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    Anello del Pal Piccolo dal passo di Monte Croce Carnico
    Alpi Carniche
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNaturaM11

Anello del Pal Piccolo dal passo di Monte Croce Carnico

Avvicinamento

Da Tolmezzo si risale completamente la valle del But lungo la strada statale 52b fin oltre l'ultima frazione di Timau. Continuando quindi verso il passo di Monte Croce Carnico, si percorre il tratto conclusivo della statale con i tornanti in galleria e si arriva all’importante e trafficato valico confinario dove si può comodamente parcheggiare (m 1360).

Descrizione

Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume I Sentieri della Memoria
Sentieri CAI
Escursione
Attrezzature
A - Passamani
Mese consigliato
Giugno
Carta Tabacco
09
Dislivello
500
Lunghezza Km
5
Altitudine min
1354
Altitudine max
1866
Tempi
Dati aggiornati al
2013
I vostri commenti
  • 23/06/2021 Percorso effettuato ieri in senso antiorario. Sentiero sul versante italiano molto curato e perfettamente tracciato, sul versante austriaco molto franoso e malagevole, con ancora evidente presenza di neve in alcuni tratti verso valle. Giornata fresca, soprattutto in quota, con nuvolosità alta che copre totalmente il sole, ma che permette comunque un buon panorama. La scarsa presenza di escursionisti lungo il tracciato ed in quota permette di godere della massima tranquillità.
  • 20/06/2020 Giornata splendida di nuvole sole e vento; peccato che ci siamo persi nel primo tratto il sentiero nella trincea (seguendo le indicazioni per il Pal Piccolo subito dopo la prima grande elica si sale su un sentiero che taglia parte del percorso iniziale) ma abbiamo trovato l'ultimo tratto. Il sentiero per salire è tranquillo, appena fangoso in alcuni tratti. Appena si raggiunge un po' di quota la vista è magnifica e si può spendere ore a vagare per i cunicoli, le trincee e le postazioni del monte. Splendide fioriture multicolori coronano il tutto. La strada del ritorno fortunatamente non è ripida come la salita ed ha compassione delle ginocchia dei poveri umani :)
  • 14/08/2019 Percorso oggi l'anello del Pal Piccolo. Nebbia fitta e vento forte alla partenza dal passo di Monte Croce Carnico, salita con attenzione lungo il sentiero storico reso scivoloso dalla pioggia di ieri. Tutto l'itinerario sul versante austriaco è stato ripulito (erba tagliata di recente). Vetta raggiunta percorrendo il breve sentiero ferrato del fronte, discesa lungo la via degli Alpini.
  • 11/08/2018 Saliti al Pal Piccolo dal passo di Monte Croce e imboccata, lasciato a sx il bivio col 401b, la mulattiera di guerra non segnalata che compie una larga ansa sul versante sud. Conduce a passare tra numerose vestigia di casermaggi e villaggio di guerra. Si ricollega più in alto al segnavia CAI col quale si raggiunge il trincerone italiano.Pioggia di un’ora e passa in cima, il trincerone coperto è stato, anche a noi, di ausilio. Rientrati al passo sul Segnavia CAI per un rientro veloce prima del probabile prossimo passaggio di nubi.I cavi passamano nel tratto di “cengia attrezzata” sono nuovi. Sul versante sono presenti diverse opere a protezione cadute massi (sorta di “reti”).buone escursioni a tutti.
