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    Alpi Retiche - Via dei Masi
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BlogSentieriNatura
lunedì 1 settembre 2008

Via dei Masi della Val d'Ultimo

La Val d'Ultimo, per la sua posizione defilata, costituisce una meta ideale per l'escursionista in cerca di tranquillità grazie anche alle centinaia di km di sentieri a disposizione. Il paesaggio è quello classico delle valli tirolesi punteggiate da piccoli centri abitati circondati da prati, boschi e alte montagne. Oltre a questo la Val d'Ultimo è nota anche per ospitare masi molto antichi e soprattutto alcuni maestosi esemplari di larice che la tradizione vuole ultra millenari.
01-San Nicolò01-San Nicolò
02-Cascatelle lungo la via dei Masi02-Cascatelle lungo la via dei Masi
03-Masi in val d'Ultimo03-Masi in val d'Ultimo
Un itinerario, lungo ma dal dislivello contenuto, offre la possibilità di visitare tutto questo in un'unica giornata: è la Via dei Masi della Val d'Ultimo (Ultner hofeweg), un classico percorso di fondovalle che ha inizio poco dopo Pracupola e arriva fino a Santa Gertrude. Visto che si tratta di quasi 18 km, si possono studiare varie interruzioni e c'è anche la possibilità di utilizzare i mezzi pubblici per il rientro. Noi, complice anche il tempo incerto che ci ha impedito di salire in quota, abbiamo deciso di percorrerlo tutto salendo dal lato in ombra e scendendo dall'altro versante. La partenza si trova poco dopo Pracupola (Kuppelwies) intorno ai 1150 m di quota, dove le acque del rio Valsura (Falschauer Bach) si immettono nel lago di Zoccolo (Zoggler Stausee). Dalla partenza seguiremo sempre il segnavia Ultner Hofeweg che, tra piste e tratti di sentiero, risale la destra orografica della valle, ricoperto di estesi boschi. Poco prima di arrivare a Santa Gertrude, la segnaletica ci porta a visitare gli antichissimi larici della valle.
04-Cascata presso i larici millenari04-Cascata presso i larici millenari
05-I larici millenari della val d'Ultimo05-I larici millenari della val d'Ultimo
06-Le sofferenze del legno06-Le sofferenze del legno
07-Larice millenario07-Larice millenario
Gli esemplari sopravvissuti al tempo e alle intemperie, prime fra tutte le slavine, sono in numero di tre, si trovano a 1430 m di quota e sono probabilmente tra le più antiche conifere d'Europa. Sofferti e tormentati dai fulmini, sono ancora vivi e ogni anno continuano a germogliare nonostante la linfa ormai scorra solo in una ridotta parte del tronco. Il loro diametro è notevole ma ciò che più impressiona è il pensiero di quante storie si siano avvicendate sotto le loro chiome! A Santa Getrude il percorso inverte la direzione e ora ci attende il lungo rientro sul lato soleggiato (non oggi...) della valle. Da questa parte si possono osservare alcuni masi molto antichi con la loro classica architettura, i tetti di scandole e gli steccati. Oltrepassato San Nicolò (St. Nikolaus), il percorso taglia ancora lungamente in quota ed infine scende a destra riportandosi esattamente al punto di partenza.
08-Lungo il sentiero dei masi in sinistra orografica08-Lungo il sentiero dei masi in sinistra orografica
09-Orologio del campanile di San Nicolò09-Orologio del campanile di San Nicolò
10-I masi di San Nicolò10-I masi di San Nicolò
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