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    Anello del monte Lupo da Predaia
    Prealpi Carniche
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    Anello del monte Lupo da Predaia
    Prealpi Carniche
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNaturaV02

Anello del monte Lupo da Predaia

Avvicinamento

Da Montereale, presso Maniago, si imbocca la strada statale n.251 che risale Val Cellina entrando poi nella lunga galleria del monte Fara che in pochi minuti esce nella conca di Barcis. Dopo essere entrati in paese imboccare a destra la stretta rotabile che sale alla frazione di Predaia (indicazioni per monte Lupo - Santuario di San Daniele). Al bivio presso la stazione forestale ci si tiene a sinistra fino a raggiungere il punto dove la strada termina (m 563, comodo spazio per parcheggiare).

Descrizione

Seguendo un piccolo cartello si inizia l’escursione lungo una traccia ben marcata che attraversa una rada boscaglia di pino nero e ginepro. Le indicazioni del segnavia CAI ci portano a salire con pendenza decisa contornando tra le eriche la testata di una valletta. Si arriva così a quota 743, sulla linea di un un crinale più aperto dal quale si offre una prima ampia visuale sul sottostante lago e sulla catena di monti che si estende dal Cimon del Cavallo al Col Nudo. Con pendenza ancora sostenuta il sentiero si inerpica sul filo della costa, punteggiato ora da pini isolati. In breve si giunge ad una zona caratterizzata dalla presenza di tronchi scheletriti, segno evidente di un vecchio incendio. A questo punto il segnavia ignora la traccia che si stacca a lato, compiendo un largo tornante verso la costa alla nostra destra. I segni bianco rossi, infatti, rimontano direttamente il pendio soprastante fino a raggiungere un primo lembo di faggeta dove la pendenza si attenua. Superata la poco evidente quota 1018, il sentiero prosegue lungo la comoda linea di cresta che separa nettamente il boscoso versante del canale di Varma dalle pendici rivolte verso Barcis ed Andreis. Dopo una leggera perdita di quota si riprende a salire guadagnando in breve la cima del monte Lupo (m 1053, panorama assai interessante anche se un poco limitato dalla vegetazione). Dalla cima del monte si scende per qualche metro in direzione nord lungo il crinale che si fa progressivamente più affilato. Con qualche modesto saliscendi ci si muove ora lungo la linea di cresta traversando talvolta sul versante di destra per evitare alcune asperità. Senza problemi, facendo attenzione ad alcuni brevi punti esposti, si divalla tra mughi e faggi contorti al piccolo intaglio di forcella Vallata (m 979, cartello CAI, segnavia 974a per Roppe). Tralasciata per il momento la discesa verso la val Molassa, si prosegue per chiesetta di San Daniele del Monte, dapprima con un paio di svolte e poi con una serie di ripidi tornantini che si esauriscono sulla selletta tra le due cime. Poco prima, alla base di un affioramento roccioso, è stata posta una targa che ricorda come questa fosse una antica via di pellegrinaggio che da Roppe saliva a San Daniele. La cima che ospitava il piccolo sacello è quella di destra: salendo sul punto più alto (m 1085) si potranno notare i resti del basamento e delle mura perimetrali che qualcuno ha recentemente riportato alla luce. Nonostante affiori poco o nulla, si rimane colpiti dalla solitudine del luogo, così impervio e lontano dai villaggi abitati. Non è un caso che accanto al monte Lupo sorgesse una cappella dedicata a San Daniele protettore dalle belve feroci: egli evidentemente, dall'alto di questo cocuzzolo doveva vegliare sulle genti che abitavano il fondovalle. Costruito nel 1240 circa, questo piccolo luogo di culto fu definitivamente distrutto da un fulmine nel 1806.
