Avvicinamento
Da Barcis si risale lungo la val Cellina fino a Cimolais e quindi al passo di Sant'Osvaldo. Poco prima di arrivare ad Erto si incontra a destra la cappelletta di San Remedio e, subito dopo, un piccolo spiazzo per parcheggiare.
Descrizione
Lasciata l'auto si ritorna sui propri passi per imboccare un marcato sentiero che sale protetto inizialmente da una balaustra. Il tracciato è privo di segnalazioni ma si manterrà ampio e ben marcato fino alle praterie sommitali. Ci si innalza quindi in diagonale tra le
ginestre con una bella visuale sul paese di Erto e sulla conca del
lago del Vajont , spesso ricoperta dalle nebbie mattutine. A quota 1091 il sentiero incontra la costa sud del monte e cambia direzione disegnando qualche svolta tra macchie di bosco e radure fiorite. Si arriva così ad una piccola ancona pochi metri oltre la quale si iniziano ad intravedere in alto le balze sommitali del
Porgeit. E' necessario però ancora un tratto di salita nella boscaglia per arrivare al punto in cui si esce alla base di un grande pendio erboso. Qui la mulattiera si dissolve tra le erbe ed allora si prosegue in diagonale seguendo qualche traccia di passaggio ed alzandosi leggermente sopra lo zoccolo roccioso che sostiene il grande prato inclinato. Senza raggiungere il gruppo di
faggi che si nota più avanti, si può piegare a destra per iniziare la faticosa risalita dei prati. A questo punto non è facile individuare la traccia che poi in discesa ci risulterà più evidente e dunque si sale senza percorso obbligato, dapprima diritti e poi piegando a destra verso una piccola depressione sulla linea del crinale meridionale. Percorrendo questo itinerario tra maggio e giugno si rimarrà colpiti dalla straordinaria fioritura che caratterizza questi prati, composta non solo da specie comuni come gli anemoni, i
botton d'oro o le
sambucine ma anche da preziosi gioielli della flora alpina come gli
asfodeli. Una volta raggiunto il filo di cresta la prosecuzione è del tutto evidente lungo la panoramica costa sommitale che in breve ci porta alla vetta del
Porgeit (m 1864). Dalla cima, formata in realtà da due cupolotti erbosi, si può ammirare un panorama estesissimo aperto non solo sulle vette della val Zemola e della
Val Vajont ma anche sui lontani colossi delle Dolomiti.
Per la discesa si utilizzerà il medesimo itinerario dell'andata con la possibile variante costituita dalla visita ad una parete aggettante che si trova sul fianco sud del monte. Una volta raggiunta la base del pendio erboso ci si porta verso il gruppo di
faggi isolati a cui si è accennato in precedenza. Qualche metro prima di questi ci si può abbassare per balze erbose piegando poi a destra lungo una cengetta esposta che raggiunge la base della caratteristica parete. Qui affiora un granito rossastro che si presenta di un bel colore mattone con grandi striature grigie disposte in senso longitudinale.