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    Sardegna orientale - Punta La Marmora
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sabato 27 settembre 2014
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Punta La Marmora dal rifugio S'Arena

La vetta più alta della Sardegna si trova nel gruppo del Gennargentu: è la Punta La Marmora, posta a 1834 metri. Il punto di partenza si trova a meno di un paio d'ore di auto da Dorgali dove siamo alloggiati e così decidiamo di includerla nel nostro programma in una nitida giornata di sole. Dopo avere raggiunto Fonni, ci inoltriamo nelle pieghe del Gennargentu fino a trovare sulla sinistra le indicazioni per il rifugio S'Arena. Lungo la strada capre e suini contribuiscono a creare quel paesaggio sardo di cui avevamo tante volte sentito parlare. Il rifugio (m 1510) è chiuso e quindi indossiamo gli scarponi e partiamo immediatamente lungo la sterrata che sale proprio dietro l'edificio.
01-Leccio presso il rifugio S'Arena01-Leccio presso il rifugio S'Arena
02-Il rifugio S'Arena02-Il rifugio S'Arena
03-Gregge nei pressi di Arcu Artilai03-Gregge nei pressi di Arcu Artilai
Dopo alcune svolte in moderata salita, la pista si dilunga in quota esaurendosi ad un ripiano. La prosecuzione è ora su sentiero, il CAI 721, con i consueti segnavia bianco rossi. Sull’isola non sono molti i percorsi segnalati dal CAI e, non conoscendo la zona, ci fa piacere avere qualche segnalazione attendibile: per oggi quindi non dovremo estrarre il sestante per conoscere la nostra posizione! Il sentiero si presenta molto polveroso, complice il vento che soffia forte e lo scampanellante gregge di pecore che ci attraversa la strada proseguendo dall’altra parte. Si giunge così alla prima forcella, Arcu Artilai (m 1660), crocevia di cartelli. La vegetazione è bassa, composta da arbusti spinosi che hanno superato i mesi caldi e si presentano ormai in un aspetto che definire secco è un eufemismo. Alla sella lasciamo il sentiero principale che utilizzeremo poi al ritorno, per seguire la traccia segnata che sale a sinistra verso la prima vetta.
04-Tabelle CAI al crocevia di Arcu Artilai04-Tabelle CAI al crocevia di Arcu Artilai
05-La salita al Bruncu Spina05-La salita al Bruncu Spina
Il comodo sentiero, in parte gradonato, ci fa raggiungere senza fatica la vetta del Bruncu Spina (m 1828), un grande spallone occupato da un sistema di antenne. Una palizzata ormai deteriorata posta sulla cima ci divide dal versante settentrionale, dove si trova anche un vecchio skilift. Con una veloce ricerca su Internet si scopre che ci troviamo nel principale comprensorio sciistico della Sardegna, utilizzabile grazie alle precipitazioni nevose abbastanza frequenti. La vista è veramente meritevole con un panorama estesissimo che abbraccia una infinità di piani.
06-I bianchi rilievi del Supramonte dal Bruncu Spina06-I bianchi rilievi del Supramonte dal Bruncu Spina
07-La sommità del Bruncu Spina07-La sommità del Bruncu Spina
L'avvicinamento a Punta La Marmora prosegue in quota sul lungo crestone sud est fin dove questo si affaccia sulla successiva insellatura. Ci si sposta quindi sulla destra per scendere decisamente verso Arcu Gennargentu (m 1659) dove arriva anche il sentiero che taglia più in basso. Dal passo si riprende a salire sul fianco sinistro della successiva elevazione attraversando una polverosa pietraia che termina a Genna Orisa (m 1782).
08-Filari di ontani risalgono i solchi umidi del pendio 08-Filari di ontani risalgono i solchi umidi del pendio
09-In discesa verso Arcu Gennargentu09-In discesa verso Arcu Gennargentu
E' questa l'ultima insellatura prima della vetta, contrassegnata da una grande croce. Ora manca davvero poco e con un ultimo tratto in falsopiano guadagnamo la vetta di Punta La Marmora (m 1834): siamo sul tetto della Sardegna! Grazie anche alla giornata limpida, la visibilità arriva molto lontano verso paesi, cime e valli a cui non sappiamo dare un nome. Rispetto al versante dal quale siamo arrivati, quello opposto appare assai più scosceso e ripido e spiega il nome di Pedras Carpias (pietre frantumate) dato in origine a questi luoghi. La cresta prosegue verso meridione e ci spinge a dilungarci ancora per qualche minuto fino a Punta Florisa dove facciamo anche la sosta.
Dopo essere ritornati a Arcu Gennargentu abbiamo proseguito a sinistra lungo l'evidente sentiero che traversa a mezza costa le pendici del Bruncu Spina. Il tracciato è ampio e comodo e scende gradevolmente fino ad un bivio dove incontriamo anche i ruderi del rifugio La Marmora (m 1620).
10-L'ampia insellatura di Arcu Gennargentu10-L'ampia insellatura di Arcu Gennargentu
11-Ometto sfida ogni legge di gravità11-Ometto sfida ogni legge di gravità
12-Il pietrisco rossastro di Genna Orisa12-Il pietrisco rossastro di Genna Orisa
13-Croce in cima alla Punta La Marmora13-Croce in cima alla Punta La Marmora
Alberto Ferrero della Marmora fu generale ma anche naturalista e cartografo e a lui si devono le misurazioni del punto più alto della cresta che ora porta il suo nome. Poco dopo il sentiero interseca un solco stillicidioso che ha dato ospitalità a un filare di ontani neri. E’ solo uno dei tanti impluvi, ben visibili anche da lontano, che gli alberi risalgono per sfruttare il prezioso ambiente umido. Da qui il sentiero riprende a salire raggiungendo anche la piccola oasi ombreggiata della sorgente Is Bidileddos (m 1660), piacevole punto di sosta attrezzato con panca e tavoli. Ci si ricongiunge così al crocevia di Arcu Artilai già incontrato all'andata. Il vento che soffiava al mattino è sparito lasciando il posto a un caldo pomeriggio di fine estate che però non scoraggia i tanti escursionisti che incontriamo nonostante l'ora avanzata.
14-Il crinale verso Punta Florisa14-Il crinale verso Punta Florisa
15-Il paesaggio del Gennargentu15-Il paesaggio del Gennargentu
16-Breve cengia sulla dorsale di Punta La Marmora16-Breve cengia sulla dorsale di Punta La Marmora
17-Cespuglio di elicriso presso la Punta La Marmora17-Cespuglio di elicriso presso la Punta La Marmora
Sulla via del ritorno non fatevi mancare una sosta a Fonni, che con i suoi circa 1000 metri è uno dei paesi più alti della Sardegna. Situato nella Barbagia di Ollolai, ospita numerosi murales che illustrano la vita e le tradizioni dei Fonnesi.
18-I ruderi del rifugio La Marmora sulle pendici meridionali del Bruncu Spina18-I ruderi del rifugio La Marmora sulle pendici meridionali del Bruncu Spina
19-Il sentiero alle pendici sud del Bruncu Spina19-Il sentiero alle pendici sud del Bruncu Spina
20-Fioriture ormai secche presso il rifugio S'Arena20-Fioriture ormai secche presso il rifugio S'Arena
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