L'escursione circolare si svolge sul crinale che contorna la conca del Barley Lake, senza sentiero segnato. Da Kenmare ci portiamo nella penisola a sud lungo la N71, che lasciamo prima di Glengarriff per seguire una tortuosa stradina che dapprima scende per poi alzarsi a tornanti. Al punto dove si è parcheggiato, un piccolo slargo nell'erba, notiamo cartelli di divieto assoluto di portare cani in zona. Proprio dal cartello di destra inizia la traccia in leggera salita. Tralasciare l'altra traccia che prosegue quasi rettilinea. Si comincia a salire tra sassi affioranti e prati coperti da eriofori e muschio. Dopo breve salita già si apre sotto di noi la vista sulla conca del lago Barley.
01-Sulle balze erbose all'inizio del percorso
02-La verde conca di Barley Lake
03-Tratto in salita tra le lame rocciose affioranti
La traccia ben presto sparisce nell'erba ma possiamo aiutarci con la recinzione che prosegue sulla linea di crinale, la teniamo come guida per la direzione. Ci teniamo a mezza costa superando alcune fasce rocciose che affiorano dal suolo erboso, ritrovando segni di passaggio. Raggiungiamo poi più in alto la recinzione stessa e continuiamo lungo la sua linea o poco sotto, attraversando torbiere dove sono frequenti le piccole piantine di drosera. Tra prati e rocce nere affioranti si cerca di risalire sulla linea di cresta e si raggiunge la prima elevazione in bella vista sul lago che sta alla nostra sinistra. La mission consiste nel contornarlo cercando di disegnare una specie di arco sul terreno. Proseguiamo per poco in leggera discesa sui prati dove pascolano le pecore per arrivare in vista di un ulteriore laghetto. Lo contorniamo alla sua sinistra.
Appena sotto la prima quota ci troviamo ad attraversare una torbiera semi asciutta. Probabilmente in periodo di piogge di qui non si passerebbe facilmente: il terreno ci sorregge a malapena senza farci sprofondare. Si continua su rocce affioranti a placche alternate a erba, avvicinandosi sempre di più a una cresta rocciosa formata da placche lisce e leggermente rosate, verso un lago abbastanza grande separato da un istmo centrale, da aggirare sulla destra.
04-I piccoli specchi d'acqua che si incontrano nella parte alta dell'anello
05-lisci affioramenti rocciosi in cima a
06-Vista d'insieme di Barley Lake
Dalla parte opposta su torbiere mezze asciutte arriviamo a un pianoro puntando quindi ad una gobba con ometto piramidale che dista un paio di minuti ed è ricoperta da bassa vegetazione. Da qui sono ben visibili il lago Barley e la costa.
Si scende sul pendio che consente di continuare l'aggiramento del lago, calpestando a volte grandi lastre oblique. Poi all'interno del solco di una valletta si arriva a uno sperone affacciato sul lago, dove il pendio sotto di noi si fa impraticabile. Il sentiero in parte ricomparso piega a destra, traversa e scende per una serie di balze che presentano gradini rocciosi un poco più impegnativi. Pochi metri sotto siamo a una selletta con recinzione. Senza scavalcarla abbiamo continuato lungo essa (tenendola alla nostra sinistra). La traccetta serpeggia con piccoli saliscendi, tra balze rocciose e brughiera, finché comincia a calare. Lungo la cresta e la direttrice della recinzione arriviamo in vista degli abitati a sudest disposti lungo una valletta segnata dalle linee dei cespugli e dal rosa dei tantissimi rododendri fioriti.
Arriva il momento in cui dobbiamo scavalcare lo steccato, che non offre soluzioni di continuità ed è sormontato da filo spinato. Con un po' di inventiva lo superiamo continuando al di là su traccia abbastanza visibile. Dopo alcuni saliscendi si cala sulla comoda prateria presso la sponda est del lago Barley dove ci concediamo una sosta.
Dalla riva del lago seguiamo per il primo tratto un sentierino; quando questo va a perdersi, risaliamo direttamente sulla destra fino al colmo dove ritroviamo l'auto.
07-Visuale dalle sponde del lago
08-La conca e i rilievi su cui si muove l'itinerario