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    Skye - Boreraig e Suisnish
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BlogSentieriNatura
martedì 23 maggio 2017
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I villaggi abbandonati di Boreraig e Suisnish

Clearance: con questo termine si indica la pulizia che venne effettuata da Lord Mac Donald a metà dell’ottocento. Venne deciso di variare l’utilizzo degli ampi territori, fino ad allora dedicati all’agricoltura, trasformandoli in terreno da pascolo per le pecore che consentivano un guadagno maggiore. Gli abitanti dei villaggi vennero costretti ad abbandonare le loro case con la forza, e molti trovarono la via dell’emigrazione. Le case furono talvolta bruciate impedendo di fatto alle persone di tornare. I segni di questa triste vicenda sono ancora ben visibili sull'isola e ci offrono il pretesto per una escursione tra mare e brughiera, alla scoperta degli echi della storia locale. Il punto di partenza di questo anello si trova lungo la strada che da Broadford porta a Elgol, Senza spingersi troppo lontano, ci fermiamo dopo 4 chilometri presso la chiesa in rovina Cill Chriosd della quale rimangono le pareti perimetrali (pare risalga al XVI secolo quando si trovava al centro di una zona popolosa e coltivata). L’antico cimitero abbandonato giace su un prato verde e molta suggestione evocano le lapidi più datate coperte da licheni e da iscrizioni. Poco prima della chiesetta, arrivando da Broadford, si imbocca la pista che si stacca sulla sinistra passando accanto a un edificio e inoltrandosi poi nella brughiera.
01-Le Red Cuillins avvolte dalle nubi01-Le Red Cuillins avvolte dalle nubi
02-Albero fiorito poco dopo la partenza per Boreraig02-Albero fiorito poco dopo la partenza per Boreraig
In breve si confluisce su una pista più marcata che si segue a destra: è questa la Marble Line, la sede della ferrovia che fino a un secolo fa veniva utilizzata per il trasporto del marmo a Broadford. Segni di tale attività si incontrano poco dopo sui due lati della pista anche se il tempo sta lentamente cancellando tutto. Attenzione ora al successivo bivio, presso un cerchio in pietra, a tralasciare la diramazione a destra per proseguire diritti in direzione sud. Si arriva così ad un cancello che segna l'ingresso in una zona dove è in atto un progetto di reimpianto della vegetazione nativa. Il sentiero segue ora il corso di una valletta scendendo sul fianco di un torrente che prende corpo alla nostra sinistra. Ormai in vista del mare, si piega a destra per iniziare la discesa finale verso la costa. In breve si arriva ai resti del villaggio di Boreraig, sgomberato nel 1853 con la forza.
03-I ruderi di Boreraig03-I ruderi di Boreraig
04-I resti del villaggio di Boreraig04-I resti del villaggio di Boreraig
E' un luogo particolare con i tanti resti delle abitazioni disseminate su un pascolo verdissimo che arriva fino al mare. Camminando tra i ruderi e le tranquille pecore con i loro agnelli ci avviciniamo alla riva dove la sensazione di trovarsi lontano dalla civiltà è incrinata dai rifiuti di plastica depositati dalle onde. Il marcato sentiero si orienta ora verso destra passando tra le scogliere e le alte pareti rocciose in quello che poi si rivelerà uno dei tratti più interessanti dell'anello.
05-Il sentiero costiero tra Boreraig e Suisnish05-Il sentiero costiero tra Boreraig e Suisnish
06-Il sentiero tra Boreraig e Suisnish corre poco sopra la linea di costa06-Il sentiero tra Boreraig e Suisnish corre poco sopra la linea di costa
Oltrepassato il solco di un impluvio, si risale in diagonale fino ad uno strano macigno che richiama il profilo di un volto umano. Presso l'intaglio incontriamo un gruppo di escursionisti che sta procedendo in direzione opposta alla nostra.
07-Profilo curioso della scogliera07-Profilo curioso della scogliera
Dal ripiano verde appena raggiunto si sale ancora su pendici inclinate fino a compiere l'aggiramento di Rubha Suisnish da dove il nostro sentiero inizia a orientarsi verso nord. Ben presto si iniziano a vedere le recinzioni e i resti del villaggio di Suisnish che conobbe la stessa sorte di Boreraig.
08-Abitazione risistemata a Suisnish08-Abitazione risistemata a Suisnish
Senza scendere si costeggia ora la recinzione che delimita il pascolo di un edificio agricolo fino a innestarsi sulla pista di servizio. Il cielo, alla partenza grigio, ci ha regalato qualche momento di sole a Boreraig sul mare, ma sostanzialmente è tornato nuvoloso e a tratti ventoso come le precisissime previsioni dell'isola ci avevano anticipato. Ci attende ora un lungo tratto di sterrato che ci porterà progressivamente sempre più vicini alla linea di costa.
09-La piccola baia di Camas Malag09-La piccola baia di Camas Malag
Giunti alla piccola baia di Camas Malag, la pista si trasforma in rotabile asfaltata e in leggera salita ci porta alle case di Kilbride dove ritroviamo la strada principale. Un portalettere scende dal furgone della Royal Mail per recapitare la corrispondenza, ci saluta contento: “che bella giornata vero oggi?” Al nostro sguardo perplesso aggiungiamo che “non ci pare una gran che... veniamo dall'Italia...” e poi ci mettiamo tutti e tre a ridere consapevoli che quella di oggi per Skye è effettivamente una discreta giornata! Il rientro prevede poco meno di tre km sulla rotabile che costeggia il Loch Cill Chriosd, orlato dal canneto, fino al cimitero (attenzione è una single track).
10-Il cimitero di Cill Chriosd 10-Il cimitero di Cill Chriosd
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