il portale dell'escursionismo montano
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
  • IMG_8403
    Alpi Carniche - Nemes Colrotondo
  • IMG_8409
    Alpi Carniche - Nemes Colrotondo
  • IMG_8410
    Alpi Carniche - Nemes Colrotondo
  • IMG_8415
    Alpi Carniche - Nemes Colrotondo
  • IMG_8418
    Alpi Carniche - Nemes Colrotondo
BlogSentieriNatura
martedì 25 febbraio 2014

Malghe di Nemes e Colrotondo dal passo di Monte Croce Comelico

Dal valico di Monte Croce Comelico (m 1635), proprio di fronte all'hotel del passo, ha inizio la frequentata pista che porta agli alpeggi di Nemes e Colrotondo, il primo compreso nella provincia di Bolzano e l'altro nel Bellunese. Nella stagione invernale il manto nevoso viene battuto come pista da fondo-escursionismo semplificando così notevolmente l’accesso ai numerosi turisti che frequentano i due versanti. Non sapendo quale fosse la condizione della pista, viste le recentissime e abbondanti nevicate, abbiamo portato con noi le ciaspole che però si sono rivelate del tutto inutili salvo una particolare funzione per così dire "fuori standard". Con il primo tratto, in comune ai due accessi, entriamo subito all’interno di un rado bosco di conifere, oggi ammantate ancora di bianco come anche la cappelletta quasi sommersa dalla neve. Alcune schiarite tra gli abeti lasciano intravedere lo splendido panorama sulle dolomiti di Sesto che ci accompagnerà per tutta l’escursione, dalla Croda Rossa ai Tre Scarperi.
01-La Croda sora i Colesei e le piste di passo Monte Croce Comelico01-La Croda sora i Colesei e le piste di passo Monte Croce Comelico
02-La piramide del Col Quaternà02-La piramide del Col Quaternà
03-La Croda Rossa di Sesto03-La Croda Rossa di Sesto
04-Crocifisso innevato lungo la pista04-Crocifisso innevato lungo la pista
Più in alto si arriva al bivio principale dell’escursione a quota 1754: qui decidiamo per l’anello in senso orario. Lasciamo quindi a destra il segnavia 149 per malga Colrotondo per proseguire diritti sul 131 che ora scende con un’ansa verso il fondo di una valletta posta dietro il Col della Croce. La pista riprende poi quota portandosi in ambiente più aperto nel punto dove arriva da sinistra la pista panoramica per camminatori e fondisti. Qui la visuale si apre anche sulla dorsale Carnica principale e, più a destra, sulla caratteristica piramide del Col Quaternà. Sarà proprio questa cima a guidarci nella direzione durante il traverso tra le due malghe. Sempre tenendosi sul tracciato battuto, si asseconda l’ansa del Pullbach e si arriva al ripiano dell’Alpe Nemes, posto in posizione straordinariamente panoramica. Passando proprio di fronte al rifugio Malga di Nemes (m 1877), si prosegue ora in quota andando ad innestarsi nella valletta del torrente Padola che si segue per un tratto fin dove il tracciato piega bruscamente a destra per risalire nel rado bosco.
05-La Malga di Nemes e il Col Quaternà05-La Malga di Nemes e il Col Quaternà
06-La Malga di Nemes06-La Malga di Nemes
07-L'Alpe di Nemes chiusa dalle Alpi Carniche altoatesine07-L'Alpe di Nemes chiusa dalle Alpi Carniche altoatesine
Oltrepassato il punto più alto dell’escursione (m 1935) il tracciato scende velocemente fino ad arrivare alla malga Colrotondo (m 1879). Un rumore di campane che evoca alpeggi estivi ci sorprende: manze e vitelli sono ancora qui nella stalla dalla quale escono tramite un tunnel scavato nella neve. Utilizzando le ciaspe per sederci all’asciutto (o quasi…) ci soffermiamo qualche minuto per poi riprendere l’anello in direzione del Passo di Monte Croce Comelico.
08-La Malga Colrotondo08-La Malga Colrotondo
09-Le ospiti della malga Colrotondo09-Le ospiti della malga Colrotondo
10-Il consistente spessore nevoso10-Il consistente spessore nevoso
Compiuta una larga ansa si scende in diagonale tagliando un ripido pendio boscato che termina sul ripiano del lago dei Rospi. La zona sarebbe estremamente ricca di torbiere e acquitrini ma per vederli sarà necessario ripassare in estate. Si perde ancora quota fino ai piedi del Col della Croce verso il quale poi si rimonta con qualche svolta aggirando la cima e raccordandosi in breve con l’itinerario percorso all’andata.
Si tratta di un anello frequentatissimo che i turisti affrontano con i più disparati mezzi di locomozione, dagli scarponi alle ciaspe e dagli sci da fondo a quelli da alpinismo. Ci sono anche mamme con carrozzini, slittini e biciclette. Se cercate un giro solitario siete nel posto sbagliato, se invece cercate uno splendido panorama avete azzeccato l’escursione giusta.
11-Giochi di nebbie sul Popera11-Giochi di nebbie sul Popera
12-Cima Bagni12-Cima Bagni
Commenti
A cura di
Scegli una zona
Mappa Scarica il tracciato kml Scarica il tracciato gpx Visualizza mappa dettagliata - Apertura su nuova finestra
Profilo altimetrico
Ricerche
In evidenza
Ultimi post
Le guide di SentieriNatura
© Redazione di SentieriNatura - Udine, - Ivo Pecile & Sandra Tubaro - Sito ottimizzato per una risoluzione di 1024x768 - Privacy & Cookies - Powered by EasyDoc - Webdesign by Creactiva