Dopo essere ridiscesi a forcella Vallata possiamo imboccare la via del ritorno utilizzando il segnavia CAI n.974a. Il sentiero contorna alcune anse che possono risultare problematiche in caso di neve ancora abbondante, poi prende a calare decisamente raggiungendo un piccolo intaglio. Si scende ora ripidamente lungo un canalino detritico oltre il quale ha inizio un traverso a mezza costa intagliato nella roccia di un versante piuttosto inclinato. L’ambiente vegetale è qui caratterizzato da una stentata pineta, punteggiata di piante scheletrite ma ravvivata all’inizio della primavera dalle vistose fioriture dell’erica. Si attraversa un piccolo rugo asciutto e poco più oltre un secondo impluvio dal quale si esce traversando sopra una aerea cengetta. Ancora pochi metri e si giunge ad un pulpito affacciato su Andreis e sulle pendici del monte Taront che chiudono ad est il profondo solco della val Molassa. Qui il sentiero piega bruscamente a destra passando in diagonale sopra una ripida scarpata per poi rientrare definitivamente nella boscaglia. Attenzione ora ad un bivio poco marcato dove si lascia a sinistra la traccia che scende verso Roppe per proseguire diritti. La conferma di essere nella giusta direzione viene dalla mulattiera contornata da una doppia fila di muretti a secco che in breve conduce ai ruderi delle case Picchel (m 732). Da qui il sentiero inizia a scendere lungo i prati di Montarezza che lentamente la boscaglia sta riconquistando. Si perde quota a svolte fino ad arrivare in vista della strada che scende da Roppe ma il sentiero si dilunga ancora sfiorando una recinzione e passando poi accanto alla presa di un acquedotto. Un ultimo tratto su pista inerbita ed infine si confluisce sulla strada asfaltata nei pressi di un capitello. Non rimane ora che scendere brevemente al bivio presso la stazione forestale e quindi risalire a Predaia per recuperare l'auto.

Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume I Sentieri del Vento
Sentieri CAI
Escursione
Mese consigliato
Marzo
Carta Tabacco
012
Dislivello
700
Lunghezza Km
7,6
Altitudine min
468
Altitudine max
1085
Tempi
Dati aggiornati al
2023
I vostri commenti
  • 20/12/2023 Ripercorso domenica scorsa l'anello del monte Lupo come descritto in relazione. Assenza di neve, ottimo panorama dalla chiesetta di San Daniele, giro non eccessivamente lungo, ideale per queste giornate con poche ore di luce.
  • 26/05/2021 Giornata di sole rubata a infinite settimane di pioggia; perfetta per ammirare i bellissimi panorami di questa escursione. Il sentiero è in ordine, un po' inerbito in alcuni tratti, e in alcuni punti bisogna stare attenti a piccole frane che però non presentano difficoltà. Oggi il caldo era al limite della sopportazione, nonostante la stagione sia ancora tiepida per le medie del periodo. Percorso molto soleggiato, pochi i tratti nel bosco. Si segnalano zecche sul monte San Daniele
  • 08/05/2021 Salito oggi seguendo quanto indicato da SN. Tutto il percorso è in ottimo stato e ben segnalato. Assenza di neve, ma nelle cime circostanti se ne vede ancora tanta. Buona vita a tutti
  • 02/03/2021 Questa volta l'anello del monte Lupo lo si fa in senso antiorario. Il cambiamento offre prospettive panoramiche differenti e dipinge di novità il percorso. Camminato in questo senso, il percorso presenta il tratto maggiormente ripido in discesa.Giornata soleggiata e mite; fioriture di eriche; i pochi metri di neve dura sotto la forcella Vallata non rendono problematico il passaggio; incontrato nessun umano e nessun lupo. Il lago di Barcis mostra livello di acqua basso.In chiusura, ormai poco sopra Predaia, una breve deviazione porta a visitare lo spallone panoramico con croce proteso sulla valle e sul lago.
