La zona che visiteremo oggi è una di quelle direttamente interessate dalla eruzione che iniziò nel 1730 e che portò alla cancellazione di abitati e coltivazioni preesistenti. Il paesaggio primordiale che ne è derivato ha creato nell’isola di Lanzarote una attrattiva turistica primaria che si è concretizzata nella istituzione del Parco Nazionale di Timanfaya. Il punto di partenza si trova sulla sinistra della strada che collega la Geria a Mancha Blanca (date una occhiata alla mappa). Non ci sono indicazioni o cartelli lungo questo articolato anello che consigliamo a chi è dotato di senso dell'orientamento.
01-Montaña de los Miraderos dall'inizio del sentiero
Lasciata subito l'auto, si imbocca la pista che si inoltra nel mare di lava, colonizzato solo dai licheni e da qualche cespuglio di
Rumex e di tabacco glauco. Si procede in falsopiano verso ovest fino ad una marcata ansa dalla quale si intravede la possibilità di portarsi verso il primo punto di interesse: la Montaña de las Nueces. Alcuni grandi ometti e una traccia di cammino conducono in breve all'orlo del cratere il cui interno si presenta tormentato e irregolare. Sulle pareti e sulla cresta le rocce presentano tutte le sfumature di colore comprese tra il grigio scuro e il rosso mattone. E' un luogo in cui si percepisce la forza e la intensità delle eruzioni che hanno portato alla sua formazione.
02-Il cratere della Montaña de las Nueces
Ritorniamo sui nostri passi per riprendere la pista principale che ora piega verso nord per dirigersi verso la Montaña del Rodeo. In breve la pista sfuma nella colata pietrificata che ci separa dalla nostra prossima meta.
03-Le onde solide del mare di lava
Alcuni ometti, tuttavia, aiutano nella scelta dei passaggi migliori sulle grandi placche che comunque consentono un cammino abbastanza regolare. Alla base della Montaña del Rodeo si piega a destra innestandosi nella larga pista che ne contorna le pendici, ricoperte da piccoli piroclasti scuri. Inaspettatamente, ad una curva della strada, appaiono due piante di fico, molto prostrate e sofferte. Ad un bivio lasciamo la pista che prosegue verso nord per completare l'aggiramento delle due quote della Montaña del Rodeo. Si arriva così alla panoramica spalla che unisce la Montaña del Rodeo alla caldera de la Rilla: segnatevi questo punto poiché qui dovremo ripassare al ritorno. Prima di proseguire però imbocchiamo la pista rossastra che percorre la linea della dorsale fino al punto più elevato. Sulla cima della Montaña del Rodeo (m 445) troviamo un piccolo cippo e una grande vista sulla parte centrale dell’isola. Osservando il paesaggio disegnato dalle eruzioni, riusciamo a dare un nome ai tanti crateri intorno, alcuni li abbiamo raggiunti, altri si trovano all'interno del Parco di Timanfaya dove è vietato anche il passaggio a piedi.
04-Pico Partido e Caldera Escondida
05-Sulle ondulazioni tra la Montaña del Rodeo e la Caldera della Rilla
Particolarmente bella e drammatica è la visuale sul cratere della Montaña del Señalo con i suoi rossi accesi. Riguadagnata la base ci dirigiamo ora verso l'ultimo cono vulcanico che visiteremo oggi: la Caldera de la Rilla. L'avvicinamento è evidente e si svolge sulla comoda spalla ricoperta di ghiaino nero e punteggiata da cespugli tra i quali anche una pianta di pino canario. Arrivati alla base iniziamo l'aggiramento del cono sulla sinistra salendo poi in breve fino all'orlo del cratere. A differenza degli altri, questo è abbastanza comodo e regolare e può essere contornato senza problemi.
06-L'inquietante fondo convesso della Caldera della Rilla
07-Panorama dalla Caldera della Rilla
Sul fondo una stranissima formazione screpolata ricorda il guscio di una tartaruga gigante o forse si tratta della copertura di una astronave ? Il rientro avviene completando l'aggiramento sul versante settentrionale della caldera fino a riportarsi poi sulla grande spalla da cui siamo partiti. Calando ora sulla destra ci si ritrova alla base della Montaña del Rodeo, più o meno nel punto in cui siamo arrivati dopo avere attraversato la zona delle grandi placche. Tenendo come riferimento la parte destra della Montaña de las Nueces, possiamo quindi fare ritorno al parcheggio anche se sarà molto difficile ripercorrere esattamente quanto fatto all'andata.
08-Montaña de Santa Catalina