  • 30/09/2017 Il sentiero inizia oltre il confine austriaco, ramo di strada chiuso al traffico, sulla destra dopo aver oltrepassato la prima elica.Salita semplice e rapida, forse solo un po' scivolosa, non il massimo da fare in discesa.Una volta percorso quasi tutto il dislivello in salita si trova il bivio fra la via diretta per la vetta (sinistra) e i resti bellici dell'"ala destra austro-ungarica". Una visita (pressoché obbligatoria!!) richiede almeno un'ora e mezza, fra gallerie, trincee ed postazioni. La zona austroungarica è suddivisa in settori contrassegnati in giallo-nero con le lettere A, B, C, D, E, mentre le postazioni più importanti sono numerate. Presenti anche i segnavia bianco-rossi, per cui con un minimo di attenzione non ci sono problemi di orientamento, anche perché i camminamenti si ricongiungono quasi sempre.In alternativa a quanto descritto nella relazione SN, la vetta è raggiungibile anche con una breve ferrata (staffe e cavo in buone condizioni, un po' di esposizione e verticalità negli ultimi metri, ma niente di eccezionale) cui si accede dal settore B.Nei pressi della cima altre fortificazioni, fra cui la famosa cupola blindata e il trincerone italiano.Nella discesa, sul versante italiano ancora resti di muraglioni ovunque, ma niente di restaurato.Molto facile la discesa su mulattiera dalla classica, gradevole, pendenza
  • 15/07/2017 Saliti al Pal Piccolo dal Passo di Monte Croce Carnico per il sentiero 401 - palestra di roccia. Segnalo che il Sentiero storico che si stacca dal 401 a sinistra (una volta segnato in giallo, vedi mio commento del 2013) è segnato, almeno per gran parte, con freschi segnavia biancorossi. Abbiamo percorso questo in salita per scendere poi dalla parte del trincerone italiano.
  • 07/05/2017 7-5-2017 Anello del Pal Piccolo dal Passo di Monte Croce Carnico. Percorso in senso inverso rispetto a quello descritto da S.N.Salito dalla "Via degli Alpini" e disceso dal versante austriaco.Tempo bello ma vento molto forte in quota.La vista di questo dedalo di camminamenti , trinceramenti,cunicoli scavati nella roccia e gelidi baraccamenti fanno capire, più dei libri di storia,quanti sacrifici quei giovani uguali nell'anima ma con diverse uniformi sono stati costretti a sopportare.Buone montagne a tutti.
  • 14/06/2016 Viste le previsioni meteo e la mia disponibilità ferie decidiamo venerdì 10 giugno di salire sul Pal Piccolo dal versante italiano, poi vedremo lassù come si presenta la giornata. Partiti da Gemona con tempo sereno il mio umore si scurisce come il cielo quando arriviamo a Timau. Arrivati al Passo M. Croce, ci avviamo in silenzio per il sentiero 401 nel versante italiano. Tutto tace, si sente solo il rumore dei lavori nella sottostante cava di marmo e qualche rombata di moto. Il sentiero ancora molto umido è abbastanza scivoloso, ci fermiamo qualche minuto a guardare le vie della palestra di roccia (avessi portato l’attrezzatura...). Mentre i miei occhi cercano gli appigli giusti, un raggio di sole fa capolino tra le nubi, sei arrivato finalmente esclamo a bassa voce. Man mano che saliamo il tempo migliora fino a essere completamente sereno quando arriviamo nel catino sotto la cima del Pal Piccolo. Decidiamo di non salire nelle fortificazioni ma di proseguire verso il Freikofel. È davvero uno spettacolo della natura, il sentiero con lieve pendenza serpeggia tra fiori e massi poi scende per un breve tratto, infine quasi in piano arriviamo sotto le pendici del Freikofel. Il breve tratto di salita che ci porta verso la cima è a tratti attrezzato con un sottile cavetto metallico e qualche staffa, ma assolutamente niente di difficile. La cima è solcata da numerose trincee e postazioni varie. Un uomo di mezza età (un ver cjargnel dal puest) sta spiegando meticolosamente al suo giovane compagno d’escursione i fatti avvenuti in questi luoghi. Ci lasciamo piacevolmente coinvolgere anche noi nei discorsi per una decina di minuti, e quando mi chiede da che parte siamo partiti e da che parte intendiamo rientrare, rimane molto stupito della nostra scelta di tornare al Pal Piccolo e dice “di solit a si sciera l’anel tornant in davour pal troj cal mena a cjasa cantoniera” io sorridendo rispondo “ vin da fâ gjamba”. Tornati in cima al Pal Piccolo, girovaghiamo alcuni minuti tra le trincee poi, considerato l’ora e il cielo sereno, decidiamo di ampliare ulteriormente l’anello scendendo nel versante austriaco per il sentiero che porta alla Plöcken Haus. Il primo tratto di sentiero sotto le fortificazioni è a tratti eroso dalle piogge ma comunque percorribile senza problemi, poi più a valle la pendenza diminuisce e s’infila in un rado bosco di faggi. Il Polinik davanti a noi con la sua immensa mole, domina la valle, mentre sotto la verdissima malga si adagia fino ai bordi della strada che scende verso Mauthen. Arrivati sulla strada, decidiamo di fare una breve sosta per una birra al ristorante Plöcken Haus, ma con grande stupore costatiamo che è chiuso e posto pure in vendita. Ripartiamo a bocca asciutta e non volendo percorrere a piedi il pericoloso tunnel che porta al Passo M. Croce Carnico, troviamo un cartello posto proprio vicino all’ingresso del tunnel che indica il percorso alternativo a piedi fino al passo. Il percorso si sviluppa proprio sopra il tunnel, tenendo come direzione la gigantesca elica a vento posta vicino al confine, in breve si giunge al passo. Per questa escursione abbastanza anomala ma molto bella, abbiamo camminato per circa 5.30 ore totali con 970 m di dislivello e per una lunghezza di 11 km.
