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    Anello di Scric dai Rivoli Bianchi
    Prealpi Giulie
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    Anello di Scric dai Rivoli Bianchi
    Prealpi Giulie
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    Anello di Scric dai Rivoli Bianchi
    Prealpi Giulie
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    Anello di Scric dai Rivoli Bianchi
    Prealpi Giulie
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    Anello di Scric dai Rivoli Bianchi
    Prealpi Giulie
SentieriNatura
I percorsi di SentieriNatura

Anello di Scric dai Rivoli Bianchi

Avvicinamento

Lungo la SS 13 da Udine verso nord, nel tratto compreso tra Ospedaletto e Venzone, risaliamo a destra la pista sulle ghiaie dei Rivoli Bianchi fin dove l’auto lo consente. In ogni caso si punta verso la base del vallone che scende dalla forca di Ledis dove si può parcheggiare (m 350 circa). La zona è soggetta a esercitazioni militari e non è da escludere la possibilità di dover rinunciare all’escursione nel caso di operazioni in corso.

Descrizione

Lasciata l’auto si prosegue sulla pista sassosa che risale il fianco del vallone facendo attenzione alle briglie sul greto del rio Pozzolons. Poco prima della seconda si noterà, sull’altro lato del rio, l’inizio di un sentiero gradinato posto presso la confluenza di un impluvio roccioso. Superato il greto lo si imbocca attraversando quasi subito l’impluvio per poi proseguire con pendenza marcata nella boscaglia. Il versante è particolarmente ripido ma il sentiero appare ben consolidato da tronchi e gradini e ben presto riattraversa l’impluvio per iniziare una lunga diagonale a sinistra. Profumati sambuchi ci accompagnano ad inizio stagione assieme alle prime aquilegie comuni. Si rimonta il solco di una valletta muschiosa uscendo poco dopo sulla sinistra su una piccola costa boscata. Si tratta di uno dei pochi punti panoramici della salita come testimonia la panca qui presente, affacciata tra i carpini sulle ghiaie di Ledis e sul sentiero che percorreremo al ritorno. Oltrepassata anche una piccola radura che ci mostra le pareti scoscese che chiudono a nord il vallone di Ledis, il sentiero rientra nel bosco riprendendo a salire con decisione. Si attraversa una macchia di abete rosso e successivamente un solco pietroso avvicinandosi a svolte alla forra del rio Scric che ora inizia a farsi sentire. Dopo il macigno con crocefisso stilizzato il sentiero arriva in prossimità del pendio che precipita bruscamente alla nostra sinistra. Qui gradini e cavo passamano proteggono alcune brevi svolte oltre le quali ci si riporta su terreno più agevole. Sempre nel bosco, il sentiero rimonta ancora per poco svoltando poi bruscamente a destra. La pendenza finalmente si attenua ed anche il pendio si fa meno acclive mentre il faggio ha ormai preso il sopravvento sulle altre essenze. Si oltrepassa una prima sorgente girando poi dietro una costa boscata presso la quale sgorga una seconda fonte. Uno sbilenco e vetusto cartello CAI segnala con scritte quasi completamente cancellate un percorso che non c’è più. Finalmente il bosco si dirada sfumando nella spalla prativa di Creta Storta, tanto inaspettata quanto panoramica. Una croce in legno, infatti, dal ciglio del dirupo guarda il fondovalle dove possiamo riconoscere Ospedaletto e il monte Cumieli (m 1060, ottimo punto per la sosta). Osservando tra l’erba potremo scorgere a maggio il giaggiolo susino, le sambucine e il veratro mentre dal piccolo orto si intravede la nostra prossima meta: il ricovero da Lis Mangis (m 1071, privato). Lo si oltrepassa per ritrovare facilmente il sentiero che si allontana verso lo stavolo Scric, tagliando in salita il ripido pendio boscato che scende dal Cuel Frateit. Dopo avere aggirato con qualche attenzione alcune coste si esce su una pietraia in bella visuale sul fondovalle e quindi nuovamente nel bosco tra gli anemoni e le viole a due fiori. Si oltrepassa un enorme macigno (una conferma della corretta direzione, se state percorrendo l'anello in senso inverso) e infine si sbuca al margine inferiore del prato dello stavolo Scric tra le cui erbe il sentiero sfuma definitivamente. Senza puntare direttamente alla nostra meta, conviene seguire il fondo della valletta per innestarsi infine a sinistra sul CAI 713 a poca distanza dallo stavolo Scric (m 1230, ottimo ricovero).
