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    Alpi Retiche - Cresta del Giovo
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BlogSentieriNatura
mercoledì 21 luglio 2004

Cresta del Giovo dalla Val Racines a passo Giovo

Delle tre creste che da ovest convergono su Vipiteno ci resta da percorrere quella più a sud: la cresta che arriva a passo Giovo e che fa da spartiacque tra la valle di Racines e l'alta val Passiria. Trattandosi di una traversata, è necessario utilizzare due auto oppure prevedere un rientro tramite i mezzi pubblici. Una ulteriore possibilità è data dall'impianto di risalita che da Colle (Bichl) arriva nei pressi della Rinneralm. In questo caso l'escursione si svolge in senso orario e, una volta arrivati allo Schloter Joch si ritorna alla stazione di arrivo con i segnavia 10 e 15.
La nostra escursione odierna invece ha inizio dalla val Racines e precisamente dalla Flading Alm (m 1587), posta proprio al termine della strada che risale la valle. Siamo già a una quota considerevole e dal crocevia presso la malga imbocchiamo il segnavia 12 che si snoda su bellissimi pendii verdi solcati da un rio. La salita ci porta a raggiungere la malga Klammalm (m 1925), pianoro idilliaco con tranquilli animali al pascolo.
01-I prati dell'alta val Racines01-I prati dell'alta val Racines
02-Il sentiero verso la KlammAlm02-Il sentiero verso la KlammAlm
03-La KlammAlm03-La KlammAlm
Ora si tratta di portarsi in cresta: dei due sentieri che la raggiungono ci si tiene su quello più a sinistra (12b). La salita - che non vede tratti ripidi - si svolge su terreno aperto tra bellissimi pascoli disseminati di affioramenti rocciosi via via più estesi. A poco a poco, mirando alla visibile linea soprastante, raggiungiamo la forcellina posta ai piedi della Piccola Punta di Montecroce (Kleiner Kreuzspitze, m 2481): siamo in cresta! Prima di continuare, naturalmente, non ci facciamo mancare la piccola deviazione necessaria per visitare la vetta (m 2518, croce). Da quello che sarà il punto di maggiore elevazione della giornata, ritorniamo velocemente alla forcellina per scendere poi verso una conca occupata da alcuni specchi d'acqua.
04-Il pascolo della KlammAlm04-Il pascolo della KlammAlm
05-Verso la Piccola Punta di Montecroce05-Verso la Piccola Punta di Montecroce
06-Uno sguardo indietro verso la val Racines06-Uno sguardo indietro verso la val Racines
07-Pietraie poco sotto la cresta07-Pietraie poco sotto la cresta
08-La Piccola Punta di Montecroce08-La Piccola Punta di Montecroce
Qui ci si innesta sul segnavia n.15 che arriva dalla val Passiria e con questo caliamo allo Schloter Joch (m 2264). Al crocevia del passo continuiamo in cresta sul sentiero n.12: siamo ora sulla alta via di Gleiten o del Giovo (Urweg Jaufenkamm). Questa prosegue in moderato saliscendi e con percorso altamente panoramico, superando in sequenza le poco marcate vette del Glaitner (m 2389), del Saxner (m 2358) e del Fleckner (m 2331), intervallate da altrettante insellature.
09-Il lago Malo09-Il lago Malo
10-La croce di vetta del Gleitner10-La croce di vetta del Gleitner
11-Il Saxner11-Il Saxner
12-Sulla vetta del Fleckner12-Sulla vetta del Fleckner
Ci avviamo ormai verso la fine del percorso che ora attraversa l'area sciistica della val Racines passando sopra il rifugio Fleckner. Sempre tenendosi sul segnavia n.12, si assecondano tutte le ondulazioni del terreno sfiorando alcuni specchi d'acqua oltre i quali il sentiero si sposta sul fianco sinistro (nord) della cresta. E' un lungo e piacevole falsopiano quello che infine ci porta alla strada asfaltata a poca distanza dal passo Giovo (m 1990).
13-Recinzioni sopra il rifugio Fleckner13-Recinzioni sopra il rifugio Fleckner
14-I laghetti presso la Rinner Sattel14-I laghetti presso la Rinner Sattel
Commenti
  • 29/08/2016 Per il giorno del rientro avevamo programmata la salita alla Punta del Giovo dal Passo Giovo, escursione breve breve e dislivello di nemmeno 400 m.. Traffico soprattutto di bikers su per i tornanti che conducono al passo, sentiero 17 per la cima puntuta; si inizia a salire con qualche tornantino fra placide mucche, terreno umido, placche bagnate ed esposte a nord, dopo qualche passaggio su roccia il sentiero s'impenna, verticale con cavo, ci provo ma lo scarpone non trova appoggi e non fa presa...botta...respiro...ci si consulta e si torna indietro mentre diversi escursionisti salgono, veloci, allegri, scarpette...Si torna al Passo considerando che beh, tanto non era una gran cima, che non abbiamo perso niente e che tanto avevamo già dato abbastanza nei cinque giorni precedenti (secondo me come ne “la volpe e l'uva” di Esopo)...
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