  • 27/12/2015 Fatta oggi, una meraviglia, neanche un filo di neve o di ghiaccio, temperature assurde. Sembrava quasi inizio autunno. Ho seguito la guida di SN. All'inizio del 434 non fatevi scoraggiare dal cartello "ferrata per il Pal Piccolo chiusa". I sentieri sono tutti in ottime condizioni.Non ero mai stato, devo dire esperienza bellissima si riesce a sentire, a constatare, a toccare con mano ciò che accadde in quei posti. Assolutamente imperdibile.
  • 23/08/2015 Saliti ieri su questa panoramica vetta: molti gli escursionisti incontrati, sentiero ok e niente da segnalare rispetto ai commenti precedenti.
  • 10/06/2015 Salito oggi seguendo la descrizione di SN. Percorso ottimamente segnalato e di grandi panoramiche (se con bel tempo....che non è stato il mio caso ! )Nell'anno della memoria di quella guerra , salire quassù mi è sembrato doveroso in ricordo dei Caduti e delle sofferenze che hanno vissuto.Buona vita a tutti
  • 17/05/2015 Saliti oggi 17-05-15 dal versante austriaco. Sentiero in salita umido, a tratti scivoloso mai tanto però da creare problemi. Molti escursionisti ed anche qualche bambino in cima. Diversi anni fa eravamo saliti in cima al Pal Piccolo per vedere le prime opere di restauro alle postazioni belliche, ora però si rimane davvero colpiti nel vedere tutte le fortificazioni ricostruite. Dalla cima lo sguardo spazia a 360° sulle grandiose opere, e subito un pensiero riporta a quei giovani che hanno sacrificato la vita per un lembo di terra fatto di pietre e ferite aperte nel terreno che sprofondano dentro le viscere della montagna. Forse si chiamava “ Amor Patrio” ! bella parola, a mio parere ormai rottamata. Dopo aver girovagato a lungo tra le opere, siamo scesi per la “Via degli Alpini” (come da relazione S.N.). Il sentiero che porta al passo di M. Croce Carnico è in ottime condizioni e regala scorci panoramici molto belli.
  • 01/09/2014 Escursione in data 31/08/14.Saliti dal lato austriaco, in questo periodo il sentiero nel primo tratto si è rivelato insidioso causa fondo fangoso. Notevole la quantità dei manufatti e grotte in cima, specialmente sul lato ovest, zona ignorata dai più. Servono alcune ore per esplorare con attenzione tutto. Discesa dal lato italiano senza problemi. Segnalo assenza di rete WIND.
