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    Sentiero Storico Naturalistico di Osoppo
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNaturaU07

Sentiero Storico Naturalistico di Osoppo

Avvicinamento

Percorrendo la strada statale n.13 Pontebbana in direzione nord, poco prima di Gemona del Friuli, all’altezza del cavalcavia, si seguono le indicazioni per Osoppo. Esaurito il lungo rettilineo, alla curva che entra in paese si piega a destra verso Trasaghis, lasciando l’auto dopo circa un centinaio di metri presso la sede del CAI di Osoppo (m 187, comodo parcheggio).

Descrizione

Il percorso ha inizio lungo la strada asfaltata che dalla sede del CAI si allontana verso nord, tenendosi parallela alla rotabile principale. Seguendo le puntuali indicazioni sugli alberi, con un paio di svolte si inizia ad attraversare il parco del Rivellino, una ampia zona pianeggiante che viene utilizzata come area di svago e sede di manifestazioni. Dopo il lungo rettilineo, contornato da grandi alberi che si tingono a ottobre degli splendidi colori dell'autunno, i segnavia ci conducono presso le pendici settentrionali del Colle di Osoppo. Qui, poco prima di incrociare nuovamente la strada asfaltata, si imbocca la pista sterrata che si stacca a sinistra. Si sale con pendenza moderata fino a raggiungere il bivio con la mulattiera che utilizzeremo più tardi per la discesa. Per ora ci si tiene ancora a sinistra innestandosi sulla strada che sale dal paese verso l'ingresso principale del Forte di Osoppo (punto panoramico presso il tornante). Da qui in poi ha inizio una sequenza di mura, bastioni e costruzioni difensive che testimoniano la millenaria epopea del colle che, grazie alla posizione favorevole ed alle pareti strapiombanti, fu sede di fortificazioni in varie epoche storiche. Oltrepassata anche la seconda cinta muraria, si accede al piazzale superiore dove ci colpisce la vista della chiesa di San Pietro con la moderna copertura. Anche il sito dove è stata edificata vanta origini antichissime come possiamo vedere dagli scavi archeologici presenti al suo interno e corredati da cartelli illustrativi.
Seguendo con attenzione le segnalazioni CAI, da qui è possibile compiere un piccolo anello che ci porterà a visitare le zone storicamente più interessanti. Si inizia a destra dove una incassata stradina ci porta a lambire la polveriera principale della fortezza. In breve si esce su un ripiano erboso dal quale si prosegue a destra verso il piazzale delle cupole che proteggevano la batteria sud del forte, costituita da quattro pezzi di medio calibro. Il percorso prosegue in lieve discesa fino ad un belvedere sopra lo sperone roccioso che precipita a meridione, protetto da una balaustra metallica. Dopo essere ritornati al piazzale, prima di proseguire è possibile visitare i resti del vecchio castello dei Savorgnan, percorrendo l'aereo camminamento che ha origine dalla grande passerella rialzata. Ritornati sui propri passi si attraversano i corridoi per poi scendere nuovamente in direzione di un piccolo specchio d'acqua. Tenendosi sulla destra della Casa del Comandante, il sentiero aggira la vetta del colle, dedicata a Napoleone, alla quale possiamo accedere con un sentierino a spirale (m 310). Il panorama che si apre da qui abbraccia completamente l'arco montuoso che si estende a settentrione: dal monte Prat al Brancot e dal Plauris alla piccola elevazione del Faeit.
Dal punto più elevato della nostra escursione possiamo ridiscendere al piazzale della chiesa di San Giorgio e quindi al bivio con Via dei Capitelli dove si imbocca una mulattiera lastricata e scivolosa. Ci troviamo di nuovo all'interno del bosco che ricopre quasi completamente i versanti del piccolo rilievo, caratterizzati da una pendenza sostenuta. Si tratta dell'elemento naturalisticamente più rilevante del colle sul quale si è sviluppata una vegetazione riconducibile alle boscaglie di bassa quota con l'orniello , la roverella, il carpino nero e l'acero campestre come specie prevalenti. Tra le entità di maggiore interesse va ricordata anche al presenza di una piccola colonia di lecci sulle rupi del versante meridionale. Giunti in vista delle case, in breve si esce sulla strada asfaltata che va seguita a destra. Dopo essere passati davanti alla chiesa di Santa Maria ad Nives si prosegue per via Tagliamento fino ad un cancello che consente l'accesso ad un'area ricreativa. Il segnavia ci porta ora a costeggiare il campo di calcio oltre il quale si svolta a sinistra verso un grande terrapieno erboso. Seguendo sempre le segnalazioni si percorre il prato accostandosi poi alle pendici del colle di San Rocco. Qui una scalinata ci permette di salire ad un ripiano e quindi ad un belvedere dove è stato posto il libro delle firme (m 277, bella visuale su Osoppo e sul suo colle). Il sentiero successivamente scende ad una insellatura dove si possono osservare gallerie e fortificazioni di epoca napoleonica. Riguadagnato il filo del crinale si prosegue tra radure e boschetti con percorso piacevole e panoramico. Giunti quasi all'estremità sud di questo piccolo rilievo allungato, si passa accanto alla chiesa di San Rocco. e agli annessi resti dell'antico romitorio. Un'ultima scalinata nel bosco ci porta alla base del colle dove ci si innesta a sinistra sulla strada asfaltata che costeggia la stalla sociale. Non rimane ora che seguire attentamente i segnavia che ci ricondurranno alle case di Osoppo e quindi al punto di partenza.

Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume I Sentieri dell'Uomo
Sentieri CAI
Escursione
Mese consigliato
Settembre
Carta Tabacco
020
Dislivello
200
Lunghezza Km
9,3
Altitudine min
187
Altitudine max
310
Tempi
Dati aggiornati al
2017
I vostri commenti
  • 23/02/2020 Rilassante e facile percorso; molto interessante la visita al forte, e bellissimi paesaggi dalla cima. Bello anche il ritorno, il paesaggio è molto vario. Il sentiero è continuamente segnalato da segnavia bianco-rossi. Impossibile perdersi.
  • 15/02/2020 Passeggiata priva di qualsiasi difficolt� fatta oggi in mezza giornata. Bella e ben curata la zona del colle.
  • 27/09/2019 Salito oggi seguendo quanto riportato dal SN. E' un percorso interessante e istruttivo che fa rivivere varie epoche, dalle più antiche alle più recenti. Va vissuto soffermandosi sui vari particolari che evidenziano la stratificazione e la sovrapposizione dei vari insediamenti e che meglio fanno capire l'importanza che ha avuto questo colle nei vari secoli e per ogni comunità che l'ha sfruttato. Consiglio, una volta alla Chiesa di San Pietro, di entrare alla casa del Tamburo ( ora adibita a bar/trattoria) e chiedere se hanno gli opuscoli che meglio aiutano la visita del sito.La salita al colle San Rocco (breve e semplice) porta alla sua cima dove però l'alta vegetazione impedisce la visuale su Osoppo e il colle. Anche il tratto del crinale opposto, è privo di significativi panorami. Questo è riferito a questo periodo. Può darsi che in inverno, con la vegetazione spoglia, le cose siano diverse. Mi ha colpito invece che, laddove si dovrebbero osservare gallerie e fortificazioni di epoca napoleonica, non ci sono tabelle che le rendano evidenti e che diano informazioni in merito. Insomma, sono rientrato contento del percorso fatto e lo consiglierei a tutti visto anche la sua brevità che richiede una mezza giornata. Buona vita a tutti
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  • in cima al colle s.rocco
    27/09/2019 in cima al colle s.rocco
  • la scalinata del colle s.rocco
    27/09/2019 la scalinata del colle s.rocco
  • l'ingresso alla prima cinta muraria
    27/09/2019 l'ingresso alla prima cinta muraria
  • l'ingresso principale
    27/09/2019 l'ingresso principale
  • orme fossili di animali
    27/09/2019 orme fossili di animali
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