Dopo la traversata del Teno ci concediamo una facile passeggiata sulle pendici del Pico Viejo, dove gli ultimi lembi della pineta di pino canario si mescolano con gli accesi colori vulcanici. L'avvicinamento avviene tramite la TF-38, una delle vie di accesso alla grande caldera del Teide. Il punto di partenza è il mirador de Samara con il piccolo parcheggio dove possiamo lasciare l'auto. Imboccato il sentiero n.13, si prende subito a destra la deviazione che si allontana nella direzione del Teide facendo attenzione, più avanti, ad ignorare il segnavia 32 verso il Pico Viejo. Lasciati gli ultimi pini, proseguiamo nell'avvicinamento alla Montaña de la Botija camminando nel caratteristico ambiente vulcanico della caldera, tra ammassi di materiale lavico disgregato e scuro.
01-Montaña Reventada
02-Alle pendici di Montaña de la Botija
La pendenza è minima ed in breve, calpestando le leggere pietre pomici, raggiungiamo l'estremità orientale del nostro anello. Qui un piccolo cordolo di sassi indica il punto dover fare inversione di marcia mentre davanti a noi si innalza il cono vulcanico della Montaña Reventada. Da questa posizione è ben visibile l'apertura che si è creata nel suo cratere e dalla quale è defluita una grande colata lavica. In leggera discesa arriviamo ad una selletta che separa le due cime della Montaña de la Botijia. Decidiamo di salire su quella che sta alla nostra destra ed in pochi minuti ci troviamo in una posizione molto favorevole per ammirare il paesaggio circostante.
03-Montaña Samara
04-Bassa vegetazione colonizza le sabbie vulcaniche
Ripreso il sentiero, scendiamo ancora tra le pomici polverose fino ad incontrare i primi lembi di vegetazione. L'escursione prosegue piacevolmente e al successivo bivio ci sarebbe già la possibilità di scendere a sinistra verso il parcheggio. Davanti a noi però c'è la Montaña Samara: è una deviazione minima e ne vale davvero la pena. Intorno a noi tanti piccoli getti di pino canario, quasi una nursery vegetale, dal particolare colore verde chiaro. C'è da affrontare una piccola risalita ma in breve si guadagna l'orlo del cratere, colonizzato al suo interno da pochissimi arbusti e qualche pino canario.
05-Pini canari alle pendici della Montaña Samara
06-L'inconfondibile cono del Teide
Nel frattempo è uscito un sole radente che accende ancora di più i colori della caldera, dalla scura Montaña de la Botija ai contrasti del Pico Viejo arrivando infine al più lontano Teide. La discesa al parcheggio, che in realtà durerebbe pochi minuti, si dilunga in una serie infinita di scatti che continuano anche lungo la strada asfaltata, punteggiata di coloratissimi cuscinetti di ginestre.
07-Il panorama da Montaña Samara
08-I morbidi piumini verdi dei pini canari