Dolina di Tiscali da Dorgali

Qualche tempo fa abbiamo raggiunto la dolina di Tiscali dalla valle Lanaittu. Quest’anno la visitiamo ancora, ma raggiungendola lungo l’itinerario che parte da Dorgali. Percorriamo la strada statale 125 Orientale Sarda che da Dorgali si dirige verso Baunei. La lasciamo presto per prendere a destra la stretta rotabile che ci porterà a scendere lungamente fino al punto di partenza presso il parcheggio a pagamento (vedi mappa). La strada divalla per traversare subito il fiume Flumineddu sul ponte in cemento Sa Barva e subito si sdoppia. Il ramo di sinistra prosegue lungo la valle del rio Flumineddu per il canyon di Gorroppu. Per Tiscali invece prendiamo a destra. Immersi in un giardino di cisti rosa e lentischi arriviamo al bivio dove proseguiamo diritti (indicazioni per vini e formaggi), mentre al successivo giriamo a sinistra: i cartelli e le indicazioni bianco rosse del CAI 481 ci aiutano puntuali. Il sentiero comincia a salire in maniera molto ripida in un tratto denominato Scala di Surtana (come ci ricorda l’incisione su placca liscia). Esaurita la prima rampa entriamo nuovamente in un bosco fitto e ombroso con pendenza assai più gradevole. Alla loc. Palas de Puntale (m 295, cartelli) tralasciamo il sentiero per Sos Mojos e Sas Seddas. Per Tiscali pare manchi 1h:20m. La salita segue fino a una piccola schiarita dove lasciamo il bivio a sinistra per continuare in boschetto di ginepri e lentischi. Si attraversa un tratto piacevole in falsopiano e poi si divalla leggermente fino a Doloverre (m 240), dove ci raccordiamo coll’itinerario da noi fatto anni fa. Ora prendiamo a sinistra (cartelli). Il boschetto si apre e ci mostra le pareti rocciose e frastagliate nei pressi della dolina. Si sale in ambiente aperto e si sfiora la parete rocciosa in un punto in cui si è formata una grande cavità e poi oltre, fino a loc. Pala uporo (m 305, bivio). I cartelli sono recenti e ci aiutano in maniera puntuale. In un punto aperto sul versante, si apre sotto di noi una zona di campi solcati segnati da scanalature a ventaglio. Si alternano passaggi su roccia ed iniziano ad apparire maestosi ginepri. Alcuni dei loro rami sono stati adoperati per fare l’ultima staccionata che ci accompagna all’imbocco della dolina. Qui il custode attende i primi visitatori, fornendo notizie e depliant sul sito di Tiscali (l’ingresso in dolina è di 5 euro). Prima di entrare ci inerpichiamo sul sentiero che conduce sul ciglio superiore della dolina per vedere il panorama e la cavità dall’alto, sebbene confusa tra la vegetazione. Anche da questo accesso stanno arrivando gruppi di stranieri. Sono inglesi accompagnati da una guida. Poi scendiamo anche noi in dolina per visitare i resti delle dimore nuragiche nascosti in questo anfratto remoto.