Oggi ci regaliamo un bellissimo percorso di cresta a cavallo tra il versante teramano e Campo Imperatore. Il punto di partenza si trova lungo la strada che, dal vasto altopiano, sale all'Albergo e alla stazione di arrivo della funivia. Prima dei tornanti finali superiamo il laghetto Pietranzoni (m 1637), meta di armenti e fotografi alla ricerca del classico scatto con il riflesso del Corno Grande. Poco dopo si parcheggia presso l'ansa a 1805 m (segnavia su un sasso): da qui una larga pista taglia in quota mirando alla linea di cresta. Oltrepassata una zona segnata da solchi, si raggiunge in breve il Vado di Corno (m 1924), classico punto di passaggio tra i due versanti.
01-Sulla pista per il Vado di Corno
02-Campo Imperatore dal Vado di Corno
03-Il primo tratto di cresta presso il Vado di Corno
Da qui inizia a destra il bellissimo percorso di cresta che ci porterà in vetta al monte Brancastello, nostra meta odierna. Superato il valico, alle nostre spalle si delinea sempre più chiaramente il profilo del Corno Grande che ci accompagnerà per tutta la salita. Guardando con attenzione si potrà riconoscere sulla parete il punto rosso del bivacco Bafile, posto in cima ad un vertiginoso sperone. La pendenza è ora molto gradevole, in pratica avanziamo in quota tagliando le praterie che più in basso si trasformano nei caratteristici calanchi sabbiosi che segnano queste pendici.
04-I calanchi che solcano le pendici meridionali del Brancastello
05-Il Corno Grande fa da sfondo all'escursione
Più avanti il sentiero si riporta sulla cresta che ora si è fatta più affilata e articolata. Alla successiva insellatura si riprende a salire con pendenza più marcata mentre il nostro sguardo cerca di capire quale sarà la nostra meta. Lasciata a sinistra la costa secondaria che raggiunge il Pizzo San San Gabriele, riusciamo a identificare la cima del monte Brancastello, ormai vicina. Si arriva così ad una altra ampia insellatura oltre la quale il sentiero si sposta sul versante di Campo Imperatore, aggira una spalla ed infine arriva sotto il colletto sabbioso della nostra vetta.
06-La vetta del Brancastello
07-La cresta sabbiosa che prosegue oltre la vetta del Brancastello detritico versante teramano del Brancastello
08-Il monte Prena dalla cima del Brancastello
09-Il fine detrito del cupolotto sommitale del Brancastello
E' un luogo davvero particolare: la copertura erbosa si interrompe per lasciare spazio a un detrito finissimo e candido sul quale si risalgono i pochi metri che ci separano dalla cima del Brancastello. Siamo a quota 2385 metri e a poco più di due ore dalla partenza. Abbiamo percorso il primo tratto del Sentiero del Centenario, una lunga traversata di cresta che si dipana dal Vado di Corno per arrivare fino al rifugio Fonte Vetica. Dal monte Brancastello in poi, le difficoltà aumentano ed è necessario superare anche diversi passaggi attrezzati. Aiutandoci con il binocolo ne seguiamo lo sviluppo fin verso la cima del Prena anche se inevitabilmente i nostri occhi sono attratti dalla vastità di Campo Imperatore. Dopo una lunga sosta ripercorriamo la cresta, ma non è la stessa di prima: le nuvole ora ci avvolgono a sprazzi regalandoci nuove viste e prospettive diverse.
10-Sulla via del ritorno
11-Lungo la cresta verso il Vado di Corno
12-La mole del Corno Grande dal Vado di Corno
13-Il bivacco Bafile sulle balze rocciose del Corno Grande
14-Campo Imperatore dalla pista per il Vado di Corno