  • 07/01/2020 Sono risalita sul Monte Lupo partendo da Barcis, come l'anno scorso. In cima mi ha raggiunto un escursionista veneto e insieme ci siamo avventurati sulla cresta Nord (EE) del San Daniele del Monte(1055), questo esula dalla relazione SN ed è da considerarsi per esperti. Inizialmente siamo scesi alla Forca Bassa (938) per saliscendi (traccia), poi da questa ci siamo calati ripidamente in versante orientale Val Molassa (Rugo Fier), avevo la balzana idea di scendere lungo il canle del rugo per raggiungere il sentiero 974 per fare un anello, quello che da Roppe va al Bivacco Molassa, subito accantonata, giacchè non so le condizioni di questa cengia. Siamo quindi risaliti alla forca e scesi lungo il versante occidentale (EE), con traccia labile a mezza costa (tratti esposti) abbiamo tentato di raggiungere la Forca Bella seguendo qualche ometto e bollo rosso. Impresa vana, perchè i bolli ad un certo punto scomparivano e la meta appariva ancora molto lontana. Siamo ritornati quindi al San Daniele del Monte dove ci siamo salutati . Ho trovato il percorso descritto in ordine, gli alberi sul sentiero sono stati rimossi. 05/01/19
  • 03/01/2019 Salito il Monte Lupo e San Daniele del Monte come descritto in senso orario. Stavolta ero da sola, anche se poi ho trovato compagnia, quindi mi sono studiata per benino il percorso, portando meco la relazione di SN che avevo trascritto a mano, per memorizzare i punti chiave ed evitare di fare errori. Sono partita però da Barcis, lasciando l'auto davanti alla chiesa (ora il parcheggio è libero) salendo per la stretta stradina fino alla frazione di Predaia (circa mezz'ora a piedi). Dove si esaurisce la rotabile inizia il sentiero segnalato, che sale ripidamente in battuta di sole, c'è qualche albero di traverso facilmente superabile. In breve arrivo sulla cima allungata del Lupo da dove proseguo calandomi ripidamente per un breve tratto, poi per saliscendi con un sentierino marcato ed aereo, arrivo all'intaglio di Forcella Vallata e salgo fino a San Daniele del Monte. Per il rientro, una volta tornata alla forcella, scendo con il CAI 974a (indicazione per Roppe). Il sentiero è ben marcato ed aereo in alcuni punti, in condizioni di terreno asciutto privo di neve e ghiaccio, come l'ho trovato io, non ci sono difficoltà. Verso valle bisogna stare attenti al bivio con ponticello, dove bisogna svoltare a dx transitandoci sopra (segnavia CAI), tralasciando il tracciato principale che conduce invece a Roppe. In questo ultimo tratto prima di sbucare al bivio con la rotabile, gli schianti sono più numerosi, una serie di quattro ravvicinati, si affrontano direttamente, da sotto o scavalcandoli. 01/01/18
  • 26/04/2018 Percorso il 25.04.18, meteo sereno, 20° circa, senso orario. Sentiero evidente e ben segnalato.L'escursione, così come proposta da SN, parte in decisa salita: 400 m in 1,4 km. Si rimane poi in quota tra 1000 e 1100 per un km abbondante, con vista panoramica sul lago e catene circostanti. E' possibile salire a S.Daniele del Monte, affrontando 100 m in 0,3 km. Si completa l'anello con una discesa abbastanza agevole ed un tratto finale su strada asfaltata in leggera salita. Segnalo la presenza di zecche (ne ho rimosse una ventina dal manto del cane, che si è disteso a terra solo un paio di volte e per poco tempo. Repellente fortemente consigliato!
  • 30/11/2016 Dopo 6 anni, ripercorso l'itinerario come da relazione S.N.- Ribadisco che la salita da Predaia al monte Lupo e la prosecuzione fino a forc.Vallata, pur non risultando sentiero CAI è ottimamente segnalato con segnavia bianco-rosso ed è facilmente percorribile. Oggi, in mancanza di ghiaccio o fango, anche il sent.974a è facilmente percorribile, mantenendo ovviamente la dovuta attenzione. Lo sconsiglierei in presenza appunto di neve, ghiaccio o fango.Anello remunerativo per diversità e panoramiche.Buona vita a tutti
  • 26/03/2016 Ripercorso oggi, 26/03/2016 a distanza di 4 anni, in una bella giornata di inizio primavera. La salita alle due elevazioni di Monte Lupo e di San Daniele del Monte, seppur a tratti ripida, non presenta alcun problema. Il tracciato risulta ripulito e sempre ben evidenziato dai segnavia bianco-rosso. Per la discesa volevo utilizzare il segnavia CAI N° 974a, ma dopo poche decine di metri mi sono imbattuto in uno strato di neve instabile su un ripido impluvio, che non me la sono sentita di attraversare; risalito alla forcella Vallata, sono rientrato per lo stesso percorso della salita. Notevoli le fioriture di erica che spicca tra i tronchi scheletriti di un vecchio incendio. Buone camminate a tutti. Bepi (Cividale).
