La settimana della nostra permanenza autunnale a la Villa si apre con una giornata splendida. Per iniziare saliremo al rifugio Gardenaccia e quindi alla Cima Ciampanì, punta settentrionale dell'altopiano del Puez. Ci siamo già passati in occasione della traversata del Puez ma oggi proveremo a scendere sulle pendici orientali seguendo un percorso anulare. Partenza e arrivo coincidono con le case alte di La Villa dove soggiorniamo e così possiamo uscire di casa con gli scarponi ai piedi, privilegio che non capita spesso.
01-Lungo la valletta incassata del sentiero 11
02-Potentilla nitida sulla Gardenaccia
03-Le Odle da Cima Ciampani
Più che un anello l'escursione disegna una sorta di "otto" con fulcro centrale puntato sul rifugio Gardenaccia che oggi al pomeriggio ospita una banda musicale in costume. La ottima segnaletica locale ci guida velocemente verso il segnavia n.11 che risale il pendio che porta allo zoccolo roccioso soprastante. Si tratta poi di rimontare un canalino incassato che ha il suo sbocco in prossimità del rifugio, a 2050 metri di quota, al centro di un bel pianoro erboso.
04-Il tavolato sommitale
05-Le imponenti pareti del Sasso della Croce
06-Profonda spaccatura presso la cima Ciampani
07-Panorama verso il Setsass e le Tofane
Al crocevia di sentieri presso il rifugio ci teniamo ancora aul segnavia n.11. Tralasciati poi a sinistra il n.5 e il n.15 ci immettiamo nel solco di una valletta rocciosa incassata. Agli inizi di settembre le brevi fioriture estive purtroppo volgono quasi al termine ma alcuni cuscinetti di potentilla e le ultime sassifraghe ancora resistono ai lati del sentiero. Più in alto il panorama si apre e la vista inizia a spaziare sull'altopiano roccioso e quasi lunare della Gardenaccia. Al bivio più sopra ci troviamo praticamente già in cima alla vetta del Ciampanì a 2668 m di quota. La posizione favorevole e l'aria limpidissima ci aprono un panorama eccezionale sulle Odle e, più in generale, su tutto questo settore dolomitico.
08-In discesa dall'altopiano della Gardenaccia
09-Il Col Toronn
10-Le praterie alpine si sostituiscono alle rocce
11-La visuale si apre sull'alta Val Badia
Per la discesa seguiremo le indicazioni del segnavia n.1, passando così per le ondulazioni più orientali del gruppo. Il primo tratto di discesa ci porta nei pressi del Col Toronn (uno dei tanti con questo nome) ancora sul bordo affacciato a precipizio sul vallone di malga Antersas. Seguendo una serie di gradoni tra praterie e conche detritiche si arriva a quota 2250 circa, dove lasciamo il segnavia n.1 per imboccare a destra il sentiero 1a. Su terreno via via più verde ci si orienta decisamente verso sud arrivando in breve di nuovo al rifugio Gardenaccia dal quale giungono echi di musica. Per il rientro a La Villa scegliamo ora il segnavia n.5 che, con percorso simile e speculare al n.11, ci riporta a casa passando per la stazione superiore della seggiovia.
12-In discesa verso il rifugio Gardenaccia
13-Le vaste praterie alpine ai piedi del Col Toronn
14-La Varella e il Piz Conturines