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    Corsica - Rifugio Ciottulu di i Mori
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giovedì 2 luglio 2015
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Rifugio Ciottulu di i Mori da Col de Verghio

Da Corte via Calacuccia ed Albertacce risaliamo quasi interamente la valle del Golo puntando verso il passo di Col de Verghio. Meta di oggi è il rifugio Ciottulu di i Mori che si trova sulle pendici della Paglia Orba e che raggiungeremo tramite il GR20. Il tracciato ufficiale passa per il Col de Verghio ma si può abbreviare l’avvicinamento partendo dal tornante Le Fer à Cheval (m 1329, indicazioni per la Bergerie di Radule), dove parcheggiamo. Il sentiero entra subito in un bosco di betulle e pino laricio, talora invaso da floride felci, e con una breve risalita si innesta a destra sul tracciato del GR20. Ci supera una piccola carovana di muli e cavalli, accompagnata da due persone, probabilmente incaricate di rifornire i rifugi in quota. E' quasi una scena di altri tempi: i due cavalieri con cappello da cowboy guidano con perizia gli animali gridando per incitarli.
01-Verso l'ingresso della valle del Golo01-Verso l'ingresso della valle del Golo
02-Verso la Bergerie di Radule02-Verso la Bergerie di Radule
03-Pino laricio nella valle de Golo03-Pino laricio nella valle de Golo
04-Sul sentiero della Transumanza04-Sul sentiero della Transumanza
Abbiamo intanto raggiunto la Bergerie di Radule (m 1300), piccolo punto di ristoro che offre anche servizio di mezza pensione. Guadato un torrente, si passa dietro le stalle perdendo un poco di quota per raggiungere finalmente il solco della valle del Golo. Attraversiamo subito il torrente su un ponticello in ferro per poi piegare a sinistra lungo una marcata traccia: è il Sentiero della Transumanza, come recita il cartello, che da qui in poi ci guiderà nella risalita della valle assieme al GR20. Ci troviamo ora in ambiente aperto e roccioso, disseminato di bassi ginepri e qualche pino laricio isolato. Intorno a quota 1500 un ponticello ci riporta sull'altro lato della valle mentre il sentiero si accosta al letto del torrente, costituito in questo tratto da grandi placche lisce che formano scivoli, pozze e piccoli salti d’acqua.
05-Il vallone del Golo e la Paglia Orba05-Il vallone del Golo e la Paglia Orba
06-Il sentiero lungo la valle del Golo06-Il sentiero lungo la valle del Golo
07-Fioriture di ginestre in val del Golo07-Fioriture di ginestre in val del Golo
Ci si addentra lungamente nella valle poi, intorno a quota 1700, i segnavia bianco rossi piegano a sinistra per iniziare a rimontare il pendio soprastante. Con qualche svolta, tra sassi affioranti e prati fioriti, si arriva in cresta presso una larga sella (m 1881) dove la visuale si apre verso la costa occidentale. Tenendosi ora sul filo del crinale, si raggiunge un dosso affacciato sul pendio che precede il rifugio. Incredibile la quantità e il colore delle ginestre che ora ci accompagnano nell'ultimo rettilineo prima di arrivare al rifugio Ciottulu di i Mori (m 1991), tappa di ristoro e pernottamento.
08-Ginestre sul sentiero verso la cresta08-Ginestre sul sentiero verso la cresta
09-Sul traverso finale09-Sul traverso finale
L'escursione potrebbe terminare qui, ma il Col des Maures, la piccola forcella che chiude in alto la testata del vallone, sembra così vicina... Imbocchiamo quindi l'evidente sentiero che risale il fianco sinistro fino a portarsi ad un primo ripiano ingombro di enormi macigni rossastri. Più in alto la traccia si perde tra le pietre, ma ormai siamo arrivati sotto le rocce finali che racchiudono anche un grande foro naturale.
10-Risalita verso il Col del Maures10-Risalita verso il Col del Maures
11-Grossi macigni ingombrano il pendio sopra il rifugio Ciottulu11-Grossi macigni ingombrano il pendio sopra il rifugio Ciottulu
12-I colori della Paglia Orba12-I colori della Paglia Orba
Tenendosi più a sinistra rispetto a questo, si supera qualche facile gradino ed infine si arriva all'intaglio (m 2155). L'opposto versante scende bruscamente con una articolata parete che termina su un grande ghiaione sospeso. E' proprio qui che vediamo un gruppo di mufloni: si rinfrescano nei pressi di un nevaio ben sapendo di essere irraggiungibili. Ci sorprende invece la confidenza di una lucertola di Bedriaga che si avvicina curiosa intrufolandosi nel sacchetto delle briciole. Di fronte a noi la grande e scura mole della Paglia Orba che con i suoi 2525 metri di altezza è una delle vette più importanti dell'isola. Per la discesa, dal rifugio Ciottulu di i Mori si imbocca una delle tracce che, proprio di fronte al piccolo ricovero, scendono nel fondovalle, passando accanto al ripiano dove atterrano gli elicotteri. In ogni caso, più in basso, ci si innesta sul marcato sentiero che passa accanto ai resti della bergerie di Tula, a poca distanza dal percorso fatto all'andata.
13-Vistosi tappeti di ginestre presso il rifugio13-Vistosi tappeti di ginestre presso il rifugio
14-Il Rifugio Ciottulu di i Mori14-Il Rifugio Ciottulu di i Mori
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