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    Casera Tragonia da Forni di Sopra
    Alpi Carniche
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    Casera Tragonia da Forni di Sopra
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNaturaB14

Casera Tragonia da Forni di Sopra

Avvicinamento

L'escursione ha inizio da Forni di Sopra, una delle più conosciute località turistiche della montagna friulana. Vi si giunge da Tolmezzo risalendo il corso del fiume Tagliamento lungo la statale n.52. Giunti a Forni di Sopra si oltrepassano le case di Andrazza e Cella e quindi il ponte sul torrente Tolina deviando poi a destra al successivo incrocio. La strada raggiunge in breve la piazzetta del Comune dove si può lasciare l'auto (m 901).

Descrizione

Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume I Sentieri del Bosco
Sentieri CAI
Escursione
Mese consigliato
Gennaio
Carta Tabacco
02
Dislivello
800
Lunghezza Km
12,5
Altitudine min
901
Altitudine max
1760
Tempi
Dati aggiornati al
2010
I vostri commenti
  • 15/01/2022 Tranquilla camminata su larga strada asfaltata e sterrata. La neve e' battuta lungo tutto il percorso e a casera Tragonia ci si puo' godere uno splendido e caldo sole nel primo pomeriggio. Una evidente frana e' caduta sulla strada nei pressi della casera, ed e' stata sepolta dalla neve... a piedi si passa comunque, agilmente. Un'altra opzione sembrava essere, per il ritorno, quella di tagliare qualche tornante col sentiero 233a, o arrivare direttamente a Forni col 233, ma sul sentiero la neve non e' battuta, e siamo tornati giu' per la stessa comoda strada della salita. Giornata perfetta, cielo blu e sole splendente; la casera e' sovrastata dal Col di San Giacomo.
  • 14/02/2021 Casera Tragonia nella giornata in cui Cupido, arciere maldestro, qualcosa deve aver sbagliato a giudicare dalle tante facce immusonite incontrate oggi, immusonite e silenziose. La giornata, a dispetto delle previsioni, non è stata particolarmente fredda né ventosa, numerosi “pellatori”in salita sulla pista ben battuta, le furbe ciaspole si fanno trasportare appese allo zaino. Indossati i ramponi unicamente per attraversare una piccola slavina che di mattina presto si presentava ghiacciata, come sempre la conca della casera è un incanto, magia bianca sotto un cielo zaffiro, comodo e lesto rientro per la stessa via.
  • 14/02/2021 Percorso oggi 14/ 02/21, come da sentieri natura: pista ottimamente battuta fino a Casera Tragonia. L' attraversamento di una slavina causa qualche difficolt� solo per chi ha gli sci. Non sono servite assolutamente le ciaspole. La "variante" di rientro ben tracciata non rende le ciaspole indispensabili. Giornata pienamente soleggiata e limpidissima; peccato per un leggero vento nella conca di Casera Tragonia, che rendeva il clima veramente pungente.
  • 20/12/2020 20/12/2020-La pista che da Forni di Sopra sale a casera Tragonia è appena stata battuta fino a circa un chilometro e mezzo prima della casera e dunque la si può risalire comodamente anche senza ciaspe per un buon tratto. Tra il bivio per casera Tartoi e la casera Tragonia la battitura ha termine ed è necessario superare il fronte di una slavina e uno schianto di abeti. Poi su neve fresca si continua fino a casera Tragonia.C'è un bel via vai di escursionisti a piedi, con ciaspole, con sci. Il sole si fa vedere ma litiga spesso con velature. Giornata non fredda, nessuno infatti ha acceso la stufa interna e si sta volentieri all'aperto.Lancio un appello ai pochi che ancora "dimenticano" le bucce di banana e mandarini sul freezer naturale davanti all'ingresso della casera: ricordatevi di portarle a valle, la neve è splendida quando è bianca...
  • 25/03/2018 Primavera arrivata...il picchio ha già il mal di testa, farferugini illuminano lo smorto marron ai lati della pista. Saliti oggi a casera Tragonia lungo il sentiero 208 ed utilizzando le varie scorciatoie, casera affollata e parecchio chiacchierosa, sosta brevissima al sole, per la discesa utilizzato il sentiero 223a compiendo così un breve anello fino a ricongiungersi alla pista presso Puonsas. Neve parecchia, spesso compatta, nel bosco asciutta e farinosa, in alcuni punti si sprofonda anche fino al ginocchio (il mio), ciaspe ad abbronzarsi appese allo zaino
