In questi giorni il tempo atmosferico è davvero variabile. Anche questa mattina alla periferia di La laguna, dove siamo alloggiati, nuvole basse avvolgono il paese. Le stelle di Natale che crescono alte nel nostro cortile così come le arance che ho colto stamattina sono completamente roride di umidità. Ci rechiamo comunque a nord est per cercare fortuna. Sulla cresta di Anaga però ci attendono pioggia e vento forte e così saliamo fino al Portillo, uno degli ingressi alla caldera del Teide. E' matematico che a questa quota si superi la fascia nebbiosa e si stia al sole: così almeno era stato fino ad ora! Al Portillo invece siamo ancora nella nube e la strada che attraversa la caldera è stata chiusa per pericolo di ghiaccio. Ci attende una breve sosta al locale dove sono in vendita curiosi souvenir: sassi del Teide (confetti), uova del Teide (cioccolatini in sembianza dei neri e ovali massi lavici) e candele nere a guisa di cono vulcanico che aspettano solo l'accensione dello stoppino in sommità...
01-La costa di Garachico
02-Isolotto presso la costa di Garachico
03-Piazzetta a Garachico
04-Stradicciola tra i banani a Garachico
05-I tetti di Garachico
Oggi evidentemente non è giornata e allora ritorniamo giù verso la costa per una visita che avevamo nel cassetto proprio in caso di meteo sfortunato: il paese di Garachico. Era uno dei maggiori porti di Tenerife, ma venne devastato nel 1706 da due grandi eruzioni originate dalla Montaña Negra. La lava distrusse il porto e parte dell'abitato che poi vennero nel tempo ricostruiti. Oggi è un pittoresco paesino molto piacevole da visitare. Il mare è in burrasca con le onde che si gettano sui frangiflutti, uno spettacolo che evidentemente attrae anche i fotografi: siamo infatti in tre con il cavalletto sul pontile. La breve escursione prevede la salita alla chiesa di San Juan del Reparo che ha inizio proprio dal centro del paese. Qui si incontrano le indicazioni del segnavia PR TF 43 che inizia in forma di larga mulattiera gradinata.
06-Coltivazioni a monte di Garachico
07-Il paese di Garachico dalla pista per San Juan del Reparo
08-Pini canari lungo il percorso
09-Aeonium lungo il percorso per San Juan del Reparo
10-Tarassachi
Nel frattempo il ritrovato sole ci accompagna lungo la strada asfaltata che ben presto lascia il posto al definitivo sentiero. Questo inizia una lunghissima serie di svolte accanto alla colata lavica che distrusse il paese. Una finca abbandonata e invasa dalle fioriture ci invita ad una sosta fotografica. Più in alto, tra i primi pini canari, si inizia ad avere una vista d’insieme di Garachico: una successione di tetti terrazzati, dai forti colori pastello. Le case canarie sulla costa non sono dotate di linde, evidentemente non piove tanto e non spesso. La mulattiera è sorretta da massicciate a secco tra le quali si insinuano gli
Aeonium fioriti e i fichi d’india, ma anche parecchie piccole felci dal colore verde chiaro. Arrivati a San Juan del Reparo il segnavia ci guida per stretti e ripidi viottoli asfaltati fino ad arrivare alla chiesetta di Sant'Anna.
11-Le case di San Juan
12-La chiesa di San Juan del Reparo
13-Fioriture tra i muri di una finca abbandonata
14-Il campanile di Garachico