Assieme al
monte Crot anche il monte Pena è un ottimo punto di belvedere su quello straordinario monumento naturale che è il massiccio del Pelmo.
Da Forno di Zoldo saliamo lungo la rotabile verso Zoppè di Cadore: la strada, già per sua natura tortuosa, oggi presenta ben due interruzioni per lavori in corso sulla carreggiata. Oltrepassata la frazione principale, si risale via Lizon fino alla malga Livan (piccolo parcheggio lungo la laterale a sinistra, m 1563). Lasciata l'auto, si prosegue lungo la stretta rotabile tagliando un ripido pendio disboscato a seguito della tempesta Vaia. Al crocifisso (m 1600) la strada si biforca: la nostra direzione è quella a sinistra lungo la pista che prende a salire nel bosco di conifere. Al tornante a quota 1693, il nostro percorso si orienta decisamente verso sinistra (ovest), tagliando le pendici meridionali del monte Pena.
01-Il monte Pena dal Tabià Belvedere
Il bosco si dirada presso il Tabià Belvedere, ma poi la pista rientra nella vegetazione arborea fino alla curva a quota 1799 (panchina panoramica), dove arriva anche il sentiero che sale più direttamente da Zoppé. Lasciata a sinistra anche la pista per casera Rutorto, si prosegue in falsopiano alla base delle Crode de Rutorto, entrando infine in una zona di pascolo chiusa da una recinzione in corrispondenza di un ponticello. Il percorso si trasforma in mulattiera e quindi nel sentiero che tra i radi larici si avvicina al passo di Rutorto innestandosi infine nel frequentato sentiero che raggiunge il rifugio Venezia.
02-Il rifugio Venezia dal passo de Rutorto
Alla bella insellatura prativa del passo di Rutorto (m 1931, quadrivio), imbocchiamo il CAI 475 che si allontana verso oriente, ma lo abbandoniamo quasi subito per divallare ad una ampia radura di pascolo con pozza di alpeggio. Da questa, cercando davanti a noi i segni rossi sui tronchi, si segue il calpestio degli animali risalendo tra radure e macchie boscate. Più in alto le segnalazioni ci guidano a sinistra lungo quello che da qui in poi ritorna sentiero ben visibile. Tramite questo si guadagna quota attraversando terreno carsificato e accidentato, ricoperto ora dalla boscaglia di mughi.
03-Le praterie erbose sommitali del monte Pena
La pendenza nella parte conclusiva si fa sostenuta e su terreno ormai aperto si rimonta il caratteristico prato inclinato sommitale fino alla crestina che costituisce la vetta del monte Pena (m 2196, piccola croce).
04-La piccola cima rocciosa del monte Pena
Oggi le nuvole vanno e vengono sulle cenge del Pelmo impreziosendo le visuali che offre questo privilegiato punto di vista sul Caregòn del Pareterno.
05-Vapori sulle torri del monte Pelmo