Dal casolare in breve ci si porta sul crinale che delimita la valletta che abbiamo risalito. Raggiunta una panoramica radura il sentiero piega bruscamente a destra rientrando nel bosco. Si scende piacevolmente affiancando il piccolo greto del rio Lon che più in basso, dopo un tornante, si oltrepassa definitivamente. Usciti dal bosco fitto si scende agevolmente a comodi tornantini in direzione dell'intaglio che si intuisce più in basso. Un ultimo traverso, quasi in falsopiano, e ci si innesta sul segnavia CAI n.708 che in breve ci porta alla piccola incisione detritica della forca di Ledis (m 752). Per una discesa più rapida è possibile tralasciare il segnavia principale che si mantiene sulla destra e franare comodamente lungo le sottili ghiaie di sinistra. In ogni caso le tracce si riuniscono alla base del vallone dove confluiscono anche le fiumane ghiaiose del rio Pozzolons. Si prosegue perdendo quota fino ad innestarsi sulla mulattiera che rientra nel bosco riportando esattamente al punto di partenza.
Sentieri CAI
Escursione
Attrezzature
A - Passamani
Mese consigliato
Aprile
Carta Tabacco
020
Dislivello
800
Lunghezza Km
9,3
Altitudine min
350
Altitudine max
1230
Tempi
Dati aggiornati al
2015
I vostri commenti
  • 18/04/2017 Sarà per la mia inesperienza, lo scarso allenamento…o probabilmente entrambi, ho trovato questa escursione piuttosto impegnativa.Ho faticato anche a trovare la strada giusta, tanto che una volta raggiunto la casa Scric, su consiglio dei padroni di casa, sono tornato indietro per la stessa strada.Note positive l'ospitalità dei ragazzi e l'avvistamento di uno stambecco (?), oltre al piacevolissimo concerto di uccelli sentito al ritorno mentre attraversavo il bosco
  • 15/05/2016 Percorso effettuato oggi 15/05/2016 tutto come da relazione di SN. Grazie anche alla foto di Loredana non è stato difficile trovare il punto di attacco del sentiero. Avendo a disposizione un mezzo fuoristrada siamo riusciti a parcheggiare in un piccolo spiazzo proprio di fronte al punto di partenza. Scesi sul greto del Rio Pozzolons, si risale sul lato opposto dove inizia un sentiero gradinato a fianco di un impluvio roccioso. La salita si fa subito decisa su un tracciato ben curato che non presenta problemi. Breve pausa alla solitaria panchina posta in uno dei rari punti panoramici. Superato il macigno con crocefisso si affronta un tratto particolarmente ripido, dove i cavetti passamano hanno più che altro una valenza di rassicurazione. Superate le due sorgenti captate si esce improvvisamente su un pianoro panoramico, dominato da una croce in legno, dove lo sguardo spazia fino … all’infinito e che da solo vale tutte le fatiche dell’intera escursione. Nel proseguo, dopo il ricovero Lis Mangis, il sentiero risulta meno curato; un po’ di attenzione nell’attraversamento della pietraia, ma niente di più. Allo stavolo Scric ci siamo imbattuti nel Trial dei Tre Castelli, ed abbiamo condiviso una parte della discesa, fino a forca di Ledis, con i concorrenti delle prime posizioni appena scesi dal Champion. Percorso interessante che merita fatto. Lo iscriverei in una categoria di “Sentieri Selvaggi”. Buone camminate a tutti. Bepi (Cividale).
  • 23/11/2015 Raggiunti gli stavoli Scric (come da relazione di S.N.) dal greto del rio Pozzolons per la traccia che porta al ricovero Lis Mangis. Il sentiero a volte si perde nella lettiera, tuttavia (anche in questi tratti) il percorso è abbastanza "leggibile". Agli stavoli Scric , la leggera coltre di neve dà un tocco magico all'ambiente e la discesa a forca Ledis e al parcheggio ha concluso una gratificante giornata.
  • 19/09/2015 Non portate la merenda per fare questo giro, si mangian ragni e ragnatele a volontà, e acqua poi... due belle sorgenti, cascatelle e ricchi guadi dopo i passati giorni di pioggia. Sentiero evidente e percorribile, un po' a naso in qualche tratto, fastidiosa la pietraia. Inaspettata la radura del ricovero Lis Mangis, croce e panorama, tutto in ordine. A Scric niente mucche oramai, un paio di cavoli nell'orticello e l'acqua chiusa. Il sentiero verso e a Ledis mi è parso in continua erosione, ma quello è il terreno, spari a poligono.
  • 22/08/2015 Today's excursion. The trail is in excellent condition, no landslides, nearly no fallen trees. The panorama from Creta Storta is really great. A little bit slippery after the rainshowers of the last days. No difficulties, if you find the crossing of the river towards Creta Storta: The road turns slightly to the left and turns into the woods. Freom the left there is a paved torrent. Follow the torrent right to the river and cross it. On the other side you can see (approx 10 m above the riverbed) some artificial wooden steps. At Creta Storta follow the path towards the buildings and pass them on the left. There is the path to Scric.Thanks for this really nice way!
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Le vostre foto
  • Panchina solitaria in un punto panoramico
    15/05/2016 Panchina solitaria in un punto panoramico
  • Cuore su un albero dopo Lis Mangis
    15/05/2016 Cuore su un albero dopo Lis Mangis
  • Panorama da Creta Storta
    15/05/2016 Panorama da Creta Storta
  • il ricovero Lis Mangis
    19/09/2015 il ricovero Lis Mangis
  • il breve tratto attrezzato
    19/09/2015 il breve tratto attrezzato
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