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    Alpi Graie - Lago di Loie e Alpe di Bardoney
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lunedì 14 luglio 2014

Lago di Loie e Alpe di Bardoney da Lillaz

L'anello del lago di Loie passando per l'Alpe di Bardoney è sicuramente una delle escursioni più classiche della valle di Cogne. Tutto il percorso si svolge all'interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso: splendidi panorami ci attendono e forse anche qualche incontro ravvicinato con la fauna. Dalla nostra base a Epinel, con un breve trasferimento raggiungiamo il paese di Cogne e proseguiamo oltre fino a Lillaz, ultimo borgo della valle. L'ingresso nel centro abitato è vietato e conviene senz'altro lasciare l'auto nell'ampio parcheggio all'inizio del paese.
01-Il paese di Lillaz e la valle di Cogne01-Il paese di Lillaz e la valle di Cogne
02-Radici delle conifere lungo il sentiero02-Radici delle conifere lungo il sentiero
Seguendo i cartelli con le indicazioni per le cascate di Lillaz, attraversiamo il piccolo borgo per imboccare poi la pista che porta ai bellissimi salti del torrente Urtier. In breve arriviamo al bivio principale con il sentiero n.12 che, a destra, ci porterà direttamente al lago di Loie. L'idea è quella di visitare al rientro le cascate, ma dopo qualche minuto si arriva comunque ad un belvedere che ci permette già di avere una magnifica vista. Dopo avere intersecato un rio, il sentiero si porta su un ripido versante posto sul fianco del torrente Loie che più in alto forma anch'esso una leggera cascata. Si sale ora nel bosco con pendenza decisa fin dove il sentiero concede una breve pausa piegando a destra per passare sopra un caratteristico affioramento di placche rocciose. E' questo anche il punto dove si può ammirare un primo panorama sul paese di Lillaz e sulla valle di Cogne con il monte Bianco che chiude sullo sfondo.
La salita riprende tra larici e cembri in un fantastico sottobosco di rododendri in fiore che ci farà compagnia per un bel tratto. Ancora un breve strappo nel bosco ci conifere disseminato di grandi pietre e improvvisamente si esce sulla spalla dell'alpeggio di Loie, presso i ruderi di quello che era probabilmente il ricovero omonimo (m 2217). Qui il paesaggio muta radicalmente: siamo in ambiente aperto, ai piedi dei macereti che discendono dalla Punta di Loie. Oltrepassata una pietraia disseminata di rododendri e arbusti di salice, riprendiamo a salire in diagonale, superando un'ultima piccola macchia di conifere. Mirando ora all’intaglio da dove scende l'emissario del lago, si rimonta ancora con una serie di svolte tra verdi punteggiati di viole e nigritelle.
03-Ruderi all'alpe di Loie03-Ruderi all'alpe di Loie
04-Fioriture sull'Alpe di Loie04-Fioriture sull'Alpe di Loie
05-I rododendri dell'Alpe di Loie05-I rododendri dell'Alpe di Loie
06-Salici e rododendri presso il sentiero verso il lago di Loie06-Salici e rododendri presso il sentiero verso il lago di Loie
Successivamente il sentiero si appiana ed entra nel piccolo corridoio che conduce alla conca del lago di Loie (m 2346). Nubi e sprazzi di sole si alternano sul lago cambiando continuamente il riflesso delle acque dalle tonalità del verde a quelle del blu. Ci raggiungono altri escursionisti, c’è spazio per tutti anche sui morbidi prati pochi metri sopra il lago dove si sviluppa un autentico giardino roccioso di semprevivi. Più in alto, sul dosso che raggiungeremo tra poco, uno stambecco sta brucando.
07-Il semprevivo a fiori grandi07-Il semprevivo a fiori grandi
08-Sulle sponde del lago di Loie08-Sulle sponde del lago di Loie
09-Il lago di Loie09-Il lago di Loie
Speranzosi di vederne altri, rimontiamo alla quota 2396, piegando poi a destra in quota verso Bardoney. Presso il Plan des Goilles il sentiero inizia a divallare verso una vasta zona acquitrinosa che probabilmente in passato ospitava uno specchio d'acqua più consistente. Dopo avere aggirato o attraversato la torbiera, con percorso tortuoso si arriva al bivio con il segnavia che ci riporterà a Lillaz. Prima di scendere però decidiamo di visitare anche l'alpeggio di Bardoney, ormai poco distante. Il complesso della malga(m 2245), già visibile da prima, ospita diversi bovini e si trova all'inizio del grande vallone di Bardoney. E' il primo che vedremo durante la nostra visita al Parco del Gran Paradiso: un ambiente caratteristico di questo settore delle Alpi, formato da immense praterie alpine, poco inclinate e solcate da un rio serpeggiante.
10-La torbiera di Plan des Goilles10-La torbiera di Plan des Goilles
11-Le costruzioni di Bardoney11-Le costruzioni di Bardoney
12-Rododendri presso il torrente Bardoney12-Rododendri presso il torrente Bardoney
13-Il vallone di Bardoney13-Il vallone di Bardoney
14-Rododendri nel vallone di Bardoney14-Rododendri nel vallone di Bardoney
Dopo la sosta si ritorna quindi al bivio per proseguire ora in discesa verso la parte bassa del vallone di Bardoney. Il segnavia è il 13G e coincide con una ampia e comoda mulattiera che scende dolcemente tenendosi sul bordo del torrente. Alcune cascate e qualche fischio di marmotta ci accompagnano durante il percorso che raggiunge la radura a quota 2145 dove si trova il bivio con il sentiero che conduce al casotto del parco e al rifugio Peradza. Qui termina la parte più ariosa dell'anello con il sentiero che ora rientra nel bosco per iniziare una lunga diagonale a mezza costa (segnavia 13). Si continua così per un buon tratto fino ad uscire sul limitare di una ampia radura che il sentiero costeggia sulla destra.
15-L'ampia mulattiera del rientro15-L'ampia mulattiera del rientro
16-Piccoli salti d'acqua del torrente Bardoney16-Piccoli salti d'acqua del torrente Bardoney
17-Dal ponte sul torrente d'Urtier17-Dal ponte sul torrente d'Urtier
Un ponte in legno ci permette di guadagnare la destra orografica del torrente Urtier e subito dopo le baite di Goilles. Si attraversano i magnifici prati fioriti puntando poi allo sbocco del torrente Urtier sopra le case di Lillaz. Dopo un traverso si passa sopra la stretta, protetta da un parapetto, sfiorando anche una cappelletta (m 1853). Il sentiero finalmente inizia a scendere con ampie svolte portandosi ad un ripiano dove giunge anche la strada asfaltata che arriva direttamente a Lillaz. La ignoriamo per seguire invece le indicazioni per le cascate di Lillaz (segnavia 13L) che a sinistra ci portano ai piedi di una grande placca rocciosa. Oltre questa si incontra l'aereo ponte sospeso sopra il torrente da dove poi il sentiero inizia la sua discesa conclusiva. Prima di questa conviene però dedicare alcuni minuti alla breve deviazione per vedere da vicino una delle spettacolari cascate del torrente. E’ questo l’ultimo punto di interesse della nostra escursione che dopo poco si raccorda con il sentiero fatto all’andata.
18-Papaveri presso le baite di Goilles18-Papaveri presso le baite di Goilles
19-I prati fioriti di Goilles19-I prati fioriti di Goilles
20-Le cascate di Lillaz20-Le cascate di Lillaz
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