  • 31/10/2015 La densità del bianco rimette il Cimon di Agar in lista d'attesa e curiosando la mappa punto verso casera Tragonia. Scelgo di salire per il 209 e di ritornare via casera Mamaiou. Il cielo è terso e sorride ai commiati danzerini delle foglie. A quota 1500 ecco la neve, accompagnata da un bosco invaso dai latrati dei suoi abitanti. Prima qualche centimetro appena, ma già al bivio verso gli stavoli Tamaras, i rami indossano il pesante maglione cucitogli addosso dalle bizzarrie autunnali. Davanti, solo uno sprofondìo di zoccoli. La neve per me rimane una magia. Ogni anno condisce d'incredulità la sua attesa. Una lavina emozionale che si ripete. Non oggi però. Le orecchie dell'anima erano tutte spalancate al vociar delle foglie! Non immaginavano di sorridere agli scricchiolii d'un manto gelato o al suono sordo d'un bianco che si fa carezza facendo svanir le pedule! Quella coperta candida, sfuggita di mano al cielo in una notte agitata, mi coglie impreparato. Ma raggiunto il ripiano, perdo i rimasugli di raziocinio. Il manto è spesso oramai una trentina di centimetri. T'immagini una foresta pacioccosa, con un forte contrasto tra i verdi scuri e i riverberi dell'inverno. Ma è una selva d'arancio che rapisce ogni raggio del sole e che fa chinar la testa ai rami dei Larici, intontiti quanto me! In casera giunge Daniele. Il gestore. Mi narra di come l'enorme cjalderie dal formadi veniva trasportata dalla valle in malga, stagione dopo stagione. Mi confida come il suo lavoro invernale copra le perdite di quello estivo. Il prezzo di concedersi ai suoi boschi, lontani da mete facilmente raggiungibili. Mi racconta del blog della casera e della nuova alta via "Dalle Dolomiti alle Carniche". Del dissennato stradone di passo Zauf che prevede addirittura una galleria per raccordarsi a casera Razzo! Gli chiedo consigli per salir sul Lagna. La terra è calda. L'erba non s'è ancora rassegnata. Il prezzo d'un conflitto stagionale così inatteso son le scivolate. Abdico senza rimpianti. Riparto mentre le nubi accorrono alla chiamata e s'abbraccian l'un l'altra, celando gli azzurri. Continuo a sprofondare nella tenerezza, in conche che son coltri ricamate da degli aghi che paion scivolati da ramoscelli di agrumeti e non da conifere avvezze al cambio d'abito! Affacciarsi a forcella Forada è uno shock. Sotto di me il vuoto. Un vuoto verticale. Improvviso. Individuo solo successivamente quel troi che s'abbraccia alle balconate di sinistra. Un pò esposto. Sicuramente sconsigliabile quando l'inverno deciso ne smangia i bordi. La discesa è disagevole. Gli iniziali dialoghi fra messer Coccige e donzella Erba, lascian poi spazio a cauti scambi di vedute tra zampe e pietraie nascoste. Scendo sotto un cielo divenuto lattiginoso. Ma poco importa! Ormai i sensi si lascian cullare da un bosco che parla, scrollandosi di dosso quel bluff che sa di capriccio, che mi ha regalato un'infinità di tele intonse, su cui si son adagiati i zampilli del autunno. Lacrime verdi, gialle, marroni, rosse. In tutte le loro sfumature possibili, a guarnire, come versi silenti, le liriche d'un divenire eterno.(17.10.2015)
  • 15/01/2015 Ultima escursione prima dello stop forzato, a Forni di Sopra un paio di centimetri di neve fresca ricoprono la lastra di ghiaccio pattinevole, niente ciaspole ma perchè no i provvidenziali ramponcini che tanto evitano le cadute? Passo spedito lungo la pista fino a Puonsas e da lì imboccato il sentiero 223A, ottimamente tracciato e segnato e attraversa un bosco che pare maltrattato, giochi di galaverna e ghiaccio lungo il rio Tolina. Casera Tragonia aperta, acqua corrente, ottimamente tenuta, lì comincia a far freddo, il sole fatica a farsi largo nel bigiume lassù; discesa lungo la pista che attraversa un bosco rovinato e sofferente.
  • 01/12/2013 Ho percorso oggi l'itinerario da Forni a Malga Tragonia, salendo per il sentiero 208 come da relazione, ho poi provato il raccordo 233A in discesa con la neve che dai prati della Casera scende nel bosco Scociaval e La badia e sbuca poco sopra gli stavoli Puonsas. Il sentiero consente di risparmiare un bel po di tempo sia in salita che in discesa ed è una valida alternativa alla strada piuttosto monotona. Fortunatamente c'erano delle tracce perchè con la neve nel bosco non è subito intuibile. Lungo il sentiero si trovano anche le indicazioni per il 233 che scende lungo il rio Tollina per il costone Ciabias per raccordarsi mi pare con il 209 proveniente da Vico.
  • 13/08/2011 Itinerario molto semplice.A fare l'anello completo come descritto,in versione estiva, ci si mettono circa 5 ore. Per niente remunerativo a livello di panorama.Solo alla casera, si può godere il panorama verso il Cridola-forcella Scodovacca.
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  • Panoramica dalla Casera sul Gruppo del Cridola, sui Monfalco ...
    26/06/2018 Panoramica dalla Casera sul Gruppo del Cridola, sui Monfalco ...
  • La Casera Tragonia .
    25/06/2018 La Casera Tragonia .
  • La Casera sul sent.208 (in perfetto stato 24/06/18).
    25/06/2018 La Casera sul sent.208 (in perfetto stato 24/06/18).
  • Sent.223a,ottima alternativa.
    25/06/2018 Sent.223a,ottima alternativa.
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