  • 06/02/2016 Percorso fatto oggi 6-febbraio-2016. Il sentiero si presenta ben evidente e in ottime condizione. l'itinerario breve e panoramico non è troppo faticoso tuttavia a tratti risulta insidioso (specialmente in discesa) a causa della brina sul sentiero. Scendendo abbiamo trovato una fantastica fioritura di bucaneve.
  • 18/01/2016 Saliti sul Monte Lupo come da relazione S.N. partendo da Barcis anziché da Predaia. Trovato il percorso leggermente brinato, neve totalmente assente. Salite anche la cima belvedere con la croce e i pannelli solari (peccato non ci sia una panca!)e S. Daniele del Monte, il cui sentiero da forcella Vallata risulta in ordine e sfalciato, così come il sentiero 974a (purtroppo non segnalato in cartina Tabacco)utilizzato come via di pellegrinaggio alla cappella da tempo immemore. Segnalo che la pista inerbita menzionata nella relazione S.N. nei pressi dell'acquedotto non risulta più tale, almeno per ora. Nel complesso un bel percorso, panoramico, breve e non troppo faticoso, che offre un bel panorama verso il gruppo Cavallo- Col Nudo e Resettùm.
  • 18/01/2016 Itinerario svolto ieri come da relazione di S.N. in una splendida giornata di sole, anche se un pò freddina.Meritevole la breve deviazione, durante la prima parte del percorso, alla croce del M.Croce, molto panoramica sul lago di Barcis.Interessante pure la facile ascesa al M.S. Daniele, dove i resti del sacello sono stati riportati alla luce.La discesa dalla forcella Vallata risulta ora più agevole dopo lo sfalcio dell'erba.Purtroppo manca un libro di vetta per conoscere la reale fruizione escursionistica delle varie cimette.
  • 23/12/2015 Escursione fatta il 22/12/2015 . Tutto estremamente semplice, direi indicato come passeggiata anche per famiglie (almeno fino al Monte Lupo).Tutto molto bello e rilassante , ieri ,in più, partito con forte nebbia da Predaia e uscito sopra le nuvole dopo gli 800mt...uno spettacolo.
  • 26/10/2015 Anello percorso sabato 24, come descritto, con tempo splendido. Molto ripida la salita, su sentiero purtroppo spesso invaso da vegetazione, ma ne vale la pena. Percorrere la dorsale è uno spettacolo continuo. Interessante la salita ai ruderi di San Daniele al Monte, specialmente dopo averne letto la storia dettagliata che si può trovare sul sito barcis.fvg.it.Discesa ben più agevole sul 974a, con un minimo di attenzione in un paio di punti esposti.
  • 06/04/2015 Effettuata oggi 06.04.2015 in formazione tipo: 2 adulti e 2 bambini.Giornata limpida e fresca, ma la salita decisa (seconda forse alla salita a casera Galvana in val Zemola) contribuisce a riscaldare l'inizio della escursione.Sentiero segnalato benissimo in tutti i suoi tratti. In questa stagione l'erba lunga e asciutta, disseccata dopo l'inverno, produce sul sentiero un effetto paglia, che nella lunga discesa può causare inopportuni scivolamenti.Anello comunque molto suggestivo.
