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    Alpi Marittime - Laghi di Fremamorta
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venerdì 20 luglio 2012

Laghi di Fremamorta: il classico anello

Un altra splendida giornata luminosa e un altra escursione a laghi alpini di origine glaciale. Le Alpi Marittime ne contano numerosissimi, racchiusi in conche ad alta quota e contornati da materiale morenico.
Dalle Terme di Valdieri ci si tiene a sinistra per entrare nella valle della Valletta. La si risale fino a parcheggiare al Gias delle Mosche (m 1591). Come ho appurato dagli escursionisti locali, Gias significa località, luogo di appoggio, spesso coincide con un vecchio casolare. E' un toponimo che incontreremo spesso. Per quanto riguarda le Mosche, invece, per ora non se ne vedono...
01-Il piano della Casa del Re01-Il piano della Casa del Re
Si prosegue a piedi per la strada, che risale la valle attraversando la base di pendii disseminati da grandi macigni dove numerosa è la popolazione delle marmotte.
02-Il colle di Ciriegia dal piano della Casa del Re02-Il colle di Ciriegia dal piano della Casa del Re
Si arriva così al punto in cui la valle si allarga: è il Piano della Casa del Re, (piccola costruzione). Poco più in alto alla testata della valle si nota il rifugio Regina Elena. Anche in questo luogo sono frequenti i riferimenti alla casa reale. Qui si lascia la pista seguendo le indicazioni dei cartelli e si attraversa il ponticello proseguendo su una larga mulattiera inerbita che si avvicina alla base delle pendici che racchiudono la valle. Sul ponte troviamo il cartello che segnala come durante la seconda Guerra mondiale ci fu proprio in questa valle un esodo di ebrei che cercavano di sfuggire ai rastrellamenti dei tedeschi.
Si sale in diagonale il pendio tra ontani, rododendri, bassi arbusti e roccette affioranti tra le quali fanno capolino le teste di alcune marmotte.
03-In salita sulla mulattiera per il colle di Fremamorta03-In salita sulla mulattiera per il colle di Fremamorta
Si lascia a destra la prima via diretta e si prosegue a sinistra. Pochi metri dopo troviamo un altro bivio. Lasciato il sentiero per il colle di Ciriegia a sinistra (cartelli) si si inizia a compiere una serie di svolte un po’ più ravvicinate, alzandosi di quota velocemente.
04-La testa di Bresses04-La testa di Bresses
Arriviamo ad un ulteriore bivio dove lasciamo a sinistra la diramazione per il Colle di Fremamorta. Ci troviamo ora sopra una specie di piccolo dosso dal quale il sentiero perde leggermente quota per assecondare una fascia rocciosa.
Dopo essere passati alla base di questo sperone la salita riprende con una serie di svolte che ci portano a doppiare un costone. Oltre questo ci appare finalmente l'ultimo tratto della diagonale che ci condurrà ai laghi. Si attraversa una zona disseminata di grosse pietre dove la strada è stata lastricata, poi il sentiero riprende la sua consueta andatura a larghe svolte.
Giunti in vista anche del bivacco Guiglia si perviene ad un ultimo bivio: a destra in 5 min si arriverebbe direttamente al lago Mediano ma noi oggi li vogliamo vedere tutti e così ci teniamo a sinistra in direzione del lago superiore (o Soprano come dicono da queste parti). In breve si arriva ad un crinale presso i ruderi di una casermetta dal quale ci si affaccia sul bellissimo lago Soprano. Il colore delle acque, complice forse una favorevole inclinazione rispetto al cielo, è di un blu che non si scorda facilmente.
05-Il lago Soprano di Fremamorta con la casermetta05-Il lago Soprano di Fremamorta con la casermetta
06-Ruderi di costruzioni militari presso il lago Soprano di Fremamorta06-Ruderi di costruzioni militari presso il lago Soprano di Fremamorta
07-Il lago Soprano di Fremamorta07-Il lago Soprano di Fremamorta
A questo punto non rimane che proseguire a visitare gli altri due laghi che si trovano a poca distanza, allineati lungo il solco di una valletta sospesa. Il sentiero giusto è quello che passa proprio dietro la casermetta.
08-Il lago Mediano di Fremamorta, poco sotto la sede stradale08-Il lago Mediano di Fremamorta, poco sotto la sede stradale
09-Il lago Mediano di Fremamorta09-Il lago Mediano di Fremamorta
Dopo poco, una deviazione a destra ci porta a visitare con breve risalita il bivacco Guiglia (m 2437). E’ un bivacco rosso della Fondazione Berti, con 9 posti letto, tavolo, panche, sgabelli. Dopo essere ridiscesi il sentiero continua verso il lago Mediano le cui sponde si sfiorano in un punto particolarmente panoramico e suggestivo.
10-ll lago Mediano di Fremamorta10-ll lago Mediano di Fremamorta
11-Il lago Mediano di Fremamorta11-Il lago Mediano di Fremamorta
Con breve discesa si raggiunge anche l’ultimo lago, il Sottano (m 2359) dove tralasciamo definitivamente la strada lastricata per imboccare invece la via del ritorno al Gias delle Mosche (cartelli). Si tratta di un sentiero sassoso che scende a svolte regolari, sfiora e oltrepassa una cascata che corre su rocce lisce ed entra in una grande pietraia disseminata di larici.
12-Resti di casermaggi e strada lastricata presso il lago Sottano di Fremamorta12-Resti di casermaggi e strada lastricata presso il lago Sottano di Fremamorta
14-Il lago Sottano di Fremamorta14-Il lago Sottano di Fremamorta
Il sentiero compie ora un traverso deciso verso sinistra e rimonta qualche metro per oltrepassare una costa con larici. Da questa si procede a scendere con una infinita serie di tornanti fino al fondovalle dove si attraversa il torrente su un ponticello. Si rimonta a destra in leggera salita a riguadagnare la sede stradale e quindi il parcheggio.
15-Il massiccio dell'Argentera dal sentiero di discesa al Gias delle Mosche15-Il massiccio dell'Argentera dal sentiero di discesa al Gias delle Mosche
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