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    Croda da Lago - Lastoi de Formin da Ponte de Rucurto
BlogSentieriNatura
martedì 7 luglio 2020

Lastoi de Formin da Ponte de Rucurto

Da passo Giau scendiamo in direzione Cortina fino alla loc. Ponte de Rucurto (m 1708, cartello), raggiungibile più brevemente da Pocol. Il percorso inizia scendendo ad intersecare il corso di due torrenti. Successivamente il tracciato si snoda largo e comodo nel bosco, compiendo qualche saliscendi che progressivamente ci porta ad entrare nel solco del vallone del Ru Formin. Se ne segue il corso per poi intersecarlo tramite un bel ponte in legno oltre il quale si riprende a salire a svolte raggiungendo il bivio principale dell'escursione. Al Cason de Formin (m 1845), presso la bella radura con baita, si trova infatti il cartello che segnala a sinistra il 434 per il rifugio Croda da Lago e a destra il 435 per la forcella de Formin.
01-La bella località di Cason de Formin01-La bella località di Cason de Formin
L'anello può essere percorso in entrambe le direzioni ma diamo la preferenza al sentiero che risale la Val de Formin. Si entra così nel solco del vallone per risalire lumgamente nel bosco di larice e abete rosso che pian piano si sta diradando. Più in alto il sentiero incontra una zona ingombra da grossi massi tra i quali ci si destreggia, con andamento più articolato.
02-Grossi blocchi rocciosi verso la forcella de Formin02-Grossi blocchi rocciosi verso la forcella de Formin
Poco sopra i 2300 m di quota, i grandi massi, peraltro paesaggisticamente molto interessanti, si esauriscono ed anche la pendenza diminuisce. Dopo un'ultima rampa detritica arriviamo alla forcella de Formin (m 2462), ampio valico, caratterizzato dalla presenza di affioramenti rossastri. Sulla destra si fa notare subito il caratteristico paesaggio dei Lastoi de Formin, mentre dal lato orientale il passo è chiuso dal massiccio della Croda da Lago.
03-Panorama sulla Croda da Lago 03-Panorama sulla Croda da Lago
La prosecuzione verso il punto più elevato dei Lastoi de Formin avviene lungo un percorso segnalato da ometti e privo di difficoltà in condizioni di buona visibilità. La traccia, infatti, risale su terreno carsificato la cui uniformità è interrotta solo da qualche lembo di prateria alpina e da qualche affioramento di rocce gialle e fratturate. Di tanto in tanto ci si avvicina al bordo meridionale dell'altopiano il cui orlo è inciso da profonde e spettacolari spaccature, affacciate sui prati del Mondeval. Sui fazzoletti verdi potete cercare tra luglio e agosto le fioriture della rara Crepide del monte Tricorno, una specie il cui areale è qui limitato a pochissime località conosciute. Avvicinandosi alla quota più elevata si materalizza tra gli affioramenti calcarei una traccia più marcata che ci guida verso i 2657 metri di quota della Punta dei Lastoi, contrassegnata da un grande ometto e vertiginosamente affacciata sulla sottostante forcella Giau (attenzione a non sporgersi).
04-Il tavolato inclinato dei Lastoi de Formin04-Il tavolato inclinato dei Lastoi de Formin
Pensavamo che la zona fosse poco frequentata, ma c'è già un escursionista in cima e altre persone stanno arrivando, evidentemente spinte dalla bellissima giornata e dalla relativa semplicità della salita. Ridiscesi al valico, proseguiamo a destra iniziando la discesa verso la forcella Ambrizzola. Il primo tratto è ripido e solcato dal ruscellamento, ma più sotto la pendenza dimiuisce mentre a destra si apre il bellissimo panorama sulla conca di Mondeval, racchiusa tra verdi pendici disseminate di macigni di ogni dimensione.
05-Lungo il sentiero per forcella Ambrizzola05-Lungo il sentiero per forcella Ambrizzola
Oltrepassato il bivio con il sentiero che arriva da forcella Giau (CAI 436), arriviamo alla forcella Ambrizzola (m 2277, recinzione) che segna il punto più distante della nostra escursione. Qui infatti si inverte il percorso scendendo ora verso il rifugio Croda da Lago che appare più in basso presso le sponde del lago di Federa.
06-Verso lago Federa in vista della Croda da Lago06-Verso lago Federa in vista della Croda da Lago
In vista della conca di Cortina, si divalla comodamente fino a raggiungere le sponde dello specchio d'acqua. Facendo attenzione a seguire il CAI 464, si attraversa in leggera salita la Val Negra fino al punto di colmo presso un recinto. Non rimane ora che scendere velocemente le ripide svolte che calano verso il bivio principale.
07-Le sponde del lago di Federa07-Le sponde del lago di Federa
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