  • 20/03/2015 19/03/2015-Ripercorsa l'escursione al monte Lupo; la salita è davvero ripida, meno male che l'allenamento non manca...! poi arrivati in cresta è un vero piacere. Il rosa delle eriche copre i versanti; un po' di neve dell'altro giorno sui versanti nord. Ci precede una comitiva di 7 persone e cane, clima mite, bella vista sul lago di Barcis che presenta un livello di acqua molto basso. Buone escursioni.
  • 11/02/2015 La giornata è freddina,quanto basta per convincermi che la scelta del Monte Lupo è giusta.Previste medie sotto zero ai 1000m.Predaia coincide con la fine dell'asfalto.Incontriamo due abitanti,ultimi presidii allo spopolamento.La salita sarà breve,ma oggi ci accontentiamo.La neve è presente dall'inizio,copre i fianchi della dorsale,lasciando spazio asciutto ai nostri piedi.Per circa trecento metri di dislivello si prosegue spediti,poi la coltre aumenta di spessore.La traccia è battuta.Diverse persone ci hanno preceduto,scavando un solco ben gradinato.Più si sale,più il panorama si fa ampio.Il lago è piuttosto torbido e il suo livello è abbastanza basso.Il Cellina porta grandi quantità di detriti nell'invaso e nel punto di immissione il fondale si è parecchio alzato.Davanti a noi il Resettum si distende poderoso,mentre proseguiamo tra i faggi.Una piacevole progressione,ora che la ripidezza è diminuita.Quando si giunge alla cima del monte Lupo,quasi non ci se ne accorge.Un bollo bianco rosso su un albero e una scritta ce lo rammentano.Qui le tracce fresche si fermano.Ne rimangono altre un po' più datate.Proseguiamo per il sito di San Daniele.E' un luogo davvero interessante,una specie di trampolino rivolto all'entrata della valle.La neve è alta circa mezzo metro,soffice,quasi scivola sugli scarponi.Un sito che invita al pernottamento,con tenda e sacco a pelo.Scendiamo per il 974a,battuto da un paio di persone che ci hanno evitato l'onere,mentre la salita a San Daniele del Monte era intonsa.Il sentiero di rientro è piacevole,da non sottovalutare se innevato e segue tutte le pieghe della montagna.L'asfalto finale,dopo una gita così bella,non infastidisce,anche perché dura poco
  • 23/11/2014 Escursione fatta il 22-11-14. Con le prime nevicate fino a bassa quota, si rispolverano tutti i sentieri per così dire minori, così come il mago estrae dal cilindro il coniglio noi, abbiamo estratto il Lupo!…..scusate il M. Lupo. L’anello del M. Lupo è una di quelle escursioni che ti fanno pensare. Una cappella costruita in cima a una montagna, in un punto così impervio, così isolato, ma quale sarà stato il livello di fede che questi pellegrini avevano per spingersi a pregare fin lassù? Tornando alla nostra escursione, si presenta subito alla partenza con un sentierino piuttosto furbo fino quasi alla cima del M. Lupo. Il tratto che dalla cima del M. Lupo scende alla forcella Vallata e poi sale fino ai ruderi del sacello di S. Daniele, è davvero molto bello, anche tutto il tratto che dalla forcella riporta a valle è piacevole, tranne l’ultimo tratto nei pressi della presa dell’acquedotto che alcuni rovi tentano di tatuare le braccia o le gambe dei passanti. Poi la scarpinata sull’asfalto fino alla frazione di Predaia da dove siamo partiti, non è proprio il massimo. Complessivamente però una bella escursione, con panorami dalla cima a 360° sulle selvagge vette di questa zona, anello ben segnalato per tutto il percorso e senza neve. Unica cosa da evitare a mio parere, i periodi troppo piovosi o con formazione di ghiaccio al suolo.
  • 20/06/2014 Ritornata su questo sentiero del silenzio, silenzioso a parte i numerosi sorvoli aerei, l’erba alta e bagnata rinfresca dalle ginocchia in giù, grandi voli di farfalle ovunque. A Predaia non c’è più il traballante cartello in legno indicante tempi di salita, al suo posto piccola piazzola ecologica, il sentiero si diparte proprio lì dietro, evidente, fra due mucchi di sabbia per costruzioni. Gli scorci sul lago sono notevoli, come sempre il ceruleo è di grande impatto visivo; l’anello si porta a termine in 4 ore comprese un paio di soste, l’idea iniziale era di compiere al ritorno anche il vicino sentiero del Dint, ma un incontro inaspettato ha cambiato il piano.
