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    El Hierro-El Sabinar
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giovedì 21 gennaio 2016
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El Sabinar dalla Ermita de Los Reyes

Stilizzata nei suoi tratti essenziali, è diventata il simbolo di El Hierro: la sabina dalle chiome curve tormentata dal vento. E allora andiamo a conoscerla da vicino, questa pianta così sofferta che vive nella parte occidentale dell'isola. Da El Pinar percorriamo la strada panoramica che corre sotto la cresta principale dell'isola fino al Santuario de Nostra Señora de Los Reyes, patrona dell'isola. Il muretto perimetrale e la chiesa mostrano pareti bianchissime nello stile isolano. All'interno del Santuario è presente la statua della Madonna e dei Tre Re Magi.
01-Il Santuario de Nostra Señora de Los Reyes01-Il Santuario de Nostra Señora de Los Reyes
Ogni quattro anni una partecipata processione porta la statua fino a Valverde lungo quello che si chiama il Camino de la Virgen de los Reyes, uno dei principali sentieri dell'isola. Lasciamo l'auto nel parcheggio del Santuario - visitabile negli orari centrali della giornata - e proseguiamo a piedi lungo la strada che diventa quasi subito una pista di cenere. In breve si arriva ad un ampio crocevia dove ci teniamo a sinistra per il Sabinar (PR HE 9 Camino circular di El Cres).
02-Coni vulcanici nella parte occidentale di El Hierro02-Coni vulcanici nella parte occidentale di El Hierro
03-Lungo la pista verso il Sabinar03-Lungo la pista verso il Sabinar
La vegetazione è quella tipica di queste altezze: grandi euforbie si mescolano agli ultimi esemplari di pino canario, il tutto nella cornice di caldi colori rossastri. Complice l'aria tiepida, siamo piacevolmente circondati dagli effluvi delle artemisie mentre la nostra pista si dipana in un paesaggio dolce e dalle forme arrotondate. A poco a poco ci allontaniamo dagli ultimi pini per entrare finalmente nel regno delle sabine canarie. Si tratta di un ginepro (Juniperus turbinata ssp canariensis): si mostra per ora in forma cespugliosa, ma tra poco arriveremo agli esemplari che hanno reso famosa questa parte di El Hierro. La sterrata prosegue accompagnata da un filare di vecchi cipressi, a tratti anche doppio poi, ad un bivio abbondantemente segnalato, si piega a sinistra in direzione del Sabinar. I primi esemplari si trovano sulla sinistra, a poca distanza dalla strada, ma più avanti si arriva alla locazione della sabina più contorta e vetusta.
04-I ginepri Sabina piegati dal vento nella parte occidentale di El Hierro04-I ginepri Sabina piegati dal vento nella parte occidentale di El Hierro
05-Il dolce paesaggio nella Dehesa05-Il dolce paesaggio nella Dehesa
L'area è delimitata da alcuni cordoni e un cartello illustra la specie e la sua diffusione nell'isola. Ci fermiamo a lungo ad osservarla: qui il vento si è fatto corteccia e, come una banderuola naturale, la pianta segna la direzione dei forti e costanti Alisei. Il sentiero perde leggermente quota per toccare il punto più basso dell'escursione dove il terreno ritorno spoglio e sabbioso. Camminando tra profumati cisti si riprende a salire sulla direzione indicata da alcuni paletti fino all'intersezione con una pista sterrata. Il sentiero prosegue a monte su terreno ora più erboso portandosi in breve nei pressi del Mirador de Bascos (m 676) affacciato a picco sulla costa settentrionale dell'isola. E' parzialmente franato ed è bene non avvicinarsi troppo visto lo strapiombo sul quale è stato costruito. Imboccata la pista che conduce al Mirador la si segue per poco proseguendo poi a sinistra in direzione di Sabinosa. Dopo alcune macchie di pino canario il sentiero esce su praterie ricche di fiori e farfalle, un vero giardino solcato da numerose linee di muretti a secco.
06-Dal mirador de Bascos vista sul Pozo de la Salud sulla costa nord06-Dal mirador de Bascos vista sul Pozo de la Salud sulla costa nord
07-Prato fiorito a margherite07-Prato fiorito a margherite
Siamo soli in questo paesaggio insolito ad eccezione di una ragazza che compie il giro in senso contrario. Seguendo una recinzione in pietra si punta ad un crocevia con cartelli ma senza bisogno di raggiungerlo ci si tiene sul tracciato più basso iniziando a perdere quota tra prati di margherite. Ai lati della pista alcune pecore si foraggiano mentre poco più avanti due mucche cercano riparo dal caldo di gennaio (!) sotto un ginepro. Ad un successivo bivio con cartello prendiamo a destra scendendo ancora tra il polverone sollevato dai nostri passi fino al crocevia già incontrato.
Visto che siamo in zona, imbocchiamo con l'auto la strada che scende vertiginosamente verso la punta occidentale di El Hierro. Giunti al livello dell'oceano, sulla Punta de la Dehesa, due luoghi meritano una breve visita a piedi. Il primo prende avvio dalla strada costiera, dove si lascia l'auto per imboccare a sinistra una pista che conduce verso l'oceano. Questa attraversa uno scurissimo paesaggio lavico fino al Mirador affacciato sull'Arco de la Tosca, caratteristico istmo di pietra vulcanica battuto senza sosta da impressionanti onde. Il secondo si trova un poco più avanti e porta ad una landa piatta, le Arenas Blancas, la cui stranezza consiste nell'essere ricoperta da sabbia bianca, colore insolito a El Hierro.
08-Il grande arco de la Tosca08-Il grande arco de la Tosca
09-Le sabbie chiare di Arenas Blancas09-Le sabbie chiare di Arenas Blancas
10-I colori della costa del Golfo di El Hierro10-I colori della costa del Golfo di El Hierro
Commenti
  • 31/05/2023 29/01/2023-A distanza di qualche anno ho ripercorso l'itinerario, per tornare a visitare le suggestive contorte Sabine e il paesaggio attorno. All'inizio si passa accanto a una serie di coni vulcanici ricoperti da vegetazione, poi accompagnati dalla doppia fila di cipressi si entra nella zona delle sabine contorte.Il Mirador del Basco è ancora inagibile, ma dal muretto che precede di pochi metri il Mirador già si ha una bella vista sul Golfo, su quale stanno volando 4 parapendii colorati. Una vista analoga si può avere dalla strada di servizio al Mirador stesso.Chiudendo l'anello si attraversa il bellissimo paesaggio morbido, ondulato e prativo ricoperto da fioriture e macchie di arbusti che ben ricordavo.
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