Una splendida giornata di inizio estate saluta il nostro arrivo in Corsica. Tra spostamenti in auto e traghetti, il viaggio è stato lungo e allora decidiamo di iniziare con una spiaggia, ma non resisteremo a lungo alla tentazione di salire su qualcosa di più solido. Da Corte, dove siamo alloggiati, ci dirigiamo sulla scorrevole strada verso Ponte Leccia e quindi verso la costa settentrionale dell’isola. Meta odierna è la spiaggia di Ostriconi e le alture che la circondano: vi si accede dalla strada principale dopo avere superato il villaggio vacanze. C'è un discreto flusso di turisti che da qui scendono al litorale, o meglio all'istmo che separa il mare dallo stagno costiero dell'immediato retroterra. Lasciata l’auto lungo la strada che si esaurisce poco dopo, ci è facile individuare presto la traccia che scende nella macchia. Per gli altri turisti, già dotati di infradito, è semplice attraversare i pochi metri d’acqua che ci separano dalla spiaggia. Noi invece aggiriamo in alto l'ostacolo in puro stile alpino (?). Ed eccoci quindi con gli scarponi a contatto con la bianchissima e sottile sabbia di Ostriconi, il cui candore stacca dal turchese vivo del mare. La attraversiamo puntando all’altra estremità, fotograficamente più interessante per la presenza di anse rocciose.
01-Le dune di Ostriconi
02-Sugli scogli di Ostriconi
03-La costa presso la spiaggia di Ostriconi
04-Lucertola tirrenica sugli scogli
La spiaggia è lasciata al naturale e ci troviamo a camminare accanto a una massiccia presenza di posidonia mentre le dune verso l’interno ospitano la vistosa calcatreppola marittima, pianta spinosa dalle sfumature viola. Ad esse si affiancano l’onnipresente elicriso e diverse altre piante come l’euforbia marittima. La nostra guida cartacea segnala la possibilità di salire sulla punta Liatoggiu che domina la spiaggia e allora, nonostante le temperature decisamente fuori scala per i nostri standard, imbocchiamo il sentiero verso l’interno per cercare il bivio che dovrebbe portarci in vetta. Lo troviamo facilmente, sulla sinistra, dopo una ventina di minuti dalla spiaggia. La traccia, ben marcata, sale tra gli ultimi alberi uscendo presto in ambiente più aperto tra i fichi d’India in fiore. Raggiunto il solco di un rivolo dove scorre un filo d’acqua, si rientra nella boscaglia di olivi selvatici e ginepri. Qui ci fermiamo volentieri per assaporare un poco di frescura, circondati dal frinire delle cicale che ci ricorda che l'estate è iniziata alla grande. Ad un bivio ci teniamo a sinistra raggiungendo la base delle rocce di punta Liatoggiu. Il sentiero si destreggia ora alla base delle rocce seguendo gli ultimi arbusti ed infine raggiunge la crestina sommitale da cui si arriva facilmente al punto più elevato.
05-La macchia mediterranea e la punta Liatoggiu
06-La splendida spiaggia di Ostriconi vista dall'alto
07-Lo stagno costiero di Ostriconi
08-Esemplare di Caraxes jasius alla sommità di punta Liatoggiu
Bello il panorama che dalle rocce rosate di quota 222 si apre sulla spiaggia di Ostriconi e sulla linea di costa che prosegue verso Calvi. Dall’altra parte invece l’arido mondo del Desert des Agriates, una regione brulla e selvaggia, miracolosamente scampata alla valorizzazione turistica e ora trasformata in riserva naturale. Scaldate dal sole, numerose lucertole sostano sulle pietre mentre una bellissima Caraxes si posa a poca distanza lasciandosi fotografare a lungo.
09-Fico d'india sulle pendici della punta Liatoggiu
10-Cespuglio di elicriso sulla spiaggia di Ostriconi
11-La spinosa calcatreppola marittima
12-Panorama dalla strada che porta alla spiaggia di Ostriconi
Dopo il rientro all’auto abbiamo ancora del tempo a disposizione e allora decidiamo di proseguire verso nord. Ci portiamo quindi a Saint Florent e poi lungo la tortuosa strada costiera fino a Nonza, suggestivo abitato che si trova sul lato ovest del dito della Corsica. Il piccolo borgo è arroccato su un promontorio dominato dai resti di una torre genovese: ne troveremo diverse in Corsica, poste sui punti più favorevoli per prevenire scorrerie piratesche. 160 metri più sotto si stende la spiaggia nera di Nonza, visibile dal piccolo belvedere del paese. Come su una lavagna, sono state disegnate con sassi bianchi alcune figure.
13-Cartolina da Nonza
14-La spiaggia nera di Nonza vista dal borgo
15-La torre di Nonza