Tra le tante gole di Creta, quella di Imbros è una delle più celebrate; solitamente viene percorsa in discesa da Imbros per poi usufruire del servizio taxi per riportarsi alle auto a monte. Il dislivello non ci preoccupa e pensiamo di percorrerlo nei due sensi, prima salita e poi discesa anche per evitare una eventuale difficoltà nel servizio auto.
Abbiamo raggiunto Komitades e attraversato il centro. I cartelli segnalano l'imbocco della gola che in questo punto si presenta molto larga e dal fondo ghiaioso.
Appena lasciata l'auto ci raggiunge una persona in motorino ad offrire il servizio taxi; si meraviglia molto del fatto che intendiamo percorrere la gola nei due sensi.
01-Le strette pareti che racchiudono la gola di Imbros
Il primissimo tratto del percorso è intercalato da una serie di punti di ristoro installati all'aperto e numerosi cartelli con l'indicazione della possibilità di prenotare un taxi. Dopo solo pochi minuti di sentiero dal fondo sassoso, la gola comincia davvero a restringersi e le sue pareti rocciose sebbene non altissime in questo punto ci forniscono ombra e riparo dal vento. La gola va via via ancor più restringendosi, e si perviene a un grande arco naturale posto sulla sinistra. Il paesaggio continua vario, mentre siamo accompagnati da cespugli di lavanda. Qualche cipresso si abbarbica sulle pareti rocciose verticali, tra continui allargamenti e restringimenti. Si sfiora una altissima parete arancione sulla destra.
02-Arco naturale nella gola di Imbros
03-Piante abbarbicate lungo le pareti della gola
Dove la gola si apre un po' si prosegue tra colate di ghiaioni sui due versanti. E' un paesaggio in continuo cambiamento, molto interessante. Ora il canyon comincia a farsi nettamente più boscato. Nella gola, finora sempre ombreggiata, si incunea a momenti il vento. Compare a tratti, in maniera più o meno discontinua, la antica lastricatura del percorso. Un tempo era frequentato come via di comunicazione tra Chania e Sfakia. Incontriamo alcune capre al pascolo e una escursionista in discesa, la segnalo in quanto è la prima e l'unica per ora.
04-Suggestiva strettoia lungo la gola di Imbros
Platani e ginepri formano il boschetto entro cui ci muoviamo con buona pendenza. Arriviamo ad una area di sosta con una toilette, e un riparo con tettoia sotto la quale la gente appone le proprie foto tessera, quasi un Facebook di luoghi senza Internet, dove comunicare al mondo il proprio passaggio qui. Durante il tragitto lungo la gola di Imbros sono stati posizionati diversi cestini con i sacchi per le immondizie... naturalmente sono colmi...!
Il cartello indica qui che siamo a 4 km di percorrenza, più di metà della traversata.
05-Tratto molto stretto della forra
Ora cominciamo a incontrare la gente che percorre la gola in discesa. Appena superato il riparo con le foto tessera ha inizio il punto più suggestivo della traversata, dove le pareti si rinserrano moltissimo, il percorso si fa molto stretto e procede con stretti meandri. Seguono altri allargamenti e restringimenti da percorrere in modo tortuoso. Scende sempre più numerosa l'umanità di escursionisti, una fiumana dantesca ininterrotta. Noi due sembriamo, almeno per ora, i soli a salire controcorrente, e non è sempre facile avere decine di persone in senso contrario!
06-Quasi un corridoio questo punto scavato nella roccia
Si attraversano altri punti su ghiaione caduto dai versanti; la lastricatura della mulattiera si materializza in maniera più continua. La salita resta sempre molto comoda e lastricata mentre la gola si apre in larga valletta dalle pareti più basse fino a raggiungere la strada. Tra i visitatori molti sono di lingua tedesca con le famiglie; il 99 per cento percorre la gola di Imbros in discesa. Dopo la sosta spuntino, lo faremo anche noi, e godremo per la seconda volta degli emozionanti passaggi in questa fantastica gola.
07-Lungo la gola di Imbros
08-Le pareti della gola di Imbros