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    Dolomiti di Sesto - Passo Grande dei Rondoi
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lunedì 6 settembre 2010

Passo Grande dei Rondoi dalla val Campo di Dentro

Da San Candido dove siamo alloggiati ci portiamo verso Sesto ma prima di arrivarci entriamo in val Campo di Dentro. Siamo mattinieri e possiamo transitare con l'auto mentre (2010) l'accesso alla valle dalle 10 alle 18 viene effettuato tramite bus navetta. In ogni caso si arriva al parcheggio di fondovalle (m 1521) da dove si risale per pista o sentiero fino ad arrivare al rifugio Tre Scarperi - Dreischusterhutte (m 1626).
01-Val Campo di Dentro avvolta dalle nebbie mattutine 01-Val Campo di Dentro avvolta dalle nebbie mattutine
02-La Croda dei Rondoi02-La Croda dei Rondoi
03-Panorama dal passo Grande dei Rondoi verso sud03-Panorama dal passo Grande dei Rondoi verso sud
04-Passo Grande dei Rondoi04-Passo Grande dei Rondoi
Nel periodo invernale questa è una bella e facile passeggiata adatta a tutti, ma nel periodo estivo il rifugio è solo il punto di partenza per una ampio ventaglio di proposte escursionistiche. Tra queste l’anello che tocca il Passo Grande dei Rondoi e il Passo dell’Alpe Mattina, belvederi privilegiati sulle Dolomiti di Sesto e sulle famose Tre Cime. Premessa obbligata per iniziare a salire è il transito della lunga fiumana ghiaiosa del Campo di Dentro - Innerfeld che va ripetuto naturalmente anche al ritorno. Dopo essere entrati nel recinto, ci si avvia verso il fianco destro della valle dove si tralascia a destra il bivio con il segnavia 8 per Forcella dei Baranci.
05-I ghiaioni della Croda dei Rondoi con le Cime Piatte05-I ghiaioni della Croda dei Rondoi con le Cime Piatte
06-Lo stretto canalino che sale dal passo Grande dei Rondoi06-Lo stretto canalino che sale dal passo Grande dei Rondoi
07-Dalla Schwaben Alm la Croda dei Rondoi07-Dalla Schwaben Alm la Croda dei Rondoi
08-Le Cime Piatte08-Le Cime Piatte
09-La Croda dei Rondoi09-La Croda dei Rondoi
Al successivo bivio ci si tiene a destra (segnavia 9-10-11) iniziando finalmente a salire con maggiore decisione. La nebbia oggi ricopre il fondovalle, ma si sta diradando e si iniziano a vedere i profili delle vette che racchiudono il paesaggio. Lasciato a destra il segnavia n.9 per la Forcella del Lago entriamo in un ambiente marcatamente dolomitico con il sentiero che ora risale un ampio ghiaione. Al Passo Grande dei Rondoi (m 2289) salutiamo anche il segnavia 10 che scende nell’opposto versante. Il nostro sentiero (11) invece si accosta alle rocce di sinistra per entrare in uno stretto canalino poco inclinato che si risale agevolmente con l’aiuto di qualche corda fissa. All’uscita ci ritroviamo presto a camminare sui bellissimi pendii erbosi della Schwabenalm, posti ai piedi della Torre dei Scarperi ed in bella visuale sulla Croda dei Rondoi e la Cima Piatta Alta.
10-Il Lastron dei Scarperi e la Punta10-Il Lastron dei Scarperi e la Punta
11-Le Cime di Lavaredo 11-Le Cime di Lavaredo
12-Il Passo del'Alpe Mattina12-Il Passo del'Alpe Mattina
Si può proseguire in salita fino ad una costa (m 2519) che più in basso ospita uno sperone fortificato. Di fronte a noi ora si delineano chiaramente le Tre Cime di Lavaredo e il Paterno mentre più a sinistra le nebbie risalgono la valle lambendo la base del gruppo dei Tre Scarperi: l’occasione è buona non solo per la classica pausa ma soprattutto per mettere in opera alcuni timelapse. Le nuvole in movimento sulle più classiche cartoline delle Dolomiti di Sesto andranno poi a finire nel documentario Aere et Nubilo.
13-La Torre dei Scarperi13-La Torre dei Scarperi
14-Il Paterno14-Il Paterno
15-La Torre di Toblin15-La Torre di Toblin
L’escursione prosegue in discesa tra resti di opere militari verso il verde Passo dell’Alpe Mattina (m 2446), affacciato direttamente sulle Tre Cime. Lasciata a destra la deviazione per il rifugio Locatelli si scende nella conca sottostante in un magnifico scenario alpino con la cotica erbosa che si alterna al calcare e al fine detrito: nella stagione giusta dovrebbe essere un giardino ma anche ora, nella solitudine autunnale, ha il suo fascino. Ben presto si arriva al bordo del gradone che discende verso il Campo di Dentro: qui ci si innesta sul frequentato segnavia n.105 che ci riporterà alla base. Lentamente dalle spoglie rocce si passa ai mughi e ai primi larici. Le ghiaie del fondovalle sono ancora lontane e ci vorranno diverse svolte prima di posare il piede nell’ampia fiumana bianca che precede il rifugio.
16-La Torre dei Scarperi dal Passo dell'Alpe Mattina16-La Torre dei Scarperi dal Passo dell'Alpe Mattina
17-Il Paterno dal Passo dell'Alpe Mattina17-Il Paterno dal Passo dell'Alpe Mattina
18-Le Tre Cime di Lavaredo dal Passo dell'Alpe Mattina18-Le Tre Cime di Lavaredo dal Passo dell'Alpe Mattina
19-Il monte Mattina19-Il monte Mattina
20-Verso la Val Campo di Dentro20-Verso la Val Campo di Dentro
21-Sulle ghiaie di fondovalle21-Sulle ghiaie di fondovalle
Commenti
  • 06/09/2019 04/09/19-Si parte alle 8.30 dal parcheggio della Val Campo di Dentro. La temperatura di crociera è di solo 3,5 gradi.Siamo ancora all’ombra: il sole si affaccerà solo molto più in alto. Lungo la mezzoretta di cammino verso il rifugio Tre Scarperi sono evidenti i segni degli eventi atmosferici dell’estate 2017. Dal versante di destra, gruppo dei Baranci, colate di ghiaia si sono riversate sulla strada e sul sentiero. Questi risultano sistemati e “disseppelliti”, ma sono ancora inagibili i sentieri che collegano la val di Landro alla val Campo di Dentro.Al bivio, il sentiero 105 sale verso il passo dell’Alpe Mattina. Si rimontano due canalini ripidi attrezzati con gradinature, intercalati da un torrente.Il meritato panorama si apre solo sopra e ripaga ampiamente. La torre dei Scarperi, le Tre Cime, il Paterno, il Locatelli, e tutto il mondo dolomitico che ruota attorno. Dalla forcella quotata 2519 metri, nostra meta, si dipana verso la Torre Tre Scarperi una linea trincerata. E’ qui che, tra i tanti di lingua tedesca, passa il primo gruppo di italiani della giornata. Che si è fatta soleggiata e in completa assenza di vento.
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