La giornata inizia a Vallehermoso da dove proviamo a risalire verso la Cumbre de Chijeré. Il vento forte e la nebbia nella quale stavamo entrando ci convincono però a ripiegare verso altre zone. Sull'isola bisogna essere pronti a cambiare idea a seconda del meteo, e così ci spostiamo a ovest, certi che la visita al barranco de Guarañel non ci deluderà. Infatti, il piccolo borgo di Taguluche, 210 m sopra l'oceano, splende alla viva luce del mattino. Presso il bar la strada si biforca e porta in breve all’Ermita San Salvador. Lasciata qui l’auto, rimontiamo sul dosso presso il parcheggio dove troviamo subito l’imbocco della nostra traccia (ometto). Il terreno roccioso e friabile ci rende subito l’idea di come si svolgerà l’escursione odierna.
01-Le pareti dei monti Tejeleche
02-Verso il solco del barranco di Guarañel
03-I colori delle rocce vulcaniche
Tagliamo in quota le pendici del Roque de Mona arrivando così alla costa che ci permette di entrare nel solco del barranco de Guarañel. Siamo ancora alti e di fronte abbiamo le bellissime rocce colorate delle pareti che racchiudono il barranco. Il sentiero non è segnalato, ma il traverso prosegue gradevole fino ad un piccolo ripiano prativo: qui il versante della montagna è inciso da profondi canaloni che devono essere aggirati. Dopo qualche tratto friabile, il sentiero arriva al fondo del barranco e lo attraversa per puntare alla cascatella che si trova presso la base di una grande muraglia affiorante.
04-Quasi una parete di roccia affiorante
05-Nel barranco di Guarañel
06-La parete rocciosa affiorante
Anche più sotto abbiamo notato lembi di pareti rossastre, costituite da roccia più solida che evidentemente ha resistito meglio all'erosione. Con qualche passaggio un poco più impegnativo ci ritroviamo in breve alla base del muro. Il sentiero prosegue sulla destra con pendenza più accentuata, iniziando la risalita della costola che sdoppia il vallone. Una serie di ripide svolte tra le euforbie ci porta alla base di un roccione scuro che incombe sopra il pendio. Gli ometti ci indicano ora di piegare a destra verso una piccola rampa, dove ha termine la parte più ripida. Tenendoci alla base delle rocce o poco sotto, in costante salita ci avviciniamo velocemente all’insellatura che chiude il barranco. Imboccata un cengetta rocciosa, in pochi minuti ci si porta su terreno più agevole e quindi all’insellatura di quota 529 metri dove la visuale si apre anche su Alojera.
07-Uno sguardo indietro verso il barranco di Guarañel
08-Rocce forate presso la cresta
09-Euforbie all'uscita dal barranco di Guarañel
10-La cresta verso i monti Tejeleche
11-Pendici rocciose colorate sovrastano la strada per Taguluche
Dalla forcella ci si potrebbe dilungare verso sinistra sulla cresta delle montagne Tejeleche, ma il forte vento ci induce a rinunciare alla deviazione. Tenendosi invece sulla destra ci si raccorda alla strada asfaltata che abbiamo percorso in precedenza per arrivare a Taguluche. La si segue a destra in discesa per un buon tratto doppiando una costa e proseguendo poi fino al punto in cui arriva il segnavia principale (cartello). Qui lasciamo la strada per scendere sulla destra con qualche svolta fino a sfiorare il piccolo cimitero. Il sentiero continua a perdere quota a svolte e più in basso interseca un piccolo avvallamento risalendo poi ad una zona di terrazzi coltivati con vigne e palmizi.
12-I palmizi di Taguluche
13-Il Roque de Mona
14- Le case di Taguluche
15-Palmizi presso le ultime case di Taguluche
Dove il sentiero ufficiale si ricollega alla rotabile asfaltata, si può imboccare sulla destra una traccia che, tra canneti e orti, scende a raccordarsi con la strada. Tramite questa si risale nuovamente alla Ermita San Salvador. Meritevole di una visita è la quota immediatamente sopra la chiesetta, raggiungibile in pochi minuti e affacciata su un tratto di costa molto panoramico.
16-I monti Tejeleche
17-L'Ermita di San Salvador