La Camosciara è l'area centrale e storica del Parco Nazionale d'Abruzzo, il luogo da dove tutto ha avuto origine. Una strada asfaltata portava nel fondovalle della Camosciara arrecando evidentemente grave disturbo alla fauna. Ora la rotabile è chiusa al traffico e nella parte alta della valle, sui dirupi del Balzo della Chiesa, è stata costituita una zona di riserva integrale. Il fatto di alloggiare a Civitella Alfedena ci offre l'opportunità di evitare i tre km di asfalto: un sentiero, infatti, traversa le pendici del monte Sterpi d'Alto calando poi al piazzale conclusivo della strada.
01-La cascata delle Ninfe
02-La cascata Tre Cannelle
03-Il sentiero delle cascate della Camosciara
Dapprima su pista sterrata fino al colle Jaiacque e poi nel bosco, in circa un'ora si può arrivare alla base dell'anfiteatro della Camosciara. Da qui si può proseguire per le due cascate o per il rifugio Belvedere della Liscia. E' tardi e optiamo per la prima facile possibilità che in circa 10 minuti porta nei pressi della cascata superiore. Al ritorno, verso sera, il bosco si riempie di bramiti vicini e lontani: se non fossimo certi del regime alimentare degli autori sarebbe meglio darsi da fare per rientrare in fretta a Civitella...
04-Il bosco di faggio presso le cascate della Camosciara
05-Il monte Mattone nella luce serale
06-Faggio in abito autunnale con lo sfondo del Marsicano
Segnaliamo altri due punti di interesse nel paese di Civitella Alfedena che con un po' di fortuna ci portano ad osservare alcuni esemplari di lupo e lince anche se si hanno a disposizione poche ore. Il Parco ha istituito le due aree faunistiche alla periferia dell'abitato, dove è posto anche il Museo del Lupo appenninico. Nei quattro ettari recintati vivono alcuni lupi, che sono nati in cattività oppure, dopo essere stati curati, non sono più idonei ad essere rimessi in libertà. Abbiamo avuto l'occasione di osservarne un paio, attraverso la doppia maglia di rete di protezione, mentre camminavano nella boscaglia. Più difficile, almeno per noi, è stato osservare, nell'altra area faunistica, la lince che si è tenuta nascosta ai nostri occhi.
Quando calano le tenebre sul paese, spesso capita di sentire gli ululati dei branchi di lupi liberi: a volte si intervallano a quelli dei fratelli dell'area faunistica, a volte sono i cani del paese a rispondere loro.