Siamo alloggiati ad Agaete, nel nord ovest dell’isola di Gran Canaria, e oggi risaliremo, in parte in auto e in parte a piedi, il lungo barranco che porta lo stesso nome. Prima di iniziare, alla periferia del paese è consigliabile la visita al sito archeologico del Maipes. Su una antica colata vulcanica (il cosiddetto
malpais da cui deriva il nome) trova sede una importante necropoli utilizzata dagli antichi abitanti. Alcune delle 700 tombe, realizzate con il materiale inerte del luogo, risalgono a più di 1300 anni fa. Pannelli e applicazioni multimediali completano la imperdibile visita. Successivamente inziamo a risalire il barranco lungo la rotabile. L’ambiente è molto vegetato e punteggiato da borghi abitati e coltivi e diventa quasi obbligatorio fermarsi per le pause fotografiche. Più in alto si supera il vecchio balneario di Los Berrazales, e la nuova struttura in via di ultimazione. Poi si può proseguire ancora fin dove la strada si esaurisce in località El Sao (qualche spazio per parcheggiare).
01-Case abbarbicate sulle pendici del barranco di Agaete
02-La lussureggiante vegetazione del barranco di Agaete
Il sentiero che da qui imbocchiamo è un Camino Real, un percorso utilizzato per secoli dalla popolazione di El Sao per raggiungere El Hornillo. Oltrepassiamo una piccola finca con orto coltivato a limoni per restare proprio sul bordo di un pendio ripidissimo. L’ambiente è gradevolmente verde e presenta mandorli in fiore, agavi dalle foglie aguzze, e arbusti a mezza altezza che lasciano spaziare lo sguardo. Si interseca un impluvio secondario con i resti del Molino de Abajo dove arriva anche una vecchia conduttura. Risale al 1900 e da tempo non svolge più la sua funzione. Si prosegue tra agavi ed euforbie, fino sotto una parete aggettante e colorata nella quale sono state scavate alcune cuevas.
03-Cuevas lungo la salita a El Hornillo
La vegetazione sta per iniziare la fase delle fioritura, ma non mancano piante di aglio già in fiore e asfodeli in bocciolo. Brevi traversi si alternano a svolte tra antichi terrazzamenti invasi ora da fichi d'india, canne di bambù e agavi. L'arrivo a El Hornillo avviene nella piazzola panoramica antistante la chiesetta e il vicino bar. Le poche case che compongono il borgo sono costruite ai piedi della parete rocciosa che chiude il barranco.
04-La chiesetta di El Hornillo
05-Panoramica sul barranco di Agaete
Il fianco opposto invece, presenta una copertura continua a pino canario. El Hornillo è servito da una strada asfaltata stretta e ripida, che percorriamo in salita con qualche svolta tenendoci poi a destra al crocevia. Si arriva così in vista della Presa di Los Perez che raggiungiamo in pochi minuti, accolti dall’abbaiare dei cani. Oltrepassato il coronamento della diga, continuamo un tratto lungo il sentiero sul bordo dell’invaso, fino a trovare uno spazio utile per la sosta. Per il ritorno si utilizza lo stesso itinerario, animato a quest'ora da diversi escursionisti stranieri.
06-Tra i pini canari ai bordi dell'invaso di Los Perez
07-Le acque del lago artificiale di Los Perez