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    La Gomera - Casas de Cuevas Blancas
BlogSentieriNatura
lunedì 31 gennaio 2022
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Casas de Cuevas Blancas

Da San Sebastian tramite la GM1 ci portiamo, con pochi chilometri di auto, al punto di partenza (vedi mappa). Dal parcheggio imbocchiamo la carrareccia con divieto di transito per frane, ma la lasciamo pochi metri dopo per prendere il sentiero che si stacca a sinistra. Con una lunga serie di tornanti, tra cisti, drimie ed euforbie, si sale gradevolmente raggiungendo la panoramica insellatura di Altos de la Uteza (m 695). Qui tralasciamo la direzione di sinistra per Enchereda e prendiamo a destra (indicazioni Cuevas Blancas, 4,1 km). Il sentiero procede quasi in falsopiano, solo pochi metri sotto la breve dorsale forata da un arco in pietra.
01-Il sentiero lastricato della parte iniziale01-Il sentiero lastricato della parte iniziale
02-Il sentiero col cordolo verso l'insellatura di La Gerode02-Il sentiero col cordolo verso l'insellatura di La Gerode
03-L'aereo tratto gradinato03-L'aereo tratto gradinato
La leggera discesa in ambiente aperto porta all'insellatura di La Gerode (m 599, presa d'acqua). La sella è raggiunta dalla strada lasciata alla partenza, che continua con una ansa a sinistra verso Enchereda. Poco sopra il passo, ad un bivio, lasciamo a destra il percorso di rientro per tenerci a sinistra passando sul versante nord. C'è un bel cambio di clima, siamo completamente all'ombra e camminiamo freschi. Il sentiero è stato intagliato nella roccia e si sviluppa su una cengia che, pur essendo larga e comoda, è molto esposta e richiede attenzione.
04-Case abbandonate lungo il sentiero04-Case abbandonate lungo il sentiero
05-Stratificazioni colorate05-Stratificazioni colorate
Il sentiero, via via più comodo e meno esposto, riguadagna la dorsale e ci riporta nuovamente al sole. Qui troviamo una costruzione in muratura, dal tetto protetto da frasche di palma. Alla nostra destra scende un largo pendio punteggiato nella parte superiore da palme e segnato da estesi terrazzamenti. Il nostro cammino prosegue lineare lungo la dorsale (Lomo de Majona) contornando affioramenti rocciosi rossastri. Il lontano profilo del Teide emerge dalla cappa di foschia che oggi interessa le Canarie mentre alla nostra sinistra la vista si apre vertiginosa sul barranco de Majona. In lieve discesa, sempre su terreno aperto, si contorna così un dosso arrivando infine al ripiano delle Casas de Cuevas Blancas (m 530). Le case sono tutte diroccate tranne qualcuna che presenta ancora il tetto con tegole. Sono state costruite a ridosso di affioramenti rocciosi gialli e neri. Ne visitiamo alcune. La parete di fondo è costituita dalla roccia chiara dove sono state scavate nicchie, piccole stanzette e mensole che costituiscono quindi parte integrante dell'alloggio. Prese e vasche per la raccolta acqua sono visibili poco sopra.
06-All'interno de Las Casas de Cuevas Blancas06-All'interno de Las Casas de Cuevas Blancas

Dal grande costone che ospita il nucleo di case ha inizio il lungo rientro che prende avvio in leggera discesa, lungo una cengia di rocce chiare. Raggiunta una insellatura si prosegue con qualche incertezza ma poco sotto il tracciato riprende piu visibile. Si perde quota per assecondare una fascia rocciosa nera segnata da cavità naturali a cui fa seguito un filare di palme. Con qualche saliscendi ed una larga ansa, scendiamo ora ad intersecare il letto di un barranco dove sono ancora ben visibili resti di terrazzamenti e palmizi. Si rimonta sul costone opposto ritrovando un sentiero migliore delineato di nuovo da due linee di sassi. Ripresa quota ci attende un tratto rettilineo molto piacevole dove assieme ad asfodeli ed euforbie riesce a crescere un leggero tappeto erboso.
07-Le nicchie presso Las Casas de Cuevas Blancas07-Le nicchie presso Las Casas de Cuevas Blancas
Si contorna in quota tutto il successivo vallone che scende verso la spiaggetta di Ermita di Guadalupe fino ad un bivio dove si prende a destra in salita fino al grande ripiano soprastante. Dal colmo (cippo Camino Natural de la Costa), vediamo, più bassa, forcella La Gerode alla quale siamo diretti e la strada interdetta al traffico che la raggiunge. L'avvicinamento al passo è quanto mai suggestivo con il sentiero che sfrutta una larga e coloratissima cengia naturale, utilizzata anche dalle capre.
08-Gli accesi colori lungo il sentiero del rientro08-Gli accesi colori lungo il sentiero del rientro
09-Suggestioni palmizie09-Suggestioni palmizie
La cengia segue tutta la linea dell'affioramento e porta al bivio incontrato in mattinata a pochi metri di distanza da La Gerode. Le capre che si aggirano belando sui versanti sono state nel frattempo richiamate dai ripetuti fischi del pastore. Passiamo proprio in mezzo al gregge prima di imboccare la strada che ci riporterà al parcheggio.
10-La cengia chiara che riporta alla Gerode10-La cengia chiara che riporta alla Gerode
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