Avvicinamento
Da Villa Santina si risale la
Val Degano lungo la statale n.355 attraversando in successione Ovaro e Comeglians. La strada sale successivamente a Rigolato dove si può parcheggiare comodamente nell'ampio piazzale sulla destra (m 759).
Descrizione
Dalla piazzetta di Rigolato si prende via Borgo Vecchio e successivamente via Sega innestandosi dopo poco nuovamente sulla strada principale.Si segue la statale fino al bivio presso il cimitero dove si imbocca a destra via della Vittoria (indicazioni per Givigliana, sentiero CAI n.151). La strada si abbassa verso il torrente Degano e lo oltrepassa tramite uno stretto ponte guadagnando la sinistra orografica della valle. Dopo essere passati accanto ad una abitazione, con una ansa la mulattiera entra decisamente nel bosco di
abete rosso. Il percorso risale ora lungo la mulattiera che univa nel passato Givigliana al fondovalle. L'incontro con la storia del paese non tarda molto poiché in breve ci si trova a passare accanto alla lapide che ricorda il “Pauso dei Muarts”, il luogo dove evidentemente ci si riposava durante il trasporto dei defunti a Rigolato. Solo nel 1877 nel paese fu costruito il cimitero, ponendo così fine alle interminabili processioni. La salita prosegue a regolari svolte in un bosco che va arricchendosi di faggio e acero di monte. Si interseca una pista forestale e poco dopo un vecchio stavolo dove si stacca a destra una scorciatoia per Vuezzis. Noi invece seguiamo i segnavia CAI portandoci sulle schiarite poco sotto Givigliana già in vista del
campanile. Con poche svolte si guadagnano le prime case del paese e successivamente la via principale dove troviamo le indicazioni a destra per
sella Bioichia (segnavia CAI n.151, sentiero Vanni Barbiero). Prima di proseguire è opportuna una breve deviazione a sinistra per visitare il campanile, reso celebre dai murales che ne decorano le quattro facciate (m 1105, splendida visuale sulla
Val Degano). Qui si può anche giungere direttamente in auto, dalla strada che collega Rigolato a Forni Avoltri, imboccando la stretta rotabile che sale a Givigliana.
Dopo essere tornati sui propri passi si attraversa il paese individuando presso una fontana, la direzione per Stalis (sentiero CAI n.162). Si scende ad intersecare un paio di greti. Successivamente il sentiero traversa alto sopra un profondo impluvio lungo una sorta di cengia protetta da passamani in legno. Aggirato uno sperone si rientra nel bosco inziando a scendere con pendenza moderata. Dopo uno stavolo in rovina la mulattiera si incassa tra due file di muretti a secco, tralascia a sinistra il sentiero diretto per Vuezzis e scende alla frazione di Stalis. Raggiunta la strada asfaltata la si segue fino a Vuezzis dove, al pimo bivio, ci si tiene a sinistra seguendo ancora il segnavia. Presso le ultime case del paese il cartello per Gracco ci conferma che siamo nella giusta direzione. La mulattiera scende lievemente per assecondare l'impluvio del rio Neval che si oltrapassa su una passerella. Con modesti saliscendi si intersecano due altre rientranze lasciando a sinistra anche la deviazione per la Coda di Neval. Si arriva così ad un grande stavolo presso un piccolo rio dove inizia la discesa verso Gracco. Nei pressi del paese la mulattiera interseca il bellissimo bosco di
faggio che si sviluppa sopra l'abitato, caratterizzato anche dalla presenza di alcuni maestosi esemplari. Raggiunto il paese si lascia il segnavia CAI che prosegue verso Tualis e si scende lungo la strada asfaltata. Questa attraversa il ponte sul Degano e risale con qualche svolta a Rigolato. Non rimane ora che imboccare Via delle Scuole per ritornare esattamente al parcheggio.
Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume
I Sentieri del Bosco