Percorrendo la
carretera principale di la Gomera, prima di iniziare la discesa verso San Sebastian, si attraversa la zona de Los Roques, i picchi vulcanici che spesso vengono usati come simbolo dell'isola. L'escursione odierna ci porterà alle loro pendici partendo dalla Degollada de Peraza (m 951), splendido belvedere posto lungo la strada. Siamo passati di frequente nei giorni scorsi presso questa
degollada (insellatura), ma abbiamo trovato quasi sempre il cielo coperto da nubi e un forte vento. Anche oggi è così, ma sembra che il sole non tardi a farsi vedere: quindi, con la fiducia del turista che ha esaurito i bonus-giornata, partiamo.
01-Agavi ed euforbie lungo il sentiero di discesa
02-Il barranco de las Lajas
Si tratta della classica escursione al contrario, così tipica delle isole, con il sentiero che inizia subito a scendere sul versante nord. Il tracciato si presenta ampio e lastricato e sarà così per tutta la discesa che continuerà ininterrotta e molto decisa. La vegetazione che ci accompagna ai bordi del sentiero è la consueta macchia di euforbie dal verde tenero a cui si associano i pungenti fichi d'india, le agavi e qualche isolata palma.
03-La rigogliosa vegetazione del barranco
04-Rocce colorate sul pendio
05-Palmizi sulle pareti del barranco
Assecondando tutte le rientranze del pendio, perdiamo velocemente quota oltrepassando un vecchio casolare senza il tetto. Al comparire dei primi mandorli in fiore il tempo sembra peggiorare e ci fermiamo per valutare se sia il caso di risalire e cercare maggiore fortuna altrove. Un timido raggio di sole con fugace arcobaleno ci convince, tuttavia, a proseguire e così, dopo una ulteriore costa, arriviamo in vista di La Laja con il suo immancabile barranco.
06-Tratto di sentiero in falsopiano verso La Laja
07-Mandorli in fiore presso La Laja
08-Il borgo di La Laja
09-Le prime case di La Laja
La parete rocciosa che chiude la valle è coperta da una rada boscaglia di pino canario nella quale si stanno arrampicando alcune capre. Ci troviamo sopra il ripidissimo pendio di un impluvio laterale che il sentiero traversa sorretto da una alta massicciata. Al fondo del solco fa seguito la breve risalita dalla parte opposta: è da qui che si può apprezzare l'esposizione del tratto che abbiamo appena percorso. Alle prime case ci si propone già un bivio al quale ci teniamo a sinistra (direzione Agando), passando con un traverso alti sopra la valle. Il piccolo nucleo di La Laja (m 570 circa), circondato da terrazzi coltivati e palmizi, ci presenta un grazioso quadretto domestico: tre cagnolini stanno uscendo col padrone per una passeggiata e, causa nebbia e vento, hanno indossato cappottini di colore diverso. Ad un ulteriore bivio prendiamo ancora a sinistra iniziando la salita che ci riporterà alla carretera. Si continua sul sentiero lastricato che ben presto mostra i segni dell'incendio del 1984 mentre la lettiera si ricopre ora delle larghe foglie di
Aeonium.
10-Grandi Aeonium durante la risalita
11-Pini canari sopra La Laja
La salita prosegue gradevole lungo il solco di una valletta tra esemplari scheletriti di eucalipto e grandi pini. Eccoci quindi alla Degollada del Tanque (m 853) dove si trova anche il casolare del Manco, è semidiroccato, ma la tettoia può offrire ancora un riparo: è il nostro caso in quanto cade una leggera pioggerellina. Da qui ci sarebbe una bellissima vista su Los Roques, unici pinnacoli vulcanici di La Gomera, ma oggi non sembra proprio la giornata giusta.
12-Tronco di eucalipto presso la Degollada del Tanque
Riprendiamo così il cammino risalendo una costa al limitare tra la pineta e la boscaglia di erica, incontrando più in alto una gradinatura che suggerisce l’arrivo alla civiltà. Si esce, infatti, sulla strada asfaltata, ma senza bisogno di imboccarla si prende subito a sinistra la passerella e poi la successiva costa. E' un tratto piacevole che alterna schiarite a brevi tunnel di erica arborea. Raggiunto il punto più alto, ci si innesta sulla pista sterrata che in pochi minuti conduce al grande ripiano della Ermita Virgin de las Nieves (m 1130, punto di belvedere) dove troviamo anche ricoveri con tettoia, panche e tavoli. Visto che continua a piovigginare, una coppia ha acceso il fuoco mentre il loro pastore tedesco si aggira tra i tavoli, coperto da un sacco nero ormai bagnato e infangato. Dall'ermita si prosegue sulla strada asfaltata di servizio, ma la si lascia quasi subito per riprendere il sentiero a sinistra. Si attraversa ora una landa erbosa e infine si scende sul lastricato fino alla strada principale, a poca distanza dalla Degollada de Peraza. Piccolo cenno storico: sotto Hernan Peraza - "el Joven" – la Gomera conobbe un periodo di violenze con gli indigeni Guanchi che si ribellarono al governatore. La rivolta portò nel 1488 alla uccisione di Peraza mentre altri si rifugiarono nella Torre del Conde (visibile a San Sebastian de La Gomera), ma segnò anche la fine per i nativi con lo sterminio che di lì a poco si sarebbe consumato.