sorride l'idea di raggiungere il vicino monte Paularo, si prosegue con qualche sali scendi per fermarci ad un salto completamente ghiacciato; tornati sui nostri passi con qualche difficoltà di orientamento puntiamo a scendere alla sottostante strada che lungamente riporta a Valdaier. Poca neve attualmente calpestabile senza difficoltà.
  • 30/01/2017 29/01/2017-Saliti alla cima del Dimon da castel Valdajer, una vera classica per l'inverno. Abbiamo calpestato (poca) neve più che altro in basso, poi con la quota in pratica non ce n'è più. Tanti invece sono i percorritori che salgono dalle varie direzioni, anche il vicino Paularo ha la cimetta frequentata. Il clima soleggiato consente una piacevole sosta tra incontri di amici.
  • 16/03/2015 La croce di vetta è talmente piccola che ora risulterà sicuramente sepolta dalla neve (vedi foto allegata).Se vuoi vedere altre foto invernali ti consiglio l'ottima relazione:"Monte Paularo con le ciaspole" del 13-01-2014 pubblicata da francesca su questo sito.
  • 15/03/2015 Salita oggi, una volta tanto non in solitaria, ai monti Dimon e Neddis, in una giornata certamente non ideale, con un po' di nevischio e visibilità a tratti molto ridotta ma che ci ha dato comunque soddisfazione. Confermo la pericolosità di seguire in inverno il sentiero che aggira il monte Neddis (abbiamo dovuto usare i ramponi) per salire al monte Dimon, sulla cima del quale non abbiamo trovato nessuna croce ma solo un piccolo ometto. Per il ritorno abbiamo optato per il percorso in cresta, più comodo, che ci ha portati rapidamente anche sul monte Neddis, dal quale finalmente abbiamo visto un po' di panorama. Un'escursione da ripetere in una giornata più favorevole. Mauro.
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