Anche oggi il meteo sembra promettere bene e quindi decidiamo di proseguire con l'esplorazione delle Black Cuillins provando a salire Bruach na Frithe. La famosa cresta montuosa di Skye, pur non arrivando ad altezze superiori ai mille metri, presenta versanti impervi e ripidi: non è così per la nostra meta odierna che si dice essere tra le meno impegnative da salire. Da Broadford proseguiamo sulla strada principale fino al grande bivio di Sligachan dove prendiamo a sinistra in direzione Dunvegan. Appena superato l’antico ponte, assediato pacificamente da numerosi turisti fotografi, in corrispondenza della prima ampia curva, troviamo sulla sinistra la pista che porta ad un cottage e segna l'inizio della nostra escursione. Lasciata l'auto lungo la strada, la percorriamo deviando poi a destra sul sentiero che entra nella brughiera.
01-Il profilo delle Black Cuillins dall'inizio del percorso
Il primo tratto, in moderata salita, si svolge dapprima su prati acquitrinosi e poi sui bordi del torrente Allt Dearg Mor, dove questo forma una serie di cascatelle e pozze. La vista dell'acqua ci accompagna per più di un’ora rendendo piacevole e interessante questa prima parte altrimenti piuttosto monotona come paesaggio. Attenzione dopo circa 3km e mezzo ad attraversare il rio e puntare progressivamente verso sinistra (sud) tralasciando le tracce che proseguono a destra verso Glen Brittle (ometti).
02-Cascatella lungo il corso di Allt Dearg Mor
03-La brughiera acquitrinosa durante l'avvicinamento alle Black Cuillins
Ometti e tracce di passaggio rendono abbastanza agevole trovare la giusta direzione anche se noi siamo favoriti dalla bella giornata, con la nebbia le cose sarebbero probabilmente molto diverse. Il nostro percorso risale ora le erbose pendici inferiori del vallone di Fionn Choire, arrivando con pendenza crescente ad una grande conca. E' un buon punto per una breve sosta prima di affrontare la parte più faticosa della salita. La nostra meta ora è visibile: è la vetta che si trova poco a destra rispetto alla testata del vallone ma lo scopriremo solo più avanti. Da questa inaspettata oasi verde ci spostiamo sulla sinistra per ritrovare una buona traccia che sale a piccole svolte nella pietraia. Tenendosi sempre su questo lato del vallone il sentiero rimonta con pendenza crescente sbucando infine sulla forcella Bealach nan Lice.
04-L'ultimo ripiano erboso precede le pietraie sommitali
05-Traverso finale verso la cresta del Bruach na Frithe
E' un punto complesso dal quale improvvisamente la visuale si apre verso varie direzioni. Ci troviamo proprio ai pedi della piramide sommitale di Am Basteir (Il Carnefice, così tanto per dare l'idea della zona) mentre davanti a noi si innalza la scura torre del Basteir Tooth. Sulla sinistra invece si trova la cresta di Sgurr a Basteir. E il nostro Bruach na Frithe ? Temevamo fosse uno di questi, ma non è così, è la vetta che si trova sulla destra dove quasi tutti si stanno dirigendo. Con un traverso sotto Am Basteir si guadagna facilmente la successiva forcella poi il sentiero risale sulla cresta e senza ulteriori problemi arriva sulla piccola cuspide di Bruach na Frithe (m 958, punto trigonometrico).
06-L'ampia visuale dalla cima del Bruach na Frithe
07-Il crinale principale delle Black Cuilllins dalla vetta del Bruach na Frithe
08-Am Basteir e il suo dente dall'ultima forcella
09-Il Bla Bheinn dalla forcella Bealach nan Lice
Altri escursionisti provengono dalla cresta occidentale mentre alcuni alpinisti ci raggiungono arrivando dalla cresta principale delle Black Cuillins. La vetta è un punto molto panoramico e sembra voglia dire Pendio della Foresta dei Cervi ma di foreste qui accanto neanche l'ombra perlomeno non nei tempi attuali. Il vento soffia come di consueto, ma è facile trovare riparo poco sotto le rocce sommitali. Scendiamo lungo la stessa via di salita regalandoci alla fine anche alcune pause presso le fresche cascate del torrente dove c'è chi osa un tuffo.
10-La brughiera nella luce del pomeriggio