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    El Hierro-Camino de la Restinga
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BlogSentieriNatura
martedì 26 gennaio 2016
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Camino de la Restinga da El Pinar

Siamo alloggiati nel piccolo centro de La Restinga, sulla punta meridionale dell'isola di El Hierro e oggi cammineremo sul sentiero che prende nome proprio dal minuscolo paese. Il Camino de la Restinga, infatti, è una traversata di mezza giornata che da El Pinar ci porterà in gradevole discesa fin sulla porta di casa. Mentre nel primo tratto il paesaggio è addolcito dagli appezzamenti coltivati e le fioriture, nel tratto più a meridione è l'arido paesaggio vulcanico a prevalere con i colori forti del nero e del rosso. La logistica della traversata è semplice poiché un bus navetta collega più volte al giorno le due località. Di buon'ora quindi saliamo a El Pinar con l'auto portandoci nei pressi del cimitero, poco a valle del paese. Qui si incontrano i segnavia bianco gialli del Camino che inizialmente ci guidano nel dedalo delle piste e dei coltivi. I muretti a secco sono stati letteralmente presi d'assalto dagli Aeonium mentre cortili e vigneti si alternano ad appezzamenti naturali invasi dall'intrico degli arbusti e dei fichi d'India.
01-Il paesaggio nei dintorni di El Pinar01-Il paesaggio nei dintorni di El Pinar
02-Sul Camino de la Restinga02-Sul Camino de la Restinga
Dopo un'ultima abitazione il sentiero si innesta su un vecchio camminamento di terra battuta e sabbia, ancora compreso tra file di pietre. In diagonale scendiamo dolcemente in mezzo alla bassa vegetazione che ricopre questo settore dell'isola. Dopo un breve raccordo con una pista si continua ancora lungamente in ambiente sempre più arido dove prevalgono le euforbie legnose forgiate a cuscinetto.
03-Gli Aeonium sui muretti a secco stanno per fiorire 03-Gli Aeonium sui muretti a secco stanno per fiorire
04-Euforbie e piccoli coni vulcanici nel paesaggio del Camino de la Restinga04-Euforbie e piccoli coni vulcanici nel paesaggio del Camino de la Restinga
05-La linea del percorso nel tratto inferiore del Camino05-La linea del percorso nel tratto inferiore del Camino
Dopo l'incrocio con la strada principale, il sentiero continua dalla parte opposta avvicinandosi alla zona dei coni vulcanici che si trovano a ridosso de La Restinga. Il terreno si fa via via più polveroso e ben presto ci ritroviamo con i pantaloni dello stesso colore della sabbia: stasera staranno in piedi da soli. Oltrepassata una piccola piantagione con annesso edificio lasciamo per il momento il Camino de la Restinga per deviare a sinistra verso l'orlo del grande pendio inclinato sul quale stiamo camminando. L'idea è quella di visitare il cratere della Montaña del Jable che ha attirato la nostra attenzione per i colori accesi visti nelle immagini satellitari. Imbocchiamo quindi la pista a sinistra e la seguiamo fino a giungere nei pressi di alcuni edifici abbandonati. La nostra meta è la elevazione sulla sinistra: il punto più conveniente per salire si trova in corrispondenza di una grande vasca da dove parte una labile traccia. Su pomici inconsistenti, ma senza troppa pendenza, si giunge sull’orlo del cratere (m 359). Questi piccoli coni vulcanici dall'esterno sono molto simili tra loro, ma dalla sommità riservano sempre qualche sorpresa. La Montaña del Jable non fa eccezione e ci premia con una serie di stratificazioni rossastre estremamente fotogeniche.
06-Vista sulla linea costiera dalla Montaña del Jable06-Vista sulla linea costiera dalla Montaña del Jable
07-Il cratere rossastro della Montaña del Jable07-Il cratere rossastro della Montaña del Jable
08-Fioriture sull'orlo del cratere della Montaña del Jable08-Fioriture sull'orlo del cratere della Montaña del Jable
Ripresa la direzione del Camino, ci inoltriamo ora in un terreno coperto da sabbia grossolana nera sulla quale tutto sommato si cammina comodamente. La pista aggira sulla sinistra il rosso cono vulcanico che ha lo stesso nome del paese ed in breve raggiunge una fattoria. Le case de La Restinga sono ormai vicinissime e vi si arriva dopo avere attraversato un'ultima volta la strada asfaltata.
09-Cono vulcanico rossastro presso la Restinga09-Cono vulcanico rossastro presso la Restinga
10-Le case de La Restinga10-Le case de La Restinga
Al bar dove ci fermiamo una persona è attratta dalle nostre parole e finalmente conosciamo un italiano: dopo quasi una vita a gestire una gelateria nel freddo di Hannover, ha dato uno stacco definitivo e si è stabilito a El Hierro dove è primavera tutto l'anno. Nel 2011 La Restinga si è trovata, suo malgrado, alla ribalta delle cronache. Questo a causa dell'eruzione vulcanica sottomarina avvenuta a poca distanza dalla costa della cittadina, in quello che si chiama il Mar de las Calmas. Dopo molta preoccupazione per la pesca e il turismo, tutto si è risolto e i fondali antistanti sono ancora una meta privilegiata per chi ama le immersioni. Ma non è il mio caso visto che preferisco ancora sentire il solido sotto i piedi...
Commenti
  • 31/05/2023 28/01/2023-Nuovamente a El Hierro, ripercorro volentieri questo itinerario. Dal Pinar seguendo i cartelli del Camino scendiamo in calle La Paz verso la chiesetta di San Antonio Abad (chiusa), dal campanile staccato dall'edificio principale. Le facciate di alcune case sono decorate da murales. Più sotto, ormai in mezzo al paesaggio rurale, i mandorli quest'anno sono già in foglia, circondati da fichi d'india, tarassachi, arbusti di rabarbaro. Nel reticolo di stradicciole seguiamo i segnavia bianco gialli.Con la perdita di quota si osserva come il paesaggio si vada facendo più arido.Superato il bivio per la Hoya de Maria, quando siamo a poca distanza da la Restinga, sfioriamo una estesa coltivazione di aloe in fiore.
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