La penisola di Trotternish ospita uno dei simboli di Skye, lo Storr con i pinnacoli che si elevano attorno, tra i quali l’icona dell’Old Man of Storr. Non si contano gli spot girati presso il monolite e sono numerose anche le ambientazioni cinematografiche che sfruttano l'aspetto quasi
alieno del luogo. È una escursione che non ci vogliamo perdere e per la quale abbiamo atteso a lungo la giornata buona. Non siamo certo soli: una lunga fila di auto posteggiate si fa notare presso il punto di partenza, lungo la strada che collega Portree a Staffin. Imbocchiamo subito la comoda e ampia pista, frequentata da persone di ogni nazionalità. Questo versante è stato interessato qualche anno fa da una importante operazione di disboscamento delle conifere alloctone. Le loro spoglie sono rimaste qui e non offrono certo una bella vista: ci vorrà del tempo prima che la vegetazione originaria ricopra tutto. Dopo l’attraversamento di un cancello si comincia a entrare nel classico paesaggio dominato dalla verdissima prateria. Il profilo del monolite è da qui ancora schiacciato e non lo si distingue bene dalle pareti retrostanti.
01-Il fianco ovest dello Storr
La pista nel frattempo si è trasformata in un sentiero terroso che prende quota con maggiore pendenza. Ben presto si arriva a una ampia conca da dove le guglie iniziano finalmente a delinearsi. Una di queste forma un paio di archi naturali di roccia.
02-La bellissima conca erbosa che ospita i torrioni
03-L'Old Man of Storr: la cartolina di Skye
Questo è il punto di arrivo per molti turisti che si fermano a girovagare per osservare l’Old Man da varie angolazioni. Da qui in poi la folla andrà decisamente a diminuire. Pochi metri sotto la conca si trova un lago, mentre una rete di sentierini più sopra conduce alla base del torrione. È alto 50 metri ed è stato scalato per la prima volta nel 1955. Altre tracce portano alle alture sopra la conca dove si trova la visuale migliore per scattare le foto e dove diversi fotografi sono già al lavoro con i cavalletti. La nostra intenzione è quella di proseguire con un anello che ci porterà sulla ampia cima dello Storr (il monte, non il torrione). Saliamo quindi alla sella soprastante per oltrepassare una recinzione e proseguire poi con un piacevole e lungo traverso in direzione nord. Attorno a noi ora si stende una sconfinata e bassa prateria verde in quello che è il paesaggio principale della penisola di Trotternish. Il punto dove invertire la direzione come al solito non è indicato, ma è sufficiente girare a sinistra non appena la costa lo consente. Ci si ritrova così sul largo e comodo pendio che sale verso lo Storr: lo attraversiamo con calma per gustare meglio ogni scorcio di questo particolare paesaggio. La cima dello Storr (m 719), ma forse dovremmo dire l'ampio pianoro sommitale, si presenta ricoperta da una bassa e uniforme cotica verde: un vero prato all’inglese – pardon, alla scozzese.
04-L'ampia cima verde dello Storr
05-Vista panoramica dal bordo del massiccio dello Storr
06-L'Old Man of Storr visto dalla prospettiva superiore
07-Lo Storr presenta il versante ovest assai verticale
La discesa avviene nel versante opposto seguendo fedelmente la costa che precipita verso sinistra. Lungo il bordo potremo osservare l'Old Man da una diversa angolazione ma soprattutto ci troveremo nella completa solitudine visto che da questo lato non c'è un sentiero ufficiale. Più in basso attenzione a piegare verso sinistra per raggiungere nuovamente il bordo della scarpata presso un intaglio dal quale c'è la possibilità di calarsi. Un greto ripido e sassoso ci porterà a raggiungere nuovamente la brughiera dove dovremo nuovamente cercare la nostra via a vista verso la strada asfaltata.
08-In discesa lungo il ripido canale erboso