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    Escursioni dalla valle Isarco
BlogSentieriNatura
sabato 10 luglio 2004
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Escursioni dalla valle Isarco

Restiamo ancora in Alto Adige: è una valle diversa quella che vi proponiamo: la valle Isarco, al quale è stato dato nientemeno che l'appellativo di valle dei percorsi. Segnata dall'Isarco, confina con la vicina Austria dalla quale arrivano echi non troppo velati.


Prati e Novale, presso Vipiteno, sono stati le località in cui ci siamo stabiliti e dalle quali abbiamo girovagato sui monti e per miniere. Vi proponiamo le escursioni come al solito corredandole di immagini: buona avventura!
01-In discesa dalla Punta Bianca01-In discesa dalla Punta Bianca
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  • 28/08/2016 Attinto a piene mani dagli spunti qui presenti per la nostra vacanza, 6 giorni con base a Prati, partenza non prima delle 8 (noi no colazzione prima di 7.30, nein!!!!) dopo una colazione che ti fa caracollare per due ore....Il giorno dell'avvicinamento siamo saliti al Montaccio con un vento gelido foriero di bel tempo, il giorno seguente sparati subito l'anello della Parete Bianca in Val Fleres partendo da Borgo Stein, non potevamo farci mancare i 21 km del giro dei sette laghi della Val Ridanna con partenza dal Museo delle miniere (rinunciando al transfer in navetta); il quarto giorno ci siamo regalati il monyr Alta Croce patendo da Flading, dove termina la strada della Val Racines, alla malga Klammalm ci siamo fatti distrarre dall'allegra fattoria e così siamo saliti a destra, faticosa la salita fino alla cima Hohe Kreuzspitze, discesa per la stessa via per evitare la rognosa discesa verso la Kleine Kreuzspitze (da affrontare con più serenità in salita).Le cime Bianche di Telves ci aspettavano il giorno seguente, usufruito della gratuità della cabinovia del Monte Cavallo, arrancato lungo il ripido sentiero 23, le cime sembrano placide, sarà così fio alla cima est, per raggiungere la vicinissima cima ovest ci si deve calare in uno stretto camino attrezzato con corde ed un paio di pioli, risalire un sentiero ghiaioso ed esposto (un cavo) ed è fatta, gran panorama anche qui.Per ilgiorno di rientro messa in lista breve escursione, la punta del Monte Giovo dal passo Giovo, strada trafficata; guardo quella punta che non mi piace molto; si va zigzagando e salendo, al tratto attrezzato esposto a nord le rocce sono troppo alte per me e bagnate, il mio scarpone non fa presa e il ginocchio destro ha una violenta discussione. Si tira fiato un momento e la decisione di scendere e rientrare con calma a casa fa contenti tutti.Ci siamo molto divertiti, in cinque giorni ci siamo spazzolati 72 bellissimi chilometri di sentieri ed un dislivelo positivo di m.5880; vacanza di tutto riposo!
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