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lunedì 3 settembre 2007

Corno Alto da Valle San Silvestro

Per un giorno lasciamo le bianche e fascinose pareti delle Dolomiti di Sesto per camminare sul verde, poco distanti dal nostro alloggio di Dobbiaco. Ci spostiamo quindi in direzione nord e superiamo il borgo di Valle San Silvestro per raggiungere, ancora più in alto, le case di Franadega (m 1552, parcheggio prima dell’ultimo tornante).
01-Esemplare di vanessa io sopra Franadega01-Esemplare di vanessa io sopra Franadega
02-Sui prati della SchuherAlm 02-Sui prati della SchuherAlm
03-Punto di sosta con crocifisso presso la dorsale del RossKofelilo della dorsale03-Punto di sosta con crocifisso presso la dorsale del RossKofelilo della dorsale
04-La dorsale erbosa del Corno Alto04-La dorsale erbosa del Corno Alto
05-Verso il Corno Alto05-Verso il Corno Alto
Oltrepassata la cappelletta la strada termina al maso Stalpen dove il nostro itinerario prosegue in forma di pista sterrata con il segnavia n.24. Siamo sull’Alta Via di Dobbiaco, utilizzata d’inverno anche dagli scialpinisti, un percorso circolare che unisce le due vette più significative del Corno Alto e del Corno di Fana. Nonostante l’autunno sia alle porte, la giornata è mite e permette il volo di alcune vanesse mentre ai lati della strada le ultime fioriture di brugo ed epilobio indicano inesorabilmente la fine della stagione estiva. Dopo una lunga serie di tornanti si esce dal bosco raggiungendo la ampia costa prativa della Schuheralm. La salita prosegue affiancando una recinzione che porta ad un panoramico punto di sosta con crocifisso.
06-Le malghe alte della Val Casies dalla cresta del Corno Alto06-Le malghe alte della Val Casies dalla cresta del Corno Alto
07-Lo spallone del RossKofel07-Lo spallone del RossKofel
08-Il Corno di Fana dalle pendici del Corno Alto08-Il Corno di Fana dalle pendici del Corno Alto
09-Caserme del Vallo sulla cresta di confine09-Caserme del Vallo sulla cresta di confine
10-Il sentiero di salita dalla vetta del Corno Alto10-Il sentiero di salita dalla vetta del Corno Alto
A quota 2151 si lascia a sinistra la deviazione per la croce del Rosskofel per iniziare a rimontare la lunga dorsale erbosa che ci porterà in vetta al Corno di Fana. Non ci sono grandi pendenze e, direttamente lungo la linea della costa o tramite qualche tornante, si guadagna agevolmente quota camminando sul manto erboso color biscotto di fine stagione. Raggiunto lo spallone del Golfen (m 2493) la visuale si apre anche sulla nostra meta ormai poco distante. Con un tratto quasi in falsopiano ci avviciniamo alla piramide sommitale che viene aggirata sulla destra e quindi raggiunta per cresta (Hoch Horn, m 2623, croce). Il meteo è ancora buono, le nuvole non sembrano minacciose, e così ci tratteniamo più del solito in cima gustandoci il panorama sulle vette di confine e sulle Dolomiti. Da qui si vede bene anche il Corno di Fana (Pfannen Horn): sarà per la prossima occasione…
11-La croce di vetta del Corno Alto11-La croce di vetta del Corno Alto
12-Praterie in abito tardo estivo12-Praterie in abito tardo estivo
13-Colori quasi autunnali sulla dorsale del RossKofel13-Colori quasi autunnali sulla dorsale del RossKofel
14-Il Gruppo dei Baranci 14-Il Gruppo dei Baranci
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