Ermita Virgen del Tanquito

Giorno di trasferimento, quello di oggi: da Gran Canaria un breve volo aereo ci ha depositati a Fuerteventura, la grande e arida isola a sud di Lanzarote. Non ci restano molte ore di luce, ma la curiosità per il nuovo ambiente ci spinge a iniziare con una passeggiata nelle ore dell'imbrunire. Parcheggiamo l'auto tra Taralajejo e Pajara, lungo una strada poco trafficata come del resto tutte quelle di Fuerteventura, dove campeggia un curioso cartello con la scritta “cruz peligrosa”. Prendiamo il sentiero che si allontana verso ovest in direzione della Ermita del Tanquito, dove ogni anno i pellegrini si ritrovano nella festa di giugno. Dopo pochi metri si viene accolti addirittura da un “ingresso” realizzato da un arco di legno. Il largo sentiero, contrassegnato come di consueto da due file di sassi, rimonta con lieve pendenza le pendici della Montaña del Cardon, sito importante di Fuerteventura. Il massiccio, infatti, rappresenta l’unità geologica più antica dell’isola. I nativi la consideravano sacra e, in tempi più recenti, si è trovata una sorgente legata ad una apparizione della Madonna. Il territorio tutto attorno è quasi desertico, fatta eccezione per una piccola macchia verde di tabacco dai fiori gialli. Più oltre, dopo un paio di tornantini, si arriva ad un ripiano contrassegnato da un cerchio di pietre. I fianchi della Montaña del Cardon, sempre più prossimi, si presentano particolarmente tormentati. Doppiata la costa, un lieve saliscendi ci porta alla cancellata che racchiude il sito della Ermita Virgen del Tanquito (Madonna della fonte), a sua volta recintata da staccionate. La chiesetta (m 425) non è una costruzione classica, ma si presenta come nicchia naturale aperta nella parete. Nella prima domenica di giugno ospita un pellegrinaggio in memoria del ritrovamento, agli inizi del 900, di una sorgente, elemento vitale nel contesto di un'isola così arida. Sta sopraggiungendo un visitatore, lo salutiamo prima di riprendere la via del ritorno mentre il sole calante inonda di una luce caldissima gli ondulati rilievi settentrionali.