  • 09/08/2014 Effettuato in data odierno l'anello sul monte Pal Piccolo Partendo dal lato nord( Austria ), nulla da segnalere a parte uno insolito e unico cielo azzurro sulle nostre teste.Malfa
  • 25/08/2013 22/08/2013-Salita al Pal Piccolo. Abbiamo compiuto però un anello diverso. Salita sul 401 che rasenta la palestra di roccia. Poi lasciato il segnavia per seguire a sinistra il sentiero storico (segnalazioni in giallo) che porta comunque alla capanna dei volontari con percorso diverso ricco di testimonianze storiche, dai villaggetti di guerra, alle cucine da campo, trinceramenti e postazioni. Passata in pratica la giornata ad esplorare e documentare. Frequentato come sempre da turisti austriaci, veneti, friulani di tutte le età.La discesa per l'ala destra austro ungarica (descritta in salita sul sito) è ripida, scomoda e scivolosa e confermiamo la scelta di percorrerla in salita.
  • 25/06/2012 Salito ieri pomeriggio dal versante austriaco, bella la vista sui laghi. Infinite le trincee che ti mettono alla prova sulla capacità di orientamento, da passarci la giornata...... Molto più bello, tranquillo e sicuro il sentiero sul versante italiano, anche perchè pioveva.
  • 03/10/2011 fatto ieri siamo saliti dalla parte italiana e abbiamo percorso il sentiero storico che si stacca dal sentiero principale sulla sinistra (segnalato con scritte gialle su una pietra). Bello con un piccolo pezzo attrezzato, porta a vedere trincee poco frequentate... attenzione però seguendo le frecce gialle si percorrono chilometri di trincee!! il sentiero termina sul sentiero che viene su dalla parte austriaca.
  • 31/07/2011 Veramente bello. Consiglio di salire dalla parte austriaca. Se si è con bambini è meglio salire e scendere da quella italiana. portarsi una torcia.
  • 28/06/2011 Assolutamente meraviglioso e molto più bello delle aspettative! Siamo saliti dal versante austriaco e scesi x quello italiano ed è stata la scelta migliore in quanto il versante austriaco in discesa sarebbe stato piuttosto imegnativo dati i sentieri ripidi con alcuni punti " accompagnati " da funi d'acciaio x aiutarsi nella salita . Merita sicuramente di essere visitato.
  • 03/08/2009 Sentiero di altro tipo: Ferrata Pal Piccolo. Da Passo Monte Croce al Pal Piccolo. Cartelli segnalano la chiusura della ferrata.. talucacaneva@yahoo.it
  • 25/05/2009 Sentiero di altro tipo: 434. Da Passo Monte Croce a Pal Piccolo (salita dal versante austriaco). Sentiero coperto dalla neve in corrispondenza del "Naso delle mitragliatrici". Inoltre, buona parte dei parapetti delle scalette in legno sono caduti e le funi di metallo sono divelte. In alcuni punti bisogna prestare attenzione, non potendo beneficiare di tali aiuti.. Anche l'imbocco del "Sentiero storico" è coperto dalla neve, ma con un breve fuoripista è possibile accedervi ugualmente poco oltre.. labonetti@libero.it
  • 25/08/2008 Una precisazione: Per effettuare il giro come descritto è necessario attraversare il confine austriaco lungo la strada per circa un centinaio di metri. L'imbocco del sentiero che si trova in corrispondenza del parcheggio in Italia porta a fare il giro in senso inverso. Non abbiamo avuto problemi a farlo in quel senso anche se effettivamente la discesa inizialmente risulta molto ripida. Come già segnalato una torcia permette di visitare i camminamenti scavati nella roccia altrimenti impossibili da percorrere.
  • 02/09/2007 Bellissimo! E' comunue meglio iniziare dall'Austria, che presenta un sentiero ripido e scivoloso, difficile da seguire in discesa. Consiglio: portarsi una torcia!!!
  • 05/09/2005 Scheda precisa: propongo di invertire il giro (salita dal 401 italianao e discesa attraverso il sentiero austriaco).
  • 10/04/2005 Scheda bella e precisa, rende l'idea di questo magnifico giro, anche nella storia della Grande Guerra:assolutamente da non perdere !!
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  • Fortificazioni in Cima al Pal Piccolo.
    22/06/2018 Fortificazioni in Cima al Pal Piccolo.
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    22/06/2018 Una finestra su resti di fortificazioni in linea Italiana.
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    22/06/2018 Panoramica sulla sommità del Pal Piccolo.
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