Da Vipiteno risaliamo la strada che porta alla frazione di Smudres e all’agriturismo Braunhof proseguendo poi lungamente verso la Brandner Alm. Superati i tornanti e la lunga diagonale successiva, si arriva alla malga (m 1819, parcheggio lungo la strada poco prima del bivio), posta in bellissima visuale sulla valle Isarco. Decidiamo di compiere l'anello della Punta Bianca in senso orario e allora proseguiamo a piedi sulla pista che in breve si porta alla successiva costa. Qui si trova la Riedberg Alm ed anche il cartello che segnala l’inizio della salita a destra sul sentiero n.3. Partendo dai pascoli della malga si risale seguendo fedelmente l’ampio crinale ovest della nostra cima. Fin da subito si delineano in alto i profili della Cima Gallina, più a sinistra, riconoscibile per gli impianti di antenne, e della nostra meta, la Punta Bianca più a destra, col roccioso torrione sommitale. Probabilmente deve il suo nome al fatto che la vetta di pietre chiare si stacca dal pendio più scuro che la sorregge alla base. La salita prosegue costante interrotta da qualche breve pausa per fotografare le prime fioriture: sassifraghe e raponzoli.
01-L'alta valle Isarco dalla pista iniziale
02-Ometto segnavia lungo la salita alla Punta Bianca
03-Le pietraie prendono il posto dei pascoli sotto la Punta Bianca
04-La vetta della Punta Bianca
Il pascolo evidentemente è ottimo anche alle quote alte dove troviamo ancora qualche mucca che si aggira brucando. Le antenne della Cima Gallina appaiono sempre più vicine, come anche si delinea bene il profondo vallone che separa le due cime. Più in alto la prateria alpina inizia a lasciare sempre più spazio alle rocce chiare e disgregate prossime alla vetta ed è su questo terreno che arriviamo alla croce della Punta Bianca (m 2714), posta pochi metri sotto la vetta e meta oggi di altri escursionisti.
05-Tutta la via di salita in un'unica immagine
06-Il dirupato versante affacciato sulla val di Vizze
07-Primi metri lungo il sentiero di discesa
08-Discesa sul versante sud della Punta Bianca
Bellissimo il colpo d'occhio su Vipiteno e sull'imbocco delle valli laterali. Dalla cima, sempre sul segnavia n.3, c'è la possibilità di raggiungere la Cima Gallina e proseguire ancora verso nord. Noi invece abbiamo programmato un anello e scenderemo sul costone sud con percorso più lungo e forse più interessante di quello utilizzato per salire.
09-In discesa dalla vetta
10-Il rio di Vizze
11-In discesa lungo il crinale
12-La cresta presso la cima Novale
Seguendo i bolli rossi scendiamo dal castelletto sommitale per raggiungere la parte superiore della cresta, caratterizzata da una serie di ondulazioni: cimotti di pietra scura tra i quali si aggirano i camosci. Anche i garofanini e i semprevivi sembrano gradire l'ambiente e fioriscono numerosi sulle fessure delle rocce.
13-Lungo il percorso di cresta
14-Recinzioni lungo il sentiero di discesa
Dalla Cima Novale (Riedspitz, m 2490) il terreno ritorna decisamente verde con il sentiero che ora scende lungo la costa delimitata a sinistra da una recinzione. Senza toccare la punta del monte Saun, ad un bivio ci si tiene a destra scendendo in diagonale tra macchie di conifere e pendii ricoperti da rododendri fino a tornare esattamente al punto di partenza.
15-Fioriture di semprevivi
16-Rododendri sopra la Brandner Alm