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    Gran Canaria - Presa de las Niñas
BlogSentieriNatura
giovedì 24 gennaio 2019

Presa de las Niñas

Dopo l'impresa sui Riscos de Tirajana, oggi ci dedichiamo a una passeggiata tranquilla, addirittura in vista laghi: sono artificiali, ma sono comunque una rarità nel paesaggio arido di Gran Canaria! Il punto di partenza si trova lungo la strada che collega Mogan ad Ayacata, in corrispondenza del bivio presso la Montaña de las Monjas. Delle due piste che si dipartono dal parcheggio, prendiamo quella in leggera salita sulla sinistra; l’altra è quella che utilizzeremo al ritorno (Camino Privado). Ci troviamo in territorio aperto, senza vegetazione, arido e brullo. Dopo pochi metri si lascia la pista (cartello) per imboccare il sentiero che scende in direzione del lago di Soria. Dopo qualche svolta siamo in vista dell'invaso artificiale Presa Las Niñas. Proseguiamo su sentiero roccioso, dove crescono solo bassi arbusti. Ritrovata la strada asfaltata, la percorriamo verso sinistra, ormai quasi al livello delle sponde del lago. Lasciamo ora a sinistra la direzione per Soria per alzarci ancora un poco e oltrepassare una sorta di penisola protesa sul lago. In questo luogo trova spazio un grande pino secolare circondato da un cerchio di agavi: lo visiteremo al rientro. Il resto della vegetazione qui attorno è costituito da bassi arbusti, per la maggior parte si tratta di euforbie. Dove la strada rimonta, presso una formazione rocciosa, imbocchiamo una pista sulla sinistra che ci porta sul lato del lago di Soria di cui intravediamo la diga di sbarramento.
01-La tipica vegetazione a cespugli di euforbie01-La tipica vegetazione a cespugli di euforbie
02- Il lago artificiale Presa de Las Niñas02- Il lago artificiale Presa de Las Niñas
In breve si arriva sulla piccola quota alla nostra sinistra contrassegnata da cippo con direzioni cardinali. Il panorama si allarga al lago di Soria, alla porzione dell'invaso a destra, e sulla parete rocciosa davanti a noi, segnata da numerose cavità: sono le Cuevas de las Niñas. Ci incuriosiscono e cerchiamo di avvicinarci, tralasciando l'asfalto per un sentiero non molto evidente, contrassegnato da ometti. Tra rocce affioranti e sassi rossastri divalliamo al plateau affacciato sulle cuevas. Il ripiano si rivela un ottimo punto di sosta con annesso belvedere sul lago di Soria e sulla parete della montagna di fronte.
03-Le alture sopra il lago di Soria03-Le alture sopra il lago di Soria
04-Le Cuevas de Las Niñas04-Le Cuevas de Las Niñas
Tornati sui nostri passi ci dirigiamo al maestoso pino di Casandra: pare abbia 500 anni. Per chiudere il breve anello si ripercorre la strada asfaltata tralasciando il sentiero dell'arrivo fino a riportarsi esattamente al parcheggio.
05-Palma isolata nel barranco che discende dalla diga05-Palma isolata nel barranco che discende dalla diga
06-Il secolare Pino de Casandra sulle sponde dell'invaso de Las Niñas06-Il secolare Pino de Casandra sulle sponde dell'invaso de Las Niñas
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