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    Anello del Pusti Gost da Stolvizza
    Prealpi Giulie
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    Anello del Pusti Gost da Stolvizza
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    Anello del Pusti Gost da Stolvizza
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNatura

Anello del Pusti Gost da Stolvizza

Avvicinamento

Il percorso ha inizio da Stolvizza, nel cuore della val Resia, a cui si giunge risalendo la strada che da Resiutta si inoltra nella valle. Tralasciate le diramazioni per Borgo Povici e più avanti per San Giorgio, Sella Carnizza e Oseacco si percorre la strada principale fino a giungere a Stolvizza. Oltrepassata anche la piazzetta dell'Arrotino si lascia l'auto poco dopo sulla sinistra, all'inizio di via Indrinizza (m 573, parcheggio).

Descrizione

Risalita brevemente la strada del parcheggio, si imbocca sulla destra Via Alta - Kikej, ma la si abbandona quasi subito per rimontare il pendio che ospita il presepe. Qui ha termine la teleferica che trasporta la Stella di Natale durante le note celebrazioni di fine anno (più avanti passeremo anche accanto al punto di partenza). Pochi metri oltre, il belvedere Buttolo ci regala una bella vista su Stolvizza mentre il nostro itinerario piega a sinistra iniziando la sua risalita nel vallone del rio Lommig. Sulle Tracce del Passato è il nome che l'associazione Vivistolvizza ha dato a questo percorso che ci porterà a visitare gli insediamenti in quota sul grande altopiano del Pusti Gost. La mulattiera prende a salire a mezza costa nella rada boscaglia oltrepassando subito la presa dell'acquedotto. In breve ci si ritrova a camminare molto alti sul rio Lommig, lungo un ampio sentiero che si fa progressivamente più ripido. Con strette svolte alternate a brevi traversi ci si incunea tra le pieghe del vallone in un paesaggio dominato dalla pineta a pino nero. Le pareti che rinserrano il corso d'acqua, sempre più impervie, sono rigate da cascatelle e salti d'acqua tanto suggestivi quanto inavvicinabili. Con percorso tortuoso si oltrepassa una piccola nicchia naturale che ripara un crocifisso per poi traversare sopra erte balze affacciate sul fondovalle. Con pendenza ancora sostenuta, ci si accosta ad un salto d'acqua con pozza che merita la breve deviazione necessaria per la visita. Pochi metri più a monte, troviamo il bivio con il sentiero che, a destra, sale direttamente al ricovero Crasso (è il percorso del Vertical Kilometer). Noi invece proseguiamo sulla sinistra attraversando il ponticello sul rio Lommig per poi iniziare a rimontare nella pineta tra maestosi esemplari. Ad un primo belvedere con ancona fa seguito, dopo poco, un crocifisso in ferro battuto. Ancora qualche svolta sulle ripide balze che sorreggono il Pusti Gost ed infine si fuoriesce nei pressi di una cappelletta (m 1178) dove termina la parte più impegnativa dell'escursione. Il sentierino sul quale ci si innesta conduce a sinistra verso il punto di partenza della teleferica di cui si è già detto. Il nostro percorso invece volge a destra in direzione del primo dei tanti stavoli che ora visiteremo. Imboccata la pista di servizio ci si tiene a sinistra risalendo leggermente fino alla bella radura dello stavolo Bilapenc. Si prosegue su sterrato fino ad un ampio spiazzo dove i cartelli ci invitano a piegare a destra per addentrarsi nel solco di una minuscola valletta. Ha inizio così la parte centrale della nostra escursione con il gradevole tratto che divaga sulle ondulazioni del Pusti Gost, tra piccole radure, impluvi e macchie boscate. Seguendo i cartelli si raggiunge il punto più elevato (m 1250 circa) per poi calare lungo i muretti a secco che conducono ad un ampio ripiano con stavoli. Oltrepassata anche una bella valletta di faggi, si passa accanto ad una ultima abitazione da dove ha inizio la discesa. Si cala nel bosco con qualche svolta arrivando più in basso a intersecare nuovamente il greto del rio Lommig. La successiva risalita ci porta in breve all'innesto con il segnavia CAI 643 con il quale riprendiamo a scendere contornando le pendici orientali del Tanarado. La sosta agli stavoli Tuurse (m 860) è d'obbligo per un ultimo sguardo alla val Resia e alle vette che la circondano. Rientrati definitivamente nel bosco, si cala a svolte, dapprima per sentiero e quindi per pista, fino alle case di Ladina. Un ultimo tratto sull'asfalto, verso destra, ci riporta esattamente al parcheggio di Stolvizza.
Sentieri CAI
Escursione
Mese consigliato
Novembre
Carta Tabacco
027
Dislivello
600
Lunghezza Km
8,7
Altitudine min
573
Altitudine max
1250
Tempi
Dati aggiornati al
2015
I vostri commenti
  • 10/10/2021 Percorso semplice e molto ben segnalato. Tuttavia pieno di soddisfazioni, sia dal punto di vista paesaggistico che naturalistico. Assolutamente consigliato, soprattutto con i colori dell'autunno!
  • 10/05/2021 Itinerario stupendo, consigliatissimo. Nessuna difficolt� di orientamento grazie ai cartelli predisposti.
