Montagne Ferite è un cortometraggio di 10':27" del 2016. La Prima Guerra mondiale per la prima volta della storia vide le operazioni attestarsi in alta montagna, con le conseguenti condizioni durissime dovute al clima e alla quota. I monti del Friuli, dalle Alpi di confine alle Prealpi, custodiscono un patrimonio eccezionale di vestigia belliche. Mulattiere di arroccamento, trincee, postazioni, gallerie hanno traforato e inciso le cime e i versanti dei monti, cambiando per sempre il loro aspetto. Se molti di questi manufatti sono visitabili dagli escursionisti "via terra", molti altri si disvelano dalla inconsueta visione dall'alto. Il cortometraggio fa uso, per gran parte, di filmati aerei ripresi dal drone e ci restituisce eccezionali e inaspettate visioni sui versanti più inaccessibili.
Continua anche in questo lavoro la collaborazione con la Compagnia dei Guitti di Reana del Rojale. Le loro voci danno vita agli scritti di generali, soldati e storici mentre si fondono con le immagini in un insieme suggestivo.
Le riprese in alta definizione, girate in luoghi non sempre facilmente accessibili, sono state effettuate tra il 2014 e il 2016 nell'arco alpino e prealpino del Friuli Venezia Giulia con Canon 5D Mark II, Panasonic Lumix GH4, DJI OSMO e DJI Phantom.
Montagne Ferite è cortometraggio "segnalato" a Cortomontagna 2017.
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