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    El Hierro - Traversata del Malpaso
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venerdì 22 gennaio 2016
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Traversata del Malpaso dalla Hoya del Pino a El Pinar

Quello che vi proponiamo oggi è la traversata della dorsale più alta di El Hierro, dal più fresco versante settentrionale al luminoso bosco di El Pinar, passando anche per il punto più alto dell'isola. Lasciata la nostra auto a El Pinar, con l'aiuto del gestore del bar, facciamo arrivare il taxi che ci porterà all'altro capo dell'escursione. Cercando di scambiare due parole con il gentilissimo autista arriviamo così alla Hoya del Pino (m 1028, 15 euro da El Pinar), amena località attrezzata con panche e tavoli che si trova a poca distanza dalla strada principale, sul versante affacciato sul Golfo di Frontera. Oltrepassata l'area ricreativa, si imbocca la breve rampa gradinata che segna l'inizio del nostro sentiero. E' un percorso non segnalato ma comodo e ben tracciato che sale con qualche svolta nel bosco di lauri ed eriche.
01-Bell'esemplare di Tarassaco (a sinistra!)01-Bell'esemplare di Tarassaco (a sinistra!)
All'innesto con una pista superiore la seguiamo a destra, in leggera salita, per un centinaio di metri fino ad incontrare un largo sentiero che si stacca sulla sinistra (al nostro passaggio era chiuso da una catena). E' questo il tracciato che ci permetterà di innestarci più in alto sul sentiero ufficiale che sale da Sabinosa. Con pendenza decrescente, dal fitto bosco si passa ad una vegetazione più rada costituita da pino canario ed eriche arborescenti fiorite. In piano si giunge all'incontro con il sentiero per il Malpaso, che poi imboccheremo a sinistra, ma ora andiamo a fare una digressione sul cono del volcan Tanganasoga che si trova a poca distanza.
02-Sull'orlo del cratere del vulcano Tanganasoga02-Sull'orlo del cratere del vulcano Tanganasoga
03-Grande vista sul Golfo di El Hierro 03-Grande vista sul Golfo di El Hierro
Il punto migliore per salire è indicato da un ometto in corrispondenza di un varco nella vegetazione. Senza direzione obbligata seguiamo qualche traccia di passaggio arrivando in breve al bordo del cratere, uno dei circa ottocento sparsi per l'isola di El Hierro. Il terreno è colonizzato da pochi arbusti e si può facilmente contornare la cima e poi proseguire lungo la cresta che si allunga fino ad una quota segnata da un grande ometto. La ricompensa è una prima bella visuale sul grande arco costiero settentrionale di El Hierro che qui chiamano la Valle de el Golfo. Tornati al crocevia iniziamo la risalita verso il Malpaso su quello che adesso è un sentiero di sabbia scura. Sull'ultima diagonale ci voltiamo per apprezzare meglio dall'alto il volcan Tanganasoga e poco dopo siamo in cresta. Sul versante opposto ha inizio l'esteso bosco di pino canario che attraverseremo in discesa ma per ora ci teniamo sulla pista che sale dolcemente verso la vetta dell'isola tralasciando tutte le diramazioni a destra.
04-Sulla pista verso il Malpaso04-Sulla pista verso il Malpaso
05-Pino canario sulla dorsale del Malpaso05-Pino canario sulla dorsale del Malpaso
06-Sulla vetta di El Hierro06-Sulla vetta di El Hierro
Camminando sulla dorsale, via via più larga e spoglia, arriviamo ai 1501 metri del Malpaso, punto più elevato della lunga dorsale montuosa che attraversa El Hierro. Il luogo è in parte compromesso da un grande impianto per le telecomunicazioni ma questo non sminuisce l'ampio panorama che si apre sul Golfo e su tutta la parte nord dell'isola. La prosecuzione avviene lungo il crinale opposto, su un sentiero parallelo alla strada di servizio agli impianti.
07-I colori della dorsale del Malpaso07-I colori della dorsale del Malpaso
08-La Cruz de los Reyes08-La Cruz de los Reyes
Solo più in basso, presso la Croce de Los Reyes, ci innestiamo sull'asfalto procedendo diritti fino al bivio a destra per la Fuente de Los Reyes. Poco più avanti, si lascia definitivamente la strada asfaltata per piegare a sinistra verso il punto di sosta attrezzato e immerso nel bosco di eriche. Sempre in discesa, si confluisce in una pista forestale più ampia che si snoda all'interno di una bellissima pineta a pino canario. Il calore del pomeriggio diffonde un gradevole profumo di corteccia mentre arriviamo al successivo punto di sosta.
09-Le cortecce screpolate dei pini canari09-Le cortecce screpolate dei pini canari
10-Il Pino Piloto, decano della pineta10-Il Pino Piloto, decano della pineta
Qui un maestoso esemplare, il Pino Piloto, si presenta fessurato alla base tanto da lasciar passare comodamente una persona. Quasi senza acorgersene, si passa nei pressi del cratere del Mercader poi, facendosi guidare dai segnavia bianco gialli, si inizia un tratto in leggero saliscendi tra le ondulazioni della pineta. L'ultimo punto di sosta è la Hoya del Morcillo dove si trova anche una riproduzione in miniatura di El Hierro con tutte le località di interesse ben evidenziate. Il bosco si dissolve solo in prossimità dei primi coltivi punteggiati dai mandorli in fiore. Non resta che seguire i segnavia che ci riportano esattamente al punto di partenza, sulla strada principale di El Pinar.
11-Il bosco di El Pinar11-Il bosco di El Pinar
12-Mandorli fioriti a monte dell'abitato di El Pinar12-Mandorli fioriti a monte dell'abitato di El Pinar
Commenti
  • 02/06/2023 In una giornata dal meteo non bellissimo (02 febbraio 2023) ho ripercorso un tratto della traversata, e precisamente dalla Hoya del Morcillo, raggiunta con l'auto dal Pinar, fino al panoramico Malpaso (m 1501). A metà del tratto di pista tra la Hoya del Morcillo e il Mercadel, presso un grandissimo pino schiantato accanto a piccola stazione metereologica a destra, si stacca sulla sinistra una comoda traccia che in un minuto non di più porta all'imbocco della Cueva del Mocan. L'importante cavità vulcanica presenta l'ingresso chiuso da cancellata per preservare la fauna troglobia presente all'interno.
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