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    Gran Canaria - Veneguera
BlogSentieriNatura
sabato 19 gennaio 2019

Anello di Veneguera

La porzione occidentale di Gran Canaria è solcata da una cospicua serie di barranchi, i profondi solchi vallivi che incidono le isole Canarie dalle quote più alte fino al mare. Il percorso circolare odierno ne visita due. Si tratta di barranchi secondari che si snodano in luoghi tranquilli, passando tra coltivazioni e case abbandonate.
Dai paesi turistici della costa sud raggiungiamo il paese di Mogan. Un locale italiano ci da l'ispirazione per una pausa caffè. All'interno conosciamo il titolare, friulano come noi, anzi carnico, col quale scambiamo quattro chiacchiere nella marilenghe. Ci spostiamo poi in direzione del piccolo paese di Veneguera.
01-Le Case di Veneguera01-Le Case di Veneguera
Il percorso che faremo è stato tabellato con i cartelli del percorso circolare. Seguendo le indicazioni, usciamo in breve dalle case, attraversando coltivazioni di fichi d’india, arance e palmeti, per immetterci poi su una pista sterrata che perde quota (paletti con il contrassegno giallo). Si attraversano gli ultimi orti e si lasciano indietro anche le ultime case. Ai bivi successivi faremo affidamento ai paletti e ai cartelli. All'incrocio con una pista forestale, tralasciamo la direzione per l’insellatura Cruz de Mogan e prendiamo invece la carrareccia sulla destra che divalla a imboccare in breve il solco del Barranco de Loseco de los Viejos, un nome che è un tutto un programma. Ne oltrepassiamo il fondo. Come di consueto accade nel solco umido dei barranchi, anche questo ospita le canne di bambù. Attraversiamo la strada asfaltata mentre la vista è attratta dalla cresta rocciosa e dal suo foro naturale (Roque de la Agujerada). Proseguiamo a costeggiare la recinzione di una finca sorvegliata da due cagnolini. Nei dintorni della fattoria appaiono numerosi alberi da frutto, specie agrumi e fichi d'india, come pure viti che in questa stagione ovviamente sono secche. Nei giorni scorsi, prima del nostro arrivo, la pioggia si è fatta vedere e ha facilitato lo sviluppo delle euforbie che mostrano i primi capolini fiorali. In leggera salita la pista si porta presso un albero molto vistoso e alto, la cui fronda circolare crea una larga zona d'ombra. Siamo nella località El Huertillo circondata da coltivazioni. La pista forestale risale il corso del barranco Loseco, che qui si presenta sotto forma di un piccolo solco parallelo al sentiero e senza acqua. Anche le piante che vorrebbero crescere sul suo fondo patiscono l’aridità. La pista si trasforma nel sentiero (paletto giallo) sul quale proseguiamo, attraversando un suggestivo tunnel di fichi d'india e altre coltivazioni. Per lunghi tratti a lato del percorso sono presenti muretti a secco di pietra lavica frequentati da lucertole in cerca di calore. Un tubo di gomma corre sul fondo del piccolo barranco, probabilmente porta a valle la poca acqua che riesce a raccogliere.
02-Il paesaggio arido e roccioso del barranco de Loseco02-Il paesaggio arido e roccioso del barranco de Loseco
03-Lungo il barranco de Loseco03-Lungo il barranco de Loseco
La piccola salita ci sta facendo avvicinare alle coste rocciose che dovremo valicare. Raggiungiamo una sorgente: nel piccolo invaso d’acqua da essa creato, pescano alcuni tubi di gomma. Con piccole svolte il sentiero risale all'insellatura che costituisce la testata del barranco del rio Seco (Castillete Chico, m 496). Dall’insellatura ci si affaccia naturalmente sulla valle opposta: il barranco de Veneguera. Le pendici del monte di fronte a noi (Los Quemados) sono tagliate dalla trafficata carretera General GC200.
04-Un ramo spinoso si anima ...04-Un ramo spinoso si anima ...
Più in basso invece alcune macchie di palmizi tradiscono la presenza del gruppo di case disabitate a cui divalleremo tra poco. In forcella arriva anche una famigliola con bambino, proprio mentre ci stiamo apprestando a scendere a piccole svolte su sentiero terroso. A monte del vecchio borgo abbandonato (Casa de La Cogolla), con l’apparire dei primi ruderi, ritornano anche i fichi d’India e i vecchi terrazzamenti ancora ben visibili. Tra le case diroccate e i palmizi risulta ben conservato un piccolo forno a legna, edificato in pietra. La forma ricorda quella di un igloo, ma capisco che il paragone è un po’ azzardato. Al crocevia della Cogolla si lascia il sentiero che sale alla strada asfaltata, per prendere quello che chiude l'anello. La mulattiera si fa pista sterrata per passare accanto a una finca sistemata. Con minimi saliscendi scende lungo il fianco del barranco di Veneguera nel cui solco corre ora un filo d’acqua. Ben visibili di fronte a noi gli affioramenti rocciosi azzurri di Los Azulejos. Ormai arrivati in periferia del paese, sfioriamo l’antico lavatoio in pietra de Las Casas de Veneguera. Il lavatoio risale al XVIII o XIX secolo e come dalle nostre parti, oltre a essere luogo per lavare la biancheria costituiva anche punto d’incontro sociale per la componente femminile dell’abitato, che scambiava quattro chiacchiere e commentava le novità. Manca davvero poca strada ormai per riprendere l’auto.
05-L'ampio barranco di Veneguera05-L'ampio barranco di Veneguera
06-Rudere di abitazione a La Cogolla06-Rudere di abitazione a La Cogolla
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