  • 08/05/2014 Escursione fatta il 04-05-14, percorso ben segnalato con delle viste stupende su un azzurro lago di Barcis.
  • 26/03/2013 Escursione fatta venerdì. Facile, bella e panoramica, unico problema la neve abbondante, che ci ha rallentato un po', ma fortunatamente qualcuno ci aveva preceduto e così se non altro bastava seguire le impronte.
  • 13/01/2013 percorso fatto il 12-01, un sentiero ben segnalato e adatto a tutte le stagioni. Col freddo diventa indispensabile il k way, si capisce infatti che si sta percorrendo un sentiero del vento appena si arriva sul crinale del monte Lupo e l'aria penetra ovunque! la vista si appaga magnificamente per quanto la quota massima raggiunta non sia molto elevata.
  • 22/01/2012 Fatto oggi, in una assolata giornata invernale (+3°C alla partenza, +7°C al rientro). Per tutto il percorso la traccia è ben marcata e contrassegnata dai segnavia bianco-rosso; il sentiero è in alcuni tratti ripido, ma mai pericoloso (tutto con la dovuta attenzione), potrebbe diventarlo con terreno bagnato o ghiacciato, in questo caso dei ramponcini potrebbero rendere tutto più sicuro. Date le modeste altitudini, l'esposizione quasi tutta a sud, la scarsa presenza di vegetazione arborea, è consigliabile in questa stagione (se non c'è neve, come oggi). In salita impiegato 1h10m per il M.Lupo, altri 35m per S. Daniele del Monte. Avrei voluto fare l'anello come riferito da Gianfranco e Loredana, ma non avevo la descrizione e sulla carta Tabacco (acquistata appena ieri!) il sentiero non è riportato.Buone camminate a tutti. Giuseppe.
  • 31/12/2011 Fatto oggi il giro come proposto nel libro. Bello vista la giornata e la neve in cima. Tranquillizzo che anche con la neve non serve mettere il deretano a terra ma usare bene i bastoncini
  • 15/10/2011 Percorso oggi. L'irritante, anche se utile, cartello all'inizio del sentiero, detta i tempi: 2 ore fino a S. Daniele, dice. Io ci ho messo due ore mezza. La traccia, esile e stretta, ma sempre abbastanza evidente, sale ripida soffocata però spesso dall’erba, la qual cosa rende il mio passo un po’ incerto, specie in discesa: per precauzione ho superato un paio di punti con il deretano a terra. La prudenza non è mai abbastanza, e consiglio di fare altrettanto senza remore, in certe aeree condizioni, quando l’erba sdrucciolevole fa da trampolino per il lago 500 metri sotto. Poco prima della chiesa, ossami bianchi e levigati di mammifero medio, presumibilmente quadrupede, sono sparpagliati in quantità. Il sedime della chiesa è la famosa stanza di Gino Paoli senza più... pareti, ma alberi... alberi infiniti.
  • 20/04/2011 Fatto oggi l'anello come proposto nel libro; bello, in particolare la discesa dal sent.974a. Confermo che tutto l'anello è segnalato, non c'è a f.lla Vallata l'indicazione per S.Daniele ma è impossibile sbagliare: c'è un unico sentiero (segnalato) che sale a sx e l'aria è incredibilmente profumata dal cneoro lì abbondante, e su un cespo erano posati 2 notevoli macaoni. Dove il sentiero passa accanto alla recinzione e alla presa d'acqua sono in corso lavori di sbancamento per cui il segnavia si ritrova oltre un impluvio cementato.Bel giro.Loredana
  • 18/05/2010 Percorso il 18 Maggio 2010. Ora tutto il percorso descritto è segnato con i segnavia rosso bianco.
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