  • 29/04/2018 "Anello cima Tulsti e Pusti Gost da Prato di Resia" è il titolo che ho dato alla mia escursione comprendente parti di tre distinte relazioni di SentieriNatura ovvero "Cima Tulsti dalla Val Resia", "Pusti Gost da Stolvizza" e "Ta Lipa Pot da Stolvizza".Saliamo prima sulla Cima Tulsti con il sentiero segnalato A.N.A. dopo la breve e meritevole deviazione allo stavolo Goslò (5 min. dal bivio con indicazioni), allunghiamo poi con il CAI 631 verso NE che sbuca sulla carrareccia 632 ai piedi del Colle Curnic. Percorriamo questa verso levante, superiamo la deviazione col 632 arrivando al successivo bivio segnalato del Pusti Gost. Seguendo le indicazioni andiamo alla scoperta di questo mondo: un sentiero si snoda tra fazzoletti erbosi e fioriti, tra rii e pozze d'acqua con sedute per riposare e rinfrescarsi, non si può rifiutare questo invito! Ripartiamo rinvigoriti ed entriamo nel paradiso degli stavoli (Strila), dentro una appartata conca alpestre curatissima. Da qui proseguiamo verso meridione seguendo le indicazioni della ViviStolvizza, transitando accanto agli stavoli ristrutturati tu-w Karnice (cartello Vertical Kilometer), dove il sentiero si innesta su una carrareccia ed al bivio seguente, sempre su sterrato fino agli stavoli ta-na Osrice. Proseguiamo poi fino alla cappella di quota 1178 con l'intenzione di scendere a Stolvizza, ma qui non si trova nessuna indicazione difronte ad una biforcazione del sentiero: quello a destra conduce alla partenza della teleferica della Stella di Natale (per le celebrazioni di fine anno) e termina per l'appunto a ridosso di un dirupo, quello a sinistra è quello esatto il cui imbocco trae un poco in inganno. Ci mettiamo 10 minuti a capire l'inghippo (non avendo la dettagliata relazione di Ivo al seguito) e non avendo mai percorso questa zona della Val Resia. Secondo me in questo punto ci starebbe bene una segnalzione, per evitare soprattutto che qualcuno meno esperto finisca giù per il precipizio! Il sentiero scende ripidamente lungo la valle del rio Lomming sfruttando i punti deboli tra pareti apparentemente insuperabili. Questa è la parte più bella ed attraente dell'anello, con le sue cascate selvagge e le pozze verdi trasparenti! Toccata valle rimane ancora un tratto del Ta Lipa Pot da percorrere verso occidente fino al bivio con il sentiero segnalato per Crisaze (nei pressi in cui il Resia forma un'ansa) che in breve ci riporta a Prato di Resia dopo un breve tratto di asfalto. A titolo puramente indicativo con passo medio 6,30 ore di cammino soste escluse.28/4/18
  • 05/12/2016 fatto ieri. percorso sempice e molto bello. ben segnalato e mantanuto.
  • 28/04/2016 Fatto lunedì 25 aprile, approfittando del dì di festa e di una giornata con meteo discreto, anche se piuttosto ventosa e fredda, dopo le nevicate del giorno precedente. Sentiero perfettamente a posto, tutto come da relazione SN. La salita ed il percorso sull’altopiano non hanno segnavia CAI, ma sono sempre molto ben segnalati con le tabelle bianco verdi dell’Associazione Vivistolvizza “Sulle tracce del passato” (allego foto), per la discesa ci si raccorda invece con il bel sentiero CAI 643, che regala splendidi squarci panoramici verso Sart, Canin e testata della Val Resia. Sull’altopiano abbiamo trovato diverse baite aperte con proprietari dal cuore d’oro, impossibile rifiutare l’ospitalità al calduccio della stufa per un bicchiere di vino condito da quattro chiacchiere … Bella escursione di lunghezza e dislivello abbastanza contenuti (circa 700 m), adatta a tutti con un pochino di allenamento; fatica poca (limitata a qualche tratto un po’ ripido in salita), soddisfazione tanta, molto rilassante il percorso da uno stavolo all’altro sull’ondulato e verdeggiante altopiano macchiato dal viola chiaro dei cuscini di erica; varia e piacevolmente panoramica anche la discesa … ci abbiamo messo circa 1 ora e ½ a raggiungere l’altopiano, 4 ore e ½ a completare l’anello, con ritmo abbastanza rilassato. Da fare preferibilmente nei mesi primaverili ed autunnali. Mandi mandi.
  • 08/12/2015 E' diverso questo Pusti Gost da quello conosciuto salendo da Raccolana, più silenzioso e quasi raccolto, panoramico, all'inizio fa compagnia l'acqua e poi solo il suono delle foglie sotto gli scarponi e il crocchiare della pochissima neve dura, gli occhi al cielo a rimirare le cime.
  • 02/12/2015 Anello effettuato oggi 2/12/15 con una giornata meteo ottima in ogni senso. Il percorso, manco a dirlo, ricalca esattamente quanto descritto da Ivo&Sandra. Ringrazio anche Luca.Deronch che nel commento precedente ha perfettamente sintetizzato impressioni e sensazioni che condivido al 100% per cui non aggiungo altro. Provare per credere. Buone escursioni.
  • 29/11/2015 Percorso oggi l'anello completo partendo da Stolvizza come da descrizione di SN. Il percorso è stata una vera sorpresa, davvero bello, reso forse più affascinante dalla prima spruzzata di neve. Bella la zona del Pusti Gost, così come le viste sull gruppo del Canin e su tutta l'alta Val Resia dagli stavoli Tursee. Percorso sempre ben segnato con segnavia locali. Complimenti all'Associazione ViviStolvizza
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