Stanotte è piovuto a Valle Gran Rey dove siamo alloggiati. La mattinata si presenta ancora variabile, ma siamo fiduciosi che nell'isola il tempo si stabilizzi velocemente: partiamo per Vallehermoso, nel settore settentrionale de La Gomera.
Dopo qualche difficoltà di parcheggio (niente a che vedere comunque con le strade delle nostre popolose città), ci rechiamo al centro del paese, e imbocchiamo la stradicciola che attraversa subito il fondo di un piccolo barranco per salire dall'altra parte, dilungandosi come avviene da queste parti tra i terrazzamenti coltivati e le ultime case. La stradina si esaurisce presso le case più a monte per continuare poi come sentiero gradinato (Camino Natural Cumbres de La Gomera).
01-Vista su Vallehermoso
02-Il panorama è sorvegliato dalla sagoma dal Roque Cano
Tra basse artemisie, fichi d'india ed erica arborea, si risale sul fianco del versante, lasciando presto sotto di noi le colorate case. Un punto sulla cresta presenta un bell'affaccio sul vicino torrione del Roque Cano la cui caratteristica silhouette appare sul simbolo del comune di Vallehermoso. Quando chiuderemo l'anello al ritorno ci passeremo proprio sotto.
Ha inizio ora una bella traversata quasi in orizzontale, poi una rampa gradinata con barre di legno ci porta sul filo della dorsale dove il
camino prosegue largo e senza grandi salite, con viste sui due versanti. Dal colmo della dorsale notiamo dall'alto l'invaso artificiale Embalse de la Ecantadora che dovremo raggiungere con una ripida discesa. Attraversato più in basso un tratto vegetato e ombroso siamo al livello del coronamento della diga e degli edifici attorno.
03-L'invaso de la Encantadora
Il segnavia del camino indica di tralasciare il coronamento della diga per continuare a sinistra su una breve scalinata in cemento. La pista prosegue sul fianco del lago fino quasi a raggiungerne la testata, poi su stradella asfaltata risaliamo con innumerevoli tornanti il barranco e gli ultimi nuclei di case. La vegetazione è molto florida e sono presenti terrazzamenti coltivati. Prima delle ultime case svoltiamo a sinistra sul sentiero che si avvia con alcuni gradini di pietra locale. Tra tratti di boscaglia il sentiero sale deciso e gradinato fino alla selletta presso il Roque Blanco (spazio naturale protetto). La salita continua attraversando boschetti di lauri e di eriche arboree, alternando qualche saliscendi, fino ad arrivare in vista di El Tion. Poche case sparse punteggiano il versante. Ripidamente su gradini terrosi si raggiunge la strada asfaltata di servizio e poi a tornanti il mirador del Roque Blanco. E' un ottimo punto protetto da muretto dove sostare per affacciarsi sulla valle appena risalita.
04-Le case di El Tion
05-Il Roque Cano
Da qui non ci sono altre risalite e decidiamo di fare la consueta sosta spuntino. Poi si prosegue verso il vicino ristorante e si scende per pochi metri lungo la strada asfaltata. Sta arrivando proprio ora una carovana di jeep con turisti. Lasciamo l'asfalto per imboccare il sentiero che si allontana dalla strada per girare decisamente sulla sinistra, tenendosi all'interno di un boschetto di eriche e lauri. Scendiamo gradevolmente, ora tra euforbie fichi d'India ed eriche, sul fianco opposto del barranco risalito all'andata. Nuovamente ci appaiono le case bianche del Tion spiccare sul versante.
Nel primo tratto il cammino è stato scavato nella parete rocciosa e percorre una breve cengia, larga ma esposta sul versante del barranco, per poi proseguire con andamento lineare. Le curve ci lasciano vedere le case di Vallehermoso. Tra boschetti e tratti più aperti arriviamo per la prima volta al punto dove si apre la vista spettacolare sul Roque Cano, ormai vicino. Ci accostiamo al torrione attraversando una sorta di istmo di collegamento alla selletta sottostante il Roque da dove poi inizia la discesa finale al paese. La discesa è gradevole e avviene su un costone molto panoramico fino al paese di Vallehermoso.
06-Il percorso sfiora il Roque Cano alla base