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    Escursioni sull'isola di Lanzarote
BlogSentieriNatura
domenica 12 marzo 2017

Escursioni sull'isola di Lanzarote

I Vulcani e il Vento, il Fuoco e l’Acqua. Sono gli elementi essenziali e primordiali che hanno creato il paesaggio di Lanzarote, conferendole caratteristiche uniche. Il primato spetta ai Vulcani che hanno originato le eruzioni più recenti ricoprendo di lava buona parte dell’isola e creando le cosiddette Montañas del Fuego. E poi l’acqua che circonda l’isola ma che scarseggia all’interno e della quale gli Alisei sono i portatori. Ma i Venti, che qui soffiano senza sosta, hanno anche modellato il paesaggio, piegando alla loro forza le piante e stimolando l’ingegno dell’uomo.


Lanzarote è luogo di grandi contrasti cromatici a partire dal bianco assoluto degli intonaci di tutte le abitazioni, basse e rettangolari, che stacca nettamente dal paesaggio circostante, composto essenzialmente da colori caldi e scuri. La denominazione di Riserva della Biosfera è stata assegnata a Lanzarote anche tenendo conto della integrazione tra uomo e paesaggio naturale. Ci troviamo nella parte più orientale dell’arcipelago, verso le coste del Marocco, nella terza isola più popolosa delle Canarie, anche se gli abitanti assommano nel loro complesso ad appena 140 mila unità.
01-Tramonto a El Golfo01-Tramonto a El Golfo
Lanzarote si presenta piuttosto diversa dalle altre Canarie da noi visitate. Le quote medie sono modeste e culminano nei 670 metri del Risco de Famara. L’aridità e la natura del suolo limitano notevolmente la presenza di vegetazione che in talune zone è quasi del tutto assente. Solo nella parte nord occidentale la (scarsa) umidità degli Alisei favorisce l’instaurarsi di una copertura più ricca. Scordatevi gli alberi, Lanzarote è lontanissima dai boschi lussureggianti di La Gomera o di La Palma, grondanti di vapori.
Premesso che si tratta di una destinazione votata essenzialmente al turismo balneare, l'isola di Lanzarote dispone di una rete sentieristica discreta anche se sono pochi i luoghi accessibili solo a piedi. I cartelli ricalcano lo standard utilizzato nelle altre isole, ma la segnaletica è risultata un poco più datata e non sempre puntuale. Chi desidera fare trekking può comunque scegliere tra numerosi itinerari aiutandosi anche con le descrizioni che trovate in questo sito. Oltre ai classici siti turistici, già abbondantemente messi in evidenza dalla segnaletica locale e dal marketing, vi suggeriamo alcuni luoghi da visitare, magari tra una escursione e l'altra
Sulla costa ovest di Lanzarote, tra El Golfo e Playa Blanca, potete fare una visita alle più grandi saline delle Canarie. Occupano lo spazio di una laguna di origine vulcanica: sono le Salinas del Janubio, luogo davvero meritevole per le geometrie e i colori accesi dei riquadri.
02-Le geometrie colorate delle Salinas del Janubio02-Le geometrie colorate delle Salinas del Janubio
Alla periferia di El Golfo non lasciatevi sfuggire la visita al Charco de los Clicos, meglio se al tramonto. Si tratta di un piccolo lago salato dal colore verde che si trova racchiuso da un anfiteatro roccioso presso la costa. Un viottolo consente di salire in pochi minuti al balcone panoramico per una visuale dall’alto. Il pomeriggio della nostra visita, un gruppo di fotografi professionisti sta ritraendo una modella. La ragazza, completamente dipinta di nero, si mette in posa sulle scogliere, scure anch’esse. Davvero un set originale e unico, chissà a quale prodotto o idea stavano lavorando...
03-Il piccolo e suggestivo Charco de los Clicos03-Il piccolo e suggestivo Charco de los Clicos
A Lanzarote si tengono diversi mercati tipici. A Teguise, ogni domenica mattina, ha luogo quello più grande. Moltissime bancarelle di artigianato locale occupano le viette e le piazze, diventate un tripudio di colori e di visitatori. Tra le altre cose, a Lanzarote viene lavorata l’aloe. L’estrazione dei prncipi attivi rende possibile il loro impiego nella produzione di cosmetici e non solo.
04-Bancarella al mercato di Teguise04-Bancarella al mercato di Teguise
Dopo il mercato potete fare una capatina al Museo della Pirateria, allestito presso il castello di Santa Barbara,. L’isola di Lanzarote fu spesso obiettivo di scorribande piratesche fin dalla metà del 1400. Particolarmente sanguinoso fu l’attacco del 1618 quando una flotta di 36 navi e 4000 uomini portò morte e schiavitù tra gli abitanti.
05-Il Castello di Santa Barbara domina Teguise05-Il Castello di Santa Barbara domina Teguise
06- Las Montañas del Fuego06- Las Montañas del Fuego
Uscendo da Arrecife in direzione di Costa Teguise vi potrebbe capitare di vedere una nave arenata presso la costa. Si tratta del relitto della nave greca Telamon, costretta ad accostarsi nel punto dove ora si trova a causa di una tempesta. Era il 1981 e da allora la ruggine ha fatto il suo corso facendo diventare la nave materiale per fotografi paesaggisti.
07-Il relitto presso la costa di Arrecife07-Il relitto presso la costa di Arrecife
08-Arrecife08-Arrecife
Presso Guatiza, la conca di una vecchia cava è stata trasformata da César Manrique in una sorta di orto botanico dedicato ai cactus. Un camminamento percorre diversi terrazzamenti circolari digradanti verso il basso sui quali vengono coltivate infinite varietà di piante anche extraeuropee. Le forme sorprendenti come anche le dimensioni e le fioriture ci regalano un momento interessante e diverso. In posizione dominante sul Jardin de Cactus si trova un antico mulino a vento: al suo interno si possono ancora vedere i meccanismi di trasmissione del movimento.
L’isola di Lanzarotto Malocello (scopritore nel 1300) vi dà il benvenuto: cominciate pure il viaggio sfogliando il nostro diario.
09-Al Jardin de Cactus09-Al Jardin de Cactus
10-Al Jardin de Catcus10-Al Jardin de Catcus
11-L'isola di La Graciosa vista dal Risco de Famara11-L'isola di La Graciosa vista dal Risco de Famara
12-I colori di Lanzarote12-I